Mercoledì, 06 Maggio 2015 16:48

Musica: ecco "Feel like makin' love", il primo video dei Body meets soul

di 

Come biglietto da visita hanno scelto un brano di Roberta Flack reinterpretato prendendo a fonte di ispirazione non la versione originale ma la cover registrata nel 2000 da D'Angelo per il capolavoro Voodoo. E, a supporto dell'omaggio, hanno realizzato anche uno stilosissimo video girato all'Aquila, presso la discoteca La Pinacoteca, con la regia di Francesco Paolucci e Giuseppe Dania.

Loro sono i Body meets soul, band per tre quarti aquilana e per un quarto marchigiana - composta da Mario Ciancarella (basso), Ranieri Scoccia (batteria), Mirko Rossi (chitarra) e Cecilia Rossini (voce) - che si sta facendo strada grazie a un sound che riporta dritti dritti all'epoca d'oro del soul - agli anni Sessanta e Settanta di Aretha Franklin, Marvin Gaye, James Brown, Stevie Wonder - ma che attinge a piene mani anche da artisti più vicini ai giorni nostri - D'Angelo, Lauryn Hill, Jill Scott, Alicia Keys - tutti figli, figliastri e nipotini, comunque, di quei grandi pionieri.

In occasione del lancio del video di Feel like makin' love, abbiamo fatto due chiacchiere con la cantante dei Body meets soul, Cecilia Rossini.

Cecilia, raccontaci la nascita del gruppo. Come vi siete conosciuti?

"Io ,Mario e Luigi ci siamo conosciuti nell’estate del 2011 durante una vacanza musicale in Puglia, il “Music Village” , dove abbiamo vissuto una settimana intensa immersi nella musica. Fin da subito è nata una bella intesa fra di noi ma dopo quell’esperienza, non ci siamo più visti. Poi ,dopo anni, mi è arrivata una telefonata inaspettata: Luigi mi chiedeva di prendere parte a questo progetto. Inizialmente mi sembrò strana come cosa, soprattutto per il fatto che io ero di Ancona, ma poi dopo il primo incontro di prove all’Aquila, nel febbraio 2014, ho sentito subito una grande energia e ho capito che saremmo diventati una cosa sola. Dopo più di un anno di live, lavoro in studio e consolidamento, la formazione definitiva è con la new entry Mirko Rossi alla chitarra. Siamo pronti per un nuovo capitolo!".

Cos'è che vi piace di più della musica soul?

"Eh, è una bella domanda! Bhè ,la musica Soul ,lo dice la parola stessa, è la musica dell’anima, ed è veramente cosi. Noi pensiamo che abbia una marcia in più in quanto arriva in modo diretto e soprattutto in modo completamente autentico e spontaneo. Il Soul ce l’hai dentro, è qualcosa che non si impara e che non è definibile".

Quali sono gli artisti che vi hanno influenzato di più?

"Tutti e quattro veniamo da background differenti che hanno fatto sì che ognuno di noi portasse un tipo di influenza all’interno del gruppo in modo tale da renderci continuamente aperti a nuove idee ma soprattutto a tenere sempre d’occhio la musica del passato e le orecchie tese verso la musica del presente e del futuro! Ma sicuramente tutto ciò che è definibile “Black Music” ci ha uniti. Molti artisti e gruppi ci hanno e ci stanno influenzando tutt’ora… sicuramente D’Angelo , Erykah Badu, Joss Stone, Alicia Keys, Electro Deluxe, RH Factor, Josè James, Jill Scott..e ovviamente tutti i grandi nome della storia del soul come Aretha Franklin, Marvin Gaye , Stevie Wonder ecc."

Parlaci del "making of" del video di "Feel like makin' love". In quanti giorni lo avete girato? Com'è nata la collaborazione con Francesco Paolucci?

