Un racconto al quadrato. Il racconto di una donna che ha raccontato le donne, in particolare le donne aquilane nel periodo del post sisma, quelle che a lei piaceva chiamare le resistenti.
Questo è stato il senso profondo dell’iniziativa, dal titolo “Cara Luisa parliamone ancora. Un dialogo mai interrotto con Luisa Pronzato", che si è tenuta giovedì 27 ottobre all’interno della sala conferenze del GSSI.
Tante parole, tante storie, tanti episodi di incontri e relazioni, da tutto ciò traspariva la presenza di Luisa Pronza, la giornalista venuta a mancare da poco che nel 2012 raccontò L’Aquila del post sisma con un documentario dal titolo “Le resistenti”. Una presenza che grazie alle parole delle componenti dell’associazioni Donne TerreMutate e Donatella Tellini, appariva palpabile.
La Pronzato era giornalista del Corriere della Sera e decise di raccontare L’Aquila non dalla prospettiva di chi vuole curiosare in cerca di uno scoop, come in tanti in questi anni hanno fatto, ma ha cercato di raccogliere le emozioni, le persone e i momenti di quel periodo tuffandosi nel post terremoto, per riconsegnarli come dono a questo territorio.
Infatti, il docufilm era stato pensato dalla Pronzato come un insieme di interviste a 27 donne molto diverse fra loro, fatte da autorevoli giornaliste. Le donne scelte per il docufilm pur essendo molo diverse condividevano la caratteristica di esssere persone che non vivevano il presente fine a sé stesso, sono state scelte donne con un piede nel passato ma lanciate verso il futuro.
Commovente e sincero è stato il racconto della giornalista come persona da parte delle donne che l’hanno conosciuta, delle sue colleghe e delle sue aquilane. “Una donna che ha dato tutto, ha dato tutto per il suo giornale, ha dato tutto come donna” queste le parole della sorella della Pronzato, collegatasi via web per l’occasione, la quale ha lanciato un forte messaggio ai presenti “Grazie perché continuate a lavorare come avrebbe voluto lei”.
Nel raccontare gli incontri con Luisa gli interventi di coloro che l’hanno conosciuta si intrecciano inevitabilmente con i racconti del post sisma, con la storia della città ed allora sì che questo dialogo con Luisa non si interrompe ma prosegue incessantemente.
Fra le persone intervenute ci sono Simona Giannangeli, Anna Tellini, Maura Rossi, Serenella Ottaviano, Agnese Porto, Stefania Pezzopane, ed anche un contributo di Paola Inverardi che non ha potuto essere presente per impegni di lavoro.
Inevitabilmente, parlando del sisma si è parlato anche della recente sentenza che riconosce il 30 percento di concorso di colpa alle 24 vittime morte nel 2009 in via Campo di Fossa. Ci si è chiesto cosa avrebbe potuto fare Luisa, era diventata ormai vera aquilana doc, da donna energica avrebbe probabilmente racconto e chiesto giustizia sulle pagine del suo giornale rimanendo vicina alla città, questa la risposta corale della sala