Qualche giorno fa, tra le pagine di alcuni quotidiani locali sono state pubblicate delle missive a firma di cittadini che lamentavano la presenza dei cani di quartiere e delle loro cucce al parco del Castello.
Dunque, l'Associazione "99 Gatti AQ" e l'O.I.P.A. (sezione L'Aquila), hanno inteso fornire qualche informazione e precisazione. "I sei cani presenti stabilmente nel centro storico dell'Aquila (Pluto, Kay e Prosperino, Morgana, Gigino, Bianchina) sono riconosciuti dal Comune 'cani di quartiere' sulla base del vigente regolamento comunale - spiegano - e in considerazione del fatto che questi animali vivono in città da molti anni, ben prima del terremoto, accuditi dai residenti e bene inseriti".
Dopo il terremoto, nonostante lo spopolamento del centro storico, "questi cani sono rimasti a viverci, 'adottati' anche in alcuni periodi come 'mascotte' dai Vigili del Fuoco e dai militari presenti con le loro postazioni. Il Comune li ha riconosciuti 'cani di quartiere', affidandone il mantenimento e le cure alle scriventi associazioni animaliste che ne hanno fatto richiesta e se ne sono assunte l'onere. Pertanto, i cani presenti in centro storico (sterilizzati, vaccinati e curati) sono accuditi regolarmente (oltre che da molti cittadini e cittadine che li amano e li seguono in vario modo) da un gruppo di volontarie e volontari che se ne occupa in maniera organizzata, fornendo loro quotidianamente cibo, assistenza veterinaria e cure".
Le associazioni ricordano che sono state installate anche quattro cucce per il ricovero notturno, in accordo col Comune e a spese delle associazioni adottanti. Le volontarie si preoccupano anche di evitare l'aumento del numero di cani vaganti sul territorio. "Negli ultimi anni - si legge ancora nella nota - sono stati riaffidati ai padroni numerosi cani smarriti e sono state promosse varie adozioni di cani abbandonati (tre solo negli ultimi mesi). In tal modo, il numero dei cani presenti in centro non solo non aumenta, ma è in diminuzione (grazie al lavoro ricordato e anche in seguito alla morte per vecchiaia di uno dei cani nel dicembre 2012 e la recente adozione di un altro). Per diffondere informazioni e sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema del randagismo, è nata anche la pagina Facebook 'Cani dell'Aquila' che conta migliaia di fan in tutta Italia e che fa considerare la nostra città un esempio di civiltà e buona convivenza tra persone e cani".
I Cani dell'Aquila, in effetti, sono spesso oggetto di attenzione da parte dei media nazionali, che hanno dedicato loro numerosi servizi televisivi (TG2, Italia1) e articoli (Focus Wild e altri), nei quali è sempre stato messo in luce e lodato l'ottimo lavoro svolto di concerto tra Comune e associazioni animaliste, ed evidenziata la grande sensibilità degli aquilani. "I nostri cani sono oggi considerati un vero simbolo della città che resiste nonostante la tragedia e una prova tangibile dell'amore e della cura che i cittadini dimostrano nei confronti dei più deboli, pur in presenza di tanti problemi e disagi. A nostro avviso - continuano le associazioni animaliste - le situazioni di degrado e mancanza di decoro in città non hanno nulla a che vedere con la presenza di quattro cucce, decorose e in ottimo stato, nell'aiuola del Castello dove stazionano i cani; aiuola che peraltro ci occupiamo di pulire regolarmente da rifiuti e immondizia tipicamente umana: bottiglie e bicchieri in quantità, cartacce di ogni tipo, pacchetti vuoti di sigarette. Quanto alla pericolosità, ricordiamo che mai nessun danno a persona o cosa è stato rilevato o denunciato imputabile ai nostri cani di quartiere; numerosi turisti che visitano la città ci scrivono per ringraziarci dell'affettuosa accoglienza ricevuta dai nostri cani, simpatiche guide in un centro purtroppo semideserto; piuttosto, la sera il Parco del Castello è meta di ubriachi e sbandati di ogni tipo, dai quali ci è anche capitato di essere aggredite: dobbiamo constatare amaramente che i nostri cani sono molto più puliti e molto meno pericolosi di alcune persone che frequentano questa zona della città".
"Continueremo il nostro impegno volto alla soluzione dei problemi e non alle inutili polemiche", concludono l'Associazione '99 Gatti AQ', e l'O.I.P.A. "Ci auguriamo - e faremo ogni sforzo in tal senso - che i Cani dell'Aquila possano trascorrere in pace il tempo che la loro età avanzata gli consentirà di vivere, liberi in quel centro storico che considerano la loro 'casa' e di cui sono diventati il simbolo e l'anima più innocente e più pura".