Una calda domenica di maggio un curioso gruppo di turisti aquilani scrutava l’orizzonte dal belvedere di Ortona per identificare la posizione precisa in cui “Ombrina2” avrebbe affiancato “Ombrina”, inciampando in un progetto che avrebbe interessato di li a poche settimane il territorio aquilano e le bellezze naturalistiche della Valle Subequana.
Da Ortona a Roma, a piedi, in bici o a cavallo, passando per Capestrano, Fontecchio e Rocca di Mezzo. Fausto di Nella, giovane ortonese collaboratore dell’ente del turismo estone e segretario dell’associazione “ilcamminodisantommaso”, ci parla di un’iniziativa che vorrebbe essere una possibile alternativa al piano di sviluppo della nostra regione.
L’associazione il "Cammino di San Tommaso" sta organizzando un pellegrinaggio che partirà da Ortona il 26 maggio e arriverà a Roma il 9 giugno, percorrendo anche la valle subequana. Come nasce questa idea?
Noi non lo chiamiamo pellegrinaggio quanto invece, più semplicemente, Viaggio. Era inizio Gennaio quando un pugno di ragazzi chiacchieravano di questo progetto raccolti attorno ad un focolare ortonese. Domenica partiremo per il Viaggio a piedi e da quel caminetto di Gennaio sono successe molte cose. Sempre positive per nostra fortuna. Nobili sponsor che si sono avvicinati, istituzioni che ci hanno accolto a braccia aperte, supporto al progetto è arrivato da mezzo mondo. Il viaggio nasce forse dalla voglia di realizzare qualcosa insieme, probabilmente dalla voglia di offrire un’alternativa sul piano dello sviluppo alla nostra regione.
Perché molti di noi sono credenti e molti altri no. Di sicuro perché siamo tutti viaggiatori e ci piace parecchio muoverci con lo spirito su cui il progetto si fonda che è quello del “viaggiare lento”, del viaggio proattivo ma soprattutto del “travel like a local”. Nasce il pensiero di un “Cammino” sulle orme di quello di Santiago de Compostela in cui un associazione abbia la funzione di raccordo tra tutte le eccellenze religiose, culturali naturalistiche, sportive, storiche e umane comprese sullo stesso.
Menti giovani e che abbiamo voglia di mettersi in gioco aprendosi al mondo sulla base di un progetto comune. Decidiamo allora di organizzare l’evento “Da Tommaso a Pietro, In Cammino” con cui segnare materialmente gli itinerari. L’idea è ambiziosa quanto pioneristica: andare ad invitare Papa Francesco a visitare l’Abruzzo arrivando all’Angelus del 9 di Giugno nel maggior numero di modi possibili: partiremo il 26 Maggio a piedi in 20 da Ortona seguendo la guida escursionistica professionale Alessio Massari che ha rilevato interamente il percorso, altrettanti lo faranno il 30 di Maggio muovendosi a cavallo grazie al lavoro dell’insegnate federale Fernando L’Arco di Crete Gialle, il 5 Giugno tutti sui pedali alla ruota di Arcangelo Altobelli saranno in 30 e ma le adesioni continuano ad arrivare tutti i giorni mettendoci anche in discreta difficoltà. Tra i 30 anche Gabriele Saluci, bike-traveller e bravissimo video-maker che dopo i progetti Turin -Iceland e Turin – Sahara, ha deciso di sposare il nostro progetto realizzando una serie di video che poi utilizzeremo per dei cicli di conferenze in scuole ed Università una volta finito l’evento. L’ 8 Giugno ci sarà una grande festa d’Abruzzo sull’Appia Antica (Catacombe di San Callisto) quando si incontreranno tutti i Viaggiatori. Particolarità dell’evento è che lo stesso è completamente gratuito per tutti i partecipanti con l’Associazione impegnata in questi mesi cercare di raggiungere accordi con istituzioni, associazioni e persone del posto per offrire vitto e alloggio gratuito per ogni tappa di ciascuno dei viaggi. Una gran fatica, ma cercata e voluta proprio per porre le basi per lo sviluppo del Cammino in futuro. Il 9 Giugno tutti a San Pietro anche in autobus a far sentire la chiassosa voce dell’Abruzzo, del Cammino, dei viaggiatori.
Sappiamo che un campo internazionale porterà in Abruzzo dei giovani provenienti da varie parti del mondo, occasione per promuovere le meraviglie della nostra regione camminando per antiche vie e sperimentando l'accoglienza degli abitanti dei borghi che saranno tappa del percorso.
