Si è tenuta ieri pomeriggio, nello spazio sociale 'Zona Ventidue' di San Vito Chietino, un'affollata assemblea pubblica che ha stilato un breve documento - su 8 punti programmatici e operativi - per costruire una mobilitazione efficace, comune e condivisa, e che coinvolga tutti e tutte nella lotta alla petrolizzazione del mare Adriatico.
Un documento che acquista ulteriore senso, alla luce del parere positivo della Commissione Via su l'altro progetto di trivellazione che potrebbe sconvolgere il mare al largo dell'Abruzzo, 'Elsa 2'.
"Dopo il parere positivo della commissione ministeriale Via - si legge nella nota diffusa da 'Zona Ventidue' - oltre 400 cittadini, insieme ad associazioni ed enti locali, si sono riuniti per costruire una mobilitazione che sia in grado di fermare il progetto Ombrina Mare e la petrolizzazione del nostro mare. Premesso che noi cittadini abruzzesi siamo da anni, ormai, consapevoli della dannosità e dell'inutilità di questa grande opera, devastante per il nostro territorio, in termini sia ambientali che economici; premesso che abbiamo espresso con fermezza e chiarezza la nostra posizione, in più di un'occasione, a partire dalla grande mobilitazione del 13 aprile 2013 che ci ha visto sfilare in 40mila a Pescara; premesso che non accetteremo alcuna decisione imposta dall'alto, arrogante e coloniale, ma al contrario pretendiamo con forza di decidere sulla nostra vita e sulla nostra terra; premesso che la terra e il mare sono patrimonio di tutti noi cittadini abruzzesi, e non dei colossi finanziari, né tantomeno dei ministeri romani, che vorrebbero trasformare la nostra rmeravigliosa regione, terra dei parchi, in un distretto minerario, abbiamo deciso, in tanti e tante, di dichiarare ufficialmente guerra al petrolio e ai progetti di trivellazione del nostro mare!".
Dunque, ecco gli 8 punti programmatici da attuare in modo condiviso, nei prossimi mesi:
- Obiettivo comune, su cui tutti lavoreremo nelle prossime settimane, è la costruzione di una grande manifestazione No Triv/No Ombrina domenica 24 maggio alle ore 15. Tutti devono costruire questo appuntamento attraverso i propri canali comunicativi, in piena autonomia, ma con costante coordinazione e un impegno alla partecipazione alle iniziative organizzate dagli altri;
- Ogni associazione deve essere libera di portare autonomamente avanti la campagna. Ma più cose riusciremo ad organizzare in sinergia, maggiore sarà la loro efficacia. In questo senso sono state fatte diverse proposte di tipo simbolico, che elenchiamo di seguito come parte integrante dei punti:
- Le amministrazioni comunali devono fare delle delibere in cui si dichiarano “No Ombrina” e modificare la cartellonistica stradale aggiungendo al nome del comune la dicitura "No petrolio/No Ombrina". Tali delibere, che non devono riguardare solo ombrina ma anche altri aspetti che incidono sulla tutela complessiva del territorio, devono essere inviate ai ministeri, alla commissione ambientale, alla Corte Costituzionale e ai palamentari tramite l'ANCI abruzzese e coinvolgendo anche le ANCI delle altre regioni per elevare questa lotta a una dimensione nazionale. Nel giorno della manifestazione i comuni potrebbero esporre bandiere al lutto;
- Le cantine sociali inseriranno, nell'etichettatura delle bottiglie, il logo "No Ombrina/No Triv" (come fatto nella campagna no triv in Irpinia) affinchè la battaglia varchi i confini regionali e nazionali attraverso uno dei prodotti della nostra terra, il vino;
- Come ulteriore proposta, si potrebbe organizzare una marcia per rendere la manifestazione itinerante e in grado di attraversare tutti i territori. A questa proposta se ne sono affianchiate altre, tipo iniziative marine, come la barcolada;
- I commercianti e tutta la cittadinanza esporranno bandiere No Ombrina fuori dai balconi e adesivi fuori dalle vetrine dei negozi, dei bar, dei ristoranti, degli uffici. Gli studenti hanno proposto di fare la stessa cosa nelle scuole; E' stato proposto anche lo slogan “No oil- salviamo l'Adriatico” per coinvolgere tutto il medio adriatico. Saranno realizzate cartoline virtuali da far girare nei social network ed essere inviate ai ministeri;
- Il movimento TUTTO L'ABRUZZO CONTRO OMBRINA si coordinerà attraverso la mailinglist e attraverso un gruppo facebook;
- L'autofinanziamento avverà attraverso una cassa comune a cui tutte le organizzazioni devolveranno un contributo per acquistare bandiere, banner, volantini e per costruire insieme la campagna No Ombrina.
"Noi cittadini abruzzesi abbiamo già scelto molti anni fa", si legge in conclusione del documento. "Non vogliamo Ombrina, ma il Parco della costa dei trabocchi, il mare pulito, un'economia agroalimentare rispettosa della terra e del mare, la valorizzazione turistica e culturale del territorio, le imprese legate ad un'economia verde. Noi sappiamo da che parte stare. Siamo cittadini. Non siamo indifferenti".