"Il nostro prodotto è il territorio, la nostra grande risorsa è il Gran Sasso".
Questo è uno dei principi condivisi da cui è nata l’idea di fare una guida ai prodotti tipici ed enogastronomici del territorio aquilano presentata oggi dall’Associazione di Promozione Sociale Kiasma Abruzzo con il contributo della Fondazione Carispaq. E’ il primo Quaderno, ce ne sono altri in cantiere in cui vorremmo inserire nuove aziende. In questo abbiamo raccontato quelle che sono le più radicate nel nostro territorio, che fanno parte della sua storia".
Esordisce così Valentina Vespa, ideatrice della guida che illustra l’attività di 12 produttori eno-gastronomici con eccellenze che vanno dalla pasta ai legumi, dai formaggi allo spumante. Si tratta del primo passo per la creazione di una rete aziendale, di piccole e medie imprese, che guardi all’enogastronomia e al turismo in stretta correlazione e che spinga per l’attuazione di politiche organiche per la promozione del territorio.
Importante il ruolo della Fondazione Carispaq, ìattenta ad incentivare le iniziative per la valorizzazione delle produzioni locali e della capacità imprenditoriale del bacino aquilano. Ne è un esempio anche il Salone Tipici dei Parchi, importante appuntamento annuale di rilevanza nazionale. Il Presidente Marco Fanfani ha ricordato inoltre la perfetta aderenza dell’iniziativa, e di altre che seguiranno e che la Fondazione sosterrà con eguale impegno, con le linee dell’Expo 2015, in cui il cibo e la sicurezza alimentare saranno al primo posto. Natalia Nurzia, Adriana Tronca, Mario Antonelli e Alfonso D’Alfonso sono alcuni dei 12 produttori che non mancano di evidenziare le criticità che puntualmente riscontrano nelle loro attività: individualismo, diffidenza e chiusura, scarsa fiducia nelle istituzioni e tante porte chiuse contro le quali non mollare per portare avanti le eccellenze del nostro territorio.
Adriana Tronca racconta che il suo vino solo qualche mese fa è entrato nel Consorzio Vini d’Abruzzo, “come se il territorio aquilano non fosse Abruzzo per la produzione vinicola”. E invece lei, aquilana d’origine ma tornata a Goriano Valli - frazione di Tione degli Abruzzi - dopo tanti anni in Franciacorta, non solo produce pinot nero e chardonnay ma ha realizzato anche uno spumante che è stato equiparato ad uno champagne francese.
Si parla di agricoltura “estrema” o “eroica” per le nostre produzioni d’eccellenza come lo zafferano e per i presidi Slow Food come la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, la mortadella di Campotosto e il canestrato di Castel del Monte. Questi sono alcuni dei prodotti che cittadini e turisti dovrebbero trovare anche nei ristoranti del territorio, invece di mangiare piatti con ingredienti provenienti da altre regioni d’Italia.
La guida, di facile e veloce consultazione, ha dunque l’intento di promuovere queste 12 aziende che hanno fatto un primo passo verso la creazione di una rete di conoscenze che li porti anche ad analizzare insieme e magari risolvere le difficoltà. La presenza di giovani tra i promotori della guida e tra i produttori citati è senza dubbio segno di un importante e motivato ricambio generazionale in cui genitori e figli lavorano uniti all’organizzazione di incontri e iniziative di conoscenza dei prodotti per sostenere l’economia del territorio e ricostruirne il tessuto sociale disgregato dal sisma del 2009.