Grazie alla collaborazione della nostra associazione con YAP Italia, siamo riusciti ad organizzare un campo di volontariato internazionale che porta lo stesso nome dell’evento:”Da Tommaso a Pietro, In Cammino”. Durante la lunga camminata da Ortona a Roma tra i protagonisti del viaggio troveremo quindi anche una ragazzo koreano e tre ragazze provenienti da Messico, Russia e Croazia e che saranno accompagnati nell’esperienza dal nostro Augusto che sarà invece il coordinatore dei volontari che oltre a camminare avranno ogni sera il compito di curare dei diari di viaggio giornalieri in lingua madre, attività che darà indubbio respiro internazionale al nostro progetto. Grazie alla professionalità e alla competenza di YAP Italia realizzare il campo di volontariato è stato fin troppo facile rispetto a quanto ci aspettassimo e dalla pubblicazione dello stesso su diversi networks di associazioni di volontariato e mobilità giovanile europea, abbiamo ricavato indubbi benefici in termini di comunicazione: ci siamo ritrovati da un giorno all’altro l’intero progetto tradotto in cirillico, koreano, giapponese, francese, norvegese, polacco e potrei continuare…
Sarà una bellissima esperienza per noi riuscire a portare al termine il campo nel modo migliore possibile e questo perché lo consideriamo solo il primo step di un futuro impegno completo e costante nel campo del volontariato e della mobilità giovanile mirato all’accreditamento come host organization dalla UE per ospitare volontari internazionali a lungo termine.
Da giovani ortonesi cosa pensate del nuovo progetto Ombrina2 e delle forme di opposizione forse tardive che sono state messe in atto? la vostra iniziativa può considerarsi anche un modo diverso e forse propositivo per rilanciare un percorso nuovo di valorizzazione del territorio?
Non abbiamo partecipato alla manifestazione “no-ombrina mare” come associazione. Lo abbiamo fatto come liberi cittadini. Per quelli che tra noi hanno deciso di partecipare. Da poco è uscito in Italia il film cileno”NO – I giorni dell’arcobaleno” che è stato oggetto nelle ultime settimane di un bellissimo intervento di Saviano da Santoro. Noi la storia di quella “battaglia comunicativa” non l’abbiamo appresa dal buon Roberto, ma da qualche libro qualche anno fa. E se per il “No” alla dittatura lo slogan era “Chile l'alegria ya viene”, noi da Gennaio firmiamo ogni articolo, ogni post sulle nostre pagine social con un “Ci Divertiremo Tantissimo” che senza presunzione vorrebbe avere quello stesso effetto. Cosa c’entra con il No ad Ombrina? Ah, si, noi ragazzi dell’Associazione “Il Cammino di San Tommaso” non abbiamo le competenze scientifiche per dichiarare e strillare per strada che Ombrina Mare è un mostro da cui scappare, abbiamo però la voglia di lavorare per l’idea de “Il Cammino di San Tommaso” che può rappresentare un alternativa a quel tipo di sviluppo troppo invisivo per il territorio. Molti movimenti e molti professori sono impegnati quotidianamente nella trincea della battaglia, anche violenta, del SI e del NO. Dell’essere a favore o contro ombrina. Dividendo. Noi nel nostro piccolo cerchiamo di spostare il discorso su un altro livello che è quello invece di cercare di unire, di offrire un’alternativa che reputiamo valida. E cerchiamo di farlo sempre con il sorriso complicando maledettamente la vita di chi dovrebbe dirci di no, bisogna essere davvero prevenuti per rifiutarci un intervista, un aiuto o almeno un sorriso. Un progetto che nasce dal basso, da quelli che adesso in Abruzzo sembrano gli ultimi, i giovani. Che mettono insieme le proprie competenze maturate anche all’estero, che fanno Rete, che prima di tutto si pongono la prerogativa dell’inclusione e della cooperatizone di idee e persone. Un progetto che sotto il nome della religione cattolica e abbraccia anche la natura, il sociale, l’istruzione, la cultura e la storia. Le cose da dire anche sulla nostra perplessità nei confronti del Parco della Costa dei Trabocchi, sarebbero molte. Non ti annoiamo più di quanto già fatto.
Che risposta avete avuto da parte delle comunita’ locali che saranno direttamente coinvolte nel progetto in quanto tappe del percorso?
Come detto, prerogativa della nostra associazione è quella dell’inclusione e della continua ricerca di fare networking tra istituzioni, associazioni ma soprattutto persone. Sono centinaia e sono sparsi per mezzo mondo i ragazzi che giornalmente fanno qualcosa per il Cammino, vengono dalla rete di conoscenze di ognuno dei soci oppure è gente che semplicemente scrive una mail e inizia a chiedere di come poterci aiutare da Tiersen, in Germania, come nel caso di Eldar e Magdalena. Oppure come Silvia che in gita “fuori-porta” ad Ortona decide di chiedere per un ristorante dove mangiare bene spendendo poco. Decide di chiederlo ad un colorato banchetto di ragazzi in giallo in P.zza della Repubblica ad Ortona. Le spieghiamo il progetto. Lei chiede al Presidente di togliersi gli occhiali da sole forse per costatarne la sincerità. Forse la trova veramente nelle nostre parole che adesso solo anche le sue visto che è impegnata in prima linea ad aiutare l’associazione come referente sul territorio subequano dove tanti problemi ci ha risolto in pochissimi giorni. Perché? Non lo sappiamo, probabilmente perché ha capito che “Ci Divertiremo Tantissmo!”
di Silvia Carrozzi