Giovedì, 15 Gennaio 2015 12:06

Adunata nazionale alpini, passo indietro di Frutti: "Scelta organizzativa"

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Nessuna polemica.

Carlo Frutti non intende sollevare polveroni: "In questo momento - dice a NewsTown - non ne abbiamo alcun bisogno".

Eppure, nel corso dell'ultima riunione del Coa, il 'Comitato organizzatore della 88esima adunata nazionale alpini L'Aquila 2015', ha rimesso nella mani del presidente Luigi Cailotto il suo mandato da segretario dell'evento. "Si tratta di una scelta squisitamente organizzativa", spiega. "A quattro mesi dell'adunata, infatti, c'è bisogno di una struttura più puntuale su tutti gli aspetti. Fino ad oggi, mi sono occupato di moltissime cose, un impegno che stava diventando troppo gravoso. Dunque, ho deciso di rimettere il mio mandato da segretario per occuparmi esclusivamente degli aspetti comunicativi e di promozione dell'evento. Che sono fondamentali: non sento ancora la febbre d'adunata, infatti".

Promozione dell'evento che significherà, contestualmente, promozione del territorio: "Stiamo lavorando per fare in modo che il territorio si senta parte attiva della manifestazione. Abbiamo avviato un concorso nelle scuole di tutta la Regione, abbiamo registrato con l'Istituzione Sinfonica Abruzzese il bellissimo inno della manifestazione per avvicinare il mondo della cultura, in particolare musicale, agli alpini, abbiamo inoltre pensato alla maglia evento che sta indossando in campionato L'Aquila calcio. Insomma, stiamo avvicinando mondi diversi per rendere il territorio davvero partecipe di una manifestazione straordinaria che avrà una importantissima ricaduta per la città, non solo economica".

Frutti sarà sostituito da Pietro D'Alfonso, che avrà un ruolo tecnico e operativo.

Ma come si muove la macchina organizzativa dell'adunata nazionale? Il 'Comitato organizzatore della 88esima adunata nazionale alpini L'Aquila 2015' (Coa) è organismo nazionale Ana deputato alla preparazione e alla organizzazione dell'evento. In altre parole, ha funzioni esecutive degli atti d'indirizzo che riceve dal Consiglio direttivo nazionale dell'Associazione nazionale alpini.

Presidente del Coa è il consigliere nazionale Luigi Cailotto, vicepresidente Silverio Vecchio. Compongono la struttura organizzativa i consiglieri nazionali Antonello Di Nardo e Salvatore Robustini, il rappresentante dell'Ana nazionale a Roma Federico Di Marzo e un rappresentante di Ana servizi. Designati dall'Ana Sezione Abruzzi sono invece il presidente Giovanni Natale, Carlo Frutti - fino ad oggi segretario dell'evento e ora responsabile degli aspetti comunicativi - e Pierluigi Caputi che, però, ha rinunciato per problemi personali.

Il Coa - così composto - ha lo scopo di predisporre le strutture logistiche necessarie per l'organizzazione dell'Adunata, di pianificare il programma della manifestazione, determinando modalità e tempistiche di partecipazione e svolgimento, tenere i contatti con le autorità, gli organi pubblici e privati, gli istituti di credito al fine di convenire le forme di collaborazione e di raccolta di fondi da destinare all'organizzazione e al buon svolgimento dell'evento, di gestire inoltre le attività economiche e mercantili inerenti.

La scelta di Pietro D'Alfonso, in questo senso, dovrebbe garantire un maggior coordinamento tra il Coa e la Sezione Abruzzi dell'Ana che fornirà e coordinerà i volontari, occupandosi delle prenotazioni, dell'allestimento delle aree camper, dell'inbandieramento della città e del territorio, e di tanti altri aspetti squisitamente organizzativi.

Nessun problema, dunque. A leggere l'intervista rilasciata da Luigi Cailotto ad Antonella Calcagni de 'Il Messaggero', però, non sembrerebbe: "Ho chiesto alla Sezione Abruzzi dell'Ana di essere più presente all’Aquila perché non possiamo più perdere neanche un giorno", ha sottolineato.

Cailotto non ha mancato di ricordare che l'associazione "Aspettando il 2015", di cui Carlo Frutti è stato ed è presidente, ha ricevuto fondi ad hoc per la comunicazione, "anche se non c'entra nulla con il Coa", ha inteso ribadire.

I fondi - ha spiegato - verranno gestiti dal Coa, a livello nazionale e non locale. Il problema è che soldi, in cassa, non ce ne sono. A quanto si apprende, Regione Abruzzo ha assicurato 700mila euro dai fondi europei, previa presentazione di un progetto però. La Provincia ha deliberato il contributo da 50mila euro non più tardi di qualche giorno fa. Il Comune dell'Aquila, invece, deve ancora firmare la convenzione con il 'Coa' che permetterà di stanziare il finanziamento previsto.

"Non abbiamo nulla in cassa se non i fondi di Ana e dei gruppi alpini che hanno già versato la loro quota senza sapere neanche dove sarà l’attendamento", ha confermato Cailotto ad Antonella Calcagni. "Siamo messi male, non abbiamo alcuna certezza economica per affrontare questo evento e siamo già in ritardo di un paio di mesi per fare i bandi sui service, sui rifiuti, sui 500 bagni chimici. Sono molto deluso perché è stato fatto un grande lavoro per avere all’Aquila la manifestazione che in tre giorni porterà al territorio una ricaduta economica di 120 milioni di euro. Noi come alpini vorremmo riconoscere all’Aquila un valore aggiunto per la sua rinascita, ma tutto è così difficile qui".

Frutti non ha voluto commentare le parole di Cailotto: "Prassi vuole che il Coa si esprima con le dichiarazioni del presidente, l'unico deputato a parlare. Dunque, non ho una riga da aggiungere alle sue parole".

Nessuna polemica, ribadisce, "non ne abbiamo affatto bisogno. Non essere preoccupati sarebbe da irresponsabili - spiega - c'è la giusta preoccupazione che deve avere chi fa responsabilmente le cose. Sono sicuro, però, che alla fine saremo in grado di organizzare una grande adunata. In questo momento, non abbiamo bisogno di sollevare polveroni. Al contrario, dobbiamo sensibilizzare e sollecitare la città e il territorio, affinché partecipino attivamente all'evento che avrà una straordinaria ricaduta su L'Aquila. E' una occasione che non possiamo lasciarci sfuggire".

 

 

Ultima modifica il Giovedì, 15 Gennaio 2015 14:22

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