Martedì, 27 Dicembre 2022 10:08

Le eccellenze del reparto di Radioterapia Oncologica del Prof Gravina

di  Redazione

A poco più di 5 anni dall’avvio del programma di trattamento con Radioterapia ad intensità modulata con tecnica ad arco volumetrica (VMAT) guidata dalle immagini (IGRT), la UOSD di Radioterapia Oncologica, guidata dal Prof Giovanni Luca Gravina dell'Ateneo Aquilano, comunica con soddisfazione che in questi giorni è stato trattato il milleduecentesimo paziente.

Contestualmente al raggiungimento di questo importante risultato, l'Unità di Radioterapia Oncologica dell'ASL 1 Abruzzo è stata inserita tra eccellenze di rilevanza regionale e nazionale in ambito sanitario dal rinomato inserto Scenari - Guida Sanità de "Il Sole 24 Ore" (numero 11 del Dicembre 2022).

" La VMAT - spiega il Prof Gravina - rappresenta la tecnica più avanzata ad oggi utilizzabile in Radioterapia e consente di eseguire trattamenti ad elevatissima complessità che, fino a pochi anni fa, erano ad appannaggio di centri altamente specializzati. L'uso di questa tecnica garantisce, non solo, il raggiungimento del miglior trattamento possibile ma consente di ridurre sensibilmente sia i tempi di permanenza del paziente in macchina che i volumi d'irradiazione degli organi circostanti la malattia che, con tecniche diverse, verrebbero inevitabilmente irradiati. Tutto ciò garantisce l'esecuzione di trattamenti più tollerabili e sicuri per quei pazienti affetti da malattie oncologiche tra le quali ricordo quelle della mammella, del colon-retto, del polmone e della prostata. È di pochi giorni fa la notizia di un incremento significativo proprio di queste neoplasie rispetto al periodo pandemico con la conseguente necessità di migliorare gli standard terapeutici attuali"

L'uso della tecnica VMAT, con il fondamentale ausilio dalle Immagini (IGRT), è, oramai, una realtà consolidata presso il centro di Radioterapia Oncologica del San Salvatore di L'Aquila.

" Grazie alla strettissima integrazione tra acceleratore lineare e sistema di rilevazione TC a basso dosaggio– continua il Prof Gravina - il fascio di raggi X è millimetricamente guidato dalle immagini e consente di colpire con estrema precisione il tumore utilizzando il lettino robotizzato presente sull'acceleratore lineare"

Nell’esperienza maturata nel corso di questi anni di implementazione del programma sono stati effettuati trattamenti nei distretti della testa e del collo, dell'encefalo, della prostata, dell'apparato genitale femminile, del torace e dell'addominale.

"Di particolare interesse - aggiunge il Prof. Gravina - sono i trattamenti di Radiochirurgia delle lesioni dell'encefalo e del body (torace e addome). Questi trattamenti necessitano di grande precisione e grazie alle dotazioni tecnologiche in nostro possesso siamo in grado di proporre ai nostri pazienti un elevatissimo standard qualitativo"

Se il lato tecnologico è un elemento ormai imprescindibile della moderna radioterapia oncologica altrettanto importante è la componente clinica.

"I risultati che la nostra struttura ha ottenuto sono - evidenzia il Prof Gravina - il frutto di un duro lavoro che ha visto coinvolto tutto lo staff del reparto, dai tecnici di radioterapia, agli infermieri ai nostri amministrativi. Un ringraziamento particolare va al corpo medico. Ho la fortuna di lavorare con una giovane e preparata equipe di colleghi (Dott. Pietro Franzese, Dott.ssa Emilia Varrassi, Dott.ssa Valeria Ruggieri, Dott.ssa Letizia Ferella, Dott. Mario Di Staso) che, con le loro specifiche competenze, rende la struttura che dirigo attrattiva per l'utenza regionale e extraregionale. Non dimentico, infine, i miei amati Specialisti in Formazione della Scuola di Specializzazione in Radioterapia del nostro Ateneo (Dott.ssa Inga Mihoci, Dott.ssa Rita Sebastiani, Dott.ssa Paola Valla, Dott.ssa Francesca Tatangelo, Dott. Carlo Confalone) senza i quali molte delle attività cliniche e di ricerca sarebbero semplicemente impossibili"

"La complessità delle tecniche VMAT-IGRT - conclude il Prof Gravina- è tale che ogni piano, elaborato con sofisticati sistemi di pianificazione, necessita di una verifica dosimetrica che viene eseguita per ogni singolo paziente prima che il trattamento abbia inizio. Tanto l'esecuzione del piano di cura, quanto la verifica dosimetrica, sono sotto la responsabilità dei due colleghi Fisici Medici (Dott.ssa Francesca Vittorini e il Dott. Ramon Gimenez De Lorenzo) di grande esperienza nella pianificazione di queste tecniche avanzate. Questi passaggi sono necessari per garantire che l'erogazione del trattamento ai singoli pazienti sia la più sicura possibile."

Ultima modifica il Martedì, 27 Dicembre 2022 10:21

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