Martedì, 22 Settembre 2015 08:32

Precari del Comune in presidio, Pezzopane: "Proroga non desta dubbi"

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"È umiliante essere costretti a elemosinare il lavoro".

Si legge in una nota pervenuta in redazione, e firmata da un lavoratore precario del Comune dell'Aquila che preferisce restare anonimo. Con gli altri colleghi, ha iniziato ieri un presidio a Palazzo Fibbioni che andrà avanti ad oltranza, fino a notizie positive sui rinnovi dei contratti, "come ultimo tentativo per contrastare la manovra spregevole messa in atto dall’amministrazione comunale con l’aiuto, non si sa quanto consapevole, della senatrice Pezzopane. Le rassicurazioni sulla proroga, infatti, sono state da quest’ultima sbandierate a gran voce, addirittura fino al 2017", ricordano i precari. Nella seconda fase della manovra, però, "quando un ulteriore intervento legislativo era ormai precluso, l’amministrazione comunale ha smentito la possibilità di proroga sostenendo che il jobs act non la permettesse. Tanto è forte, dunque, la reale volontà di dare il ben servito a onesti lavoratori, che ex magistrati e avvocati, appartenenti a questa amministrazione spudorata, non temono di passare per 'dilettanti del diritto'".

Un vero e proprio affondo. "Il jobs act - viene sottolineato - ha casomai l’obiettivo di far sì che non si creino più situazioni di aspettativa con continue proroghe ma in questo caso il danno è già fatto e ora l’amministrazione deve prendersene la responsabilità! In realtà, non sono nemmeno consci di avere a che fare con famiglie e persone ma forse con della merce, dei pacchi che quando non servono più si restituiscono. Nessuna dignità, nessun diritto. Allora se battaglia deve essere non si può puntare a una breve proroga, l’obiettivo deve essere non solo la certezza del posto di lavoro ma il riacquisto della dignità. Serve solo il giusto 'stimolo' alla politica che quando è pressata ha, a quanto pare, parecchia inventiva".

E lo 'stimolo', evidentemente, è arrivato, se è vero che i lavoratori in presidio sono stati raggiunti, nel primo pomeriggio di ieri, dalla senatrice Stefania Pezzopane, dal capogruppo del Pd in Consiglio comunale Stefano Palumbo, dal capogruppo di Forza Italia Guido Quintino Liris e dal consigliere civico Ettore Di Cesare.

Palumbo, in realtà, aveva già diramato un comunicato stampa, in mattinata, auspicando un confronto politico a partire "da una lettura più attenta delle riforme messe in campo dal governo a guida Pd e del lavoro fatto in questi anni dall'amministrazione che governa la città". Una nota che è sembrata, più che altro, un monito all'amministrazione Cialente perché si spenda sul tavolo di confronto con il Governo, visto che "ci sono validi argomenti, normativi e politici". 

Una posizione condivisa, anzi rilanciata, dalla senatrice Pezzopane che ha 'invitato' a perseguire la strada già tracciata dal lavoro parlamentare svolto in occasione dell'approvazione del decreto 'Enti locali'. "Se non ci fossero stati a cuore i precari, non avremmo certo combattuto strenuamente, ad ogni provvedimento, per le vostre proroghe", ha spiegato la senatrice, arrivando al presidio di Palazzo Fibbioni. "Da quando sono in Parlamento, abbiamo già ottenuto tre proroghe: la prima di 6 mesi, la seconda di un anno e l'ultima, con il Dl Enti locali, di due anni, fino al dicembre 2017. E nel dl Enti locali, l'unica proroga ammessa è stata proprio per il personale del Comune dell'Aquila".  

In effetti, l'esecutivo non concede più alcuna proroga: c'è da assorbire il turn-over delle Province. Eppure, in fase di approvazione del decreto l'emendamento per il personale precario del Comune dell'Aquila è passato "e non solo il legislatore ne era pienamente consapevole – ha sottolineato Pezzopane – ma ha chiesto di spiegarne con perizia di particolari i motivi: non fermare gli uffici, non chiudere gli asili nido, consentire ai precari storici di completare l'esperienza lavorativa. La relatrice Chiavaroli si era detta scettica all'idea di presentare questioni relative al personale nel dl Enti locali. Me ne sono 'fregata', ci ho provato e abbiamo ottenuto il risultato sperato".

L'emendamento – ha aggiunto Pezzopane – "rientrava in un disegno che ho ben chiaro in mente, da tempo: i precari prorogati e, per quanto possibile, stabilizzati per come previsto dalla legge ed eventuali altre assunzioni con nuovi profili tecnici attingendo alle graduatorie Ripam. Sembrava filasse tutto liscio, invece è emerso il problema legato al jobs act".

Come noto, il decreto del governo Renzi non permette proroghe dei contratti precari oltre i 36 mesi di lavoro continuativo. Pezzopane ha spiegato però di non considerarlo un problema, o meglio, di considerarlo "un problema che si può gestire in maniera intelligente e concertata con le organizzazioni sindacali e il Governo: il jobs Act è antecedente al dl Enti locali, inoltre in vigenza del Jobs Act il Comune dell'Aquila ha già attivato delle proroghe di 3 mesi che non sono state ostacolate. Tra l'altro – ha lasciato intendere la senatrice democrat - si poteva anche decidere di prorogare i contratti fino a dicembre, per discutere poi la proroga al 2017. E i soldi sono l'ultimo dei problemi: li abbiamo sempre trovati e i Comuni hanno avanzi cospicui per i precari, il Comune dell'Aquila ha destinati 417mila euro. Se avessero prorogato i vostri contratti fino alla fine dell'anno, non ci sarebbero stati problemi”. 