"Il video è stato girato in una giornata sola, è stata un esperienza incredibile per tutti quanti e davvero molto divertente! Sul set si è sentita una grande energia positiva fin da subito fra di noi che ci ha permesso di lavorare con la più totale tranquillità e concentrazione. Abbiamo curato ogni minimo particolare della sceneggiatura e della scenografia cercando di creare il mood giusto, un atmosfera intima, misteriosa e sensuale e cercare quindi di concretizzare al massimo la canzone stessa. Ovviamente tutto questo è stato possibile grazie alla grande professionalità di Francesco Paolucci e di Giuseppe Dania: quando abbiamo ideato il video abbiamo subito pensato a Francesco, perché era la persona più adatta a capire ciò che volevamo fare. Fin da subito ha mostrato una grande sensibilità e un’incredibile creatività ..e il risultato… lo avete visto tutti! Sicuramente, se ci saranno altre occasioni, lavoreremo nuovamente insieme a loro.

Veniamo alla vostra attività dal vivo. Da quali brani è formato il vostro repertorio?

"Nel nostro repertorio cerchiamo di toccare tutte le sfumature e le influenze del Soul, dal funk al nusoul. Come dicevamo prima, il nostro progetto è sempre in continuo sviluppo e sempre aperto al nuovo. Infatti nella nostra scaletta non possono mancare i grandi classici come Son of a preacher man di Dusty Sprinfield o I never loved a man di Aretha Franklin ma allo stesso tempo How come you don’t call me in versione Alicia Keys o Trouble di Josè James".

Da qualche anno la soul music, dopo un periodo di eclissamento, sembra aver riguadagnato terreno, sia negli interessi del pubblico che in quelli delle case discografiche. Secondo voi a cosa è dovuta questa piccola rinascita?

"Pensiamo che nel panorama mondiale un genere come il Soul non è mai morto e mai potrà morire.. Oggi giorno è difficile classificare per generi ben precisi, perché ormai la musica è un continuo miscelarsi di influenze di ogni tipo ed è in continuo progresso. Sta all’ascoltatore cercare e frugare nel calderone..." 

Esiste, secondo voi, una scena soul italiana?

"Mah… Pensiamo che la musica Soul sia qualcosa di propriamente afro-americano perché è da li che è nata.. L’Italia ha altri punti forti! Tuttavia sicuramente ci sarà della buona musica soul nella scena underground italiana ed è infatti uno dei nostri obiettivi riuscire ad entrarvici un giorno… chi lo sa…"

Una domanda rivolta a tutti i membri del gruppo: ci dite i vostri cinque dischi soul da isola deserta? 

Cecilia : Questa è una domanda troppo difficile! Sicuramente porterei Brown Sugar di D’Angelo, Baduizm di Erykah Badu , Who is Jill Scott? di Jill Scott, Songs in A Minor di Alicia Keys e infine un bel cd compilation con tutti i pezzi del mitico James Brown (non saprei scegliere un solo cd!)

Mario: Ci sono tanti dischi che avrei bisogno di portare con me, ma se devo sceglierne cinque di cui non posso fare a meno sarebbero questi: Voodoo, Brown Sugar e l’ultimo capolavoro Black Messiah di D’Angelo, No beginning no end di Josè James e Family Dinner, Vol. 1 degli Snarky Puppy.

Mirko: È difficile scegliere solo cinque dischi! Questi sono quelli che ho ascoltato di più: Songs in the key of life di Stevie Wonder, Still Bill di Bill Withers, Esperanza di Esperanza Spalding, Unplugged di Alicia Keys e Travelling without moving di Jamiroquai.

Ranieri : Se proprio devo rimane solo, ci serve la buona musica! Quindi : Just as I am di Bill Withers, Can't wait for perfect di Bob Reynolds, Hard Groove di RH Factor, Voodoo di D’Angelo e Introducing the Hardline According to Terence Trent D'Arby di Terence Trent D'Arby.

 

Ultima modifica il Giovedì, 07 Maggio 2015 15:36

Articoli correlati (da tag)

Chiudi