E’ di Serena Dandini, autrice e conduttrice di numerosi programmi televisivi e attualmente in onda con “Stai serena” su Radio2, il progetto teatrale “Ferite a morte”, una raccolta di monologhi sulla violenza di genere costruita sulla falsariga della famosa Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters con la collaborazione di Maura Misiti, ricercatrice del CNR. Lo spettacolo andrà in scena domenica prossima alle ore 21.00 al Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila, ospite de L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione.
I biglietti sono attualmente in prevendita negli uffici de L’Uovo in via Dragonetti n.3 e saranno disponibili anche il 26 ottobre al botteghino del teatro dalle ore 16.00. Per ulteriori informazioni si può chiamare il numero 346.0067185 oppure si può scrivere una mail a
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“Questi monologhi teatrali nascono proprio dal desiderio di dare luce e visibilità a storie spesso ridotte dalla cronaca nera solo a morbosi delitti passionali. - afferma l’autrice - Ho pensato che il teatro con il suo linguaggio diretto potesse arrivare al cuore e alla coscienza del pubblico più di tanti discorsi seri a cui spesso siamo assuefatti. E così miracolosamente è stato. Ho riscritto in totale libertà e fantasia storie ispirate alla realtà quotidiana di milioni di donne e bambine vittime di violenza in tutto il mondo, dando la parola a chi non ha potuto parlare da viva o non ha avuto la forza necessaria per farlo. Finalmente da un paradiso tutto al femminile, le donne di ‘Ferite a Morte’ raccontano la loro versione dei fatti, e la loro vita, creando un cortocircuito tra dramma e ironia in una nuova Spoon River internazionale”.
In scena quatto attrici, guidate dalla straordinaria Lella Costa, splendida doppiatrice, celeberrima protagonista dei palcoscenici italiani, nonché icona del teatro civile che, in una conversazione su “Ferite a morte”, afferma: “Credo che la ‘questione femminile’ abbia a che fare innanzitutto con una cultura profondamente sessista che ha fatto sì che il delitto d’onore sia stato derubricato solo in tempi recenti, e lo stesso dicasi per lo stupro, che non a caso prima veniva considerato reato contro la morale e non contro la persona: direi che questo la dice lunga su una percezione “reificata” della donna assai difficile da estirpare. Mi sembra che da noi, molto più che in altri paesi occidentali (degli altri so troppo poco) sia stata fatta surrettiziamente passare l’idea che la ‘questione femminile’ riguardasse le donne, mentre sappiamo bene che non esiste una sola questione femminile che non riguardi l’intera umanità, e l’intero pianeta”.
Insieme a lei daranno voce alle vittime Orsetta de’ Rossi, volto noto del cinema e della televisione, Giorgia Cardaci, attrice attiva tra grande e piccolo schermo, e Rita Pelusio, fuoriclasse del teatro comico nostrano. A loro di volta in volta si uniranno lavoratrici e socie Coop Centro Italia che su base volontaria porteranno all'esterno, anche in questo modo, il messaggio "Noi di Coop contro la violenza sulle donne" promosso dalla Cooperativa.
L’Uovo è orgoglioso di presentare al pubblico questo spettacolo, che ne rappresenta egregiamente l’attenzione alle tematiche sociali e alla formazione a tutto tondo dei propri spettatori, qualunque età essi abbiano, nella convinzione che, per dirla con le parole di Rita Pelusio “si debba iniziare dai bambini, dall’educazione al rispetto, per costruire un futuro non violento”.
La messinscena dello spettacolo è a cura di Serena Dandini, coadiuvata dall’aiuto regista Francesco Brandi. “Ferite a morte” è una co-produzione Mismaonda srl – La Contemporanea srl. “Ferite a morte” è anche un libro (edito da Rizzoli) e un sito - www.feriteamorte.it - che raccoglie informazioni, petizioni, notizie sul tema della violenza di genere.