Al contrario, l'amministrazione ha deciso di non prorogare i contratti, almeno per ora, e soltanto venerdì pomeriggio ha formalizzato una richiesta di parere al legislativo del Ministero del Lavoro per capire se, al di là delle norme previste nel jobs act, l'emendamento approvato con il dl Enti locali possa essere realmente perseguito, con la proroga dei precari fino alla fine del 2017. "Sono sicura troveremo una quadra – ha detto ai lavoratori in presidio la senatrice Pd - basta un pò di buona volontà". Ribadendo, poi, che "l'emendamento è stato approvato a jobs act già vigente. Voi dovete tornare al lavoro, dobbiamo fare in modo che il Comune possa sfruttare il miracolo ottenuto con il dl Enti locali, un miracolo".

Che fare, dunque? "Adotterei un sistema che permetta di gestire la questione dei nidi con la circolare Madia, tra l'altro per le materne nel dl Enti locali si sbloccano le assunzioni che vengono espunte dai vincoli della spending review. Dunque, si possono prorogare i contratti delle maestre attivando poi un processo di stabilizzazione". Per gli altri precari, invece, il legislativo del Ministero del Lavoro sta esaminando la richiesta del Comune dell'Aquila "e da contatti informali – ha confermato Pezzopane - la possibilità di proroga dei contratti viene considerata una questione abbastanza evidente".

Fino a che non arriverà una risposta scritta dal Ministero, però, l'amministrazione non intende agire. E la scelta non sembra proprio convincere la senatrice democrat che, però, si guarda bene dall'entrare in 'polemica' con il sindaco Cialente e l'assessora al personale Betty Leone.

Una rigidità - quella dell'amministrazione - che non convince neppure il capogruppo del Pd in Consiglio, Stefano Palumbo. "La finalità principale del jobs act è quella di limitare il precariato a vantaggio di forme contrattuali più stabili - ha ricordato Palumbo nella nota che aveva diffuso in mattinata - non certo quella di lasciare senza lavoro i precari. Questa considerazione, del resto, è supportata dal fatto che la norma per la proroga del personale precario legato alla ricostruzione (l'ultima di una lunga serie di proroghe, ottenute grazie ad emendamenti del PD), inserita nell'articolo 11 del decreto enti locali (grazie al lavoro promosso dal PD) per mezzo di un emendamento presentato dalla senatrice Pezzopane (PD), sia successiva al Jobs Act; è naturale dunque pensare che il legislatore abbia ritenuto lo strumento della proroga non in contrasto con il jobs act".

Sarà anche naturale, ma nient'affatto scontato evidentemente. "Possiamo gestire la questione in maniera intelligente e concertata", ha ripetuto la senatrice Pezzopane, alle rimostranze dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali che hanno sottolineato come l'amministrazione si stia muovendo quasi volesse ottenere un parere negativo dal Ministero. "E' importante la concertazione - ha ribadito Rita Innocenzi della Cgil - lavorando anche con contatti informali per spiegare la vicenda ai dirigenti del dicastero prima di inoltrargli il quesito nella maniera più chiara possibile".

Come a dire che la proroga è questione politica, e politicamente deve essere gestita.

La nota di Rifondazione Comunista L'Aquila

Il partito della Rifondazione Comunista dell'Aquila intende esprimere la propria solidarietà e vicinanza ai lavoratori precari del Comune dell'Aquila. Riteniamo che il fondamentale contributo dato alla città dal personale precario in questi anni complicatissimi per la nostra collettività debba essere considerato irrinunciabile.

In queste ore drammatiche è un dovere dell'amministrazione e delle forze sindacali utilizzare ogni impianto normativo esistente per forzare il governo a concedere la proroga dei contratti. Ogni strada deve essere battuta per trovare una soluzione. E' triste vedere quali sono le ricadute pratiche sui territori del tanto decantato Jobs Act che, nei fatti, ottiene esattamente l'effetto contrario di quello auspicato dal legislatore. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione pratica di come le scellerate politiche sul lavoro intraprese dal governo Renzi si ripercuotano sui lavoratori.

La nota di Pezzopane, il giorno dopo la protesta

 

"Con le organizzazioni sindacali intendo incontrarmi a breve, per affrontare insieme le questioni rimaste sospese sul personale della ricostruzione, che nella mia proposta di legge n. 1960, all'art 33 sono ben chiare e delineate: proroghe per tutti i precari, anche dei comuni e degli uffici speciali fino al 2018, nuove assunzioni con Ripam, concorsi di stabilizzazione, Abruzzo Engineering e assistenza tecnica. Nella legge di stabilità intendo inserire altre questioni e risolvere altri problemi. Nello specifico dei precari del Comune, a cui va il mio sostegno e la mia solidarietà, fiduciosa nella positiva risoluzione del problema, ricordo a tutti che l'emendamento nel decreto enti locali è stato necessario perché, pur avendo avuto una proroga fino al 31 dicembre, il Comune li ha prorogati fino a settembre". A dichiararlo è senatrice Pd Stefania Pezzopane, che ieri ha preso parte al presidio permanente dei precari del Comune dell'Aquila.

"Quanto abbiamo a cuore i precari della ricostruzione è evidente dai fatti. Tutte le proroghe ottenute sono il frutto di emendamenti a mia firma, approvati sempre con il sostegno del Pd e spessissimo contrastati e bocciati dalle altre forze politiche. Parlano gli atti parlamentari ed il rapporto sempre positivo e di riconoscimento del loro lavoro che ho potuto sperimentare direttamente negli anni in cui ho ