Sabato, 05 Settembre 2015 10:06

"Ritorno al passato", il nuovo lavoro di Febo Grimaldi presentato da Dante Capaldi

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 "Ritorno al Passato, cronaca aquilana, mezzo secolo di frammenti inediti" è il nuovo film documentario del regista Febo Grimaldi che racconta mezzo secolo di storia dell'Aquila.

Il Docufilm che è stato sostenuto dalla Fondazione Carispaq, verrà proiettato all'Aquila il prossimo 10 settembre alle ore 18 presso la Multisala Moviplex. A presentarlo un decano del giornalismo aquilano come Dante Capaldi, legato al regista anche da un profondo rapporto di amicizia.

"Il film contiene inediti dell'Aquila negli ultimi 50 anni - afferma Capaldi - un periodo di grandi trasformazioni per un territorio che, oggi, ha bisogno più che mai di conoscere e riflettere sul proprio passato".

Grimaldi, è nato a Cagnano Amiterno nella frazione Termine nel 1929. Le sue opere hanno riscosso un grande interesse culturale per le qualità artistiche e poetiche: "La sua produzione iniziata negli anni '60 - continua Capaldi - riguarda esclusivamente l'Abruzzo sviluppando i temi di natura, storia, arte, industria, turismo, scienze e folklore. Quarant'anni di esperienza nel settore cinematografico, 16 premi internazionali e 6 nazionali, 15 menzioni speciali per il suo lavoro di autore e documentarista. Febo è stato docente di Teoria, tecnica e didattica delle strutture audiovisive dell'Isef dell'Aquila, presidente dell'Accademia delle Belle Arti, responsabile del Centro provinciale Audiovisivi del Provveditorato agli Studi dell'Aquila, membro della Commissione regionale per i programmi televisivi scolastici e coordinatore provinciale di Telescuola (Rai-Ministero Pubblica Istruzione). Il suo film ''Laghi d'Abruzzo'' ha rappresentato l'Abruzzo al ''Tour film festival'' di Plock, svoltosi a Varsavia nel settembre 2006."

Capaldi ci tiene a sottolineare che Grimaldi " ha raccontato l'Abruzzo con le immagini, ha testimoniato l'amore per una terra e la sua gente, ma senza retorica, mettendo sempre in evidenza il rapporto uomo-ambiente, la polarità tra progresso e tradizione, il filo rosso che attraversa i quarant'anni e passa di attività".

Dal 1964, anno di realizzazione del documentario sui Serpari di Cocullo girato in 16 mm, al più recente i luoghi dello zafferano, i lavori di Grimaldi rappresentano oggi un poderoso archivio che conserva, a beneficio delle nuove generazioni il genius loci di una terra e e la luminosa bellezza dei suoi tesori naturali, con la speranza che un domani, di tutto ciò non resti traccia solo sulla pellicola di un documentario. (A.T.)

 

Ultima modifica il Sabato, 05 Settembre 2015 10:13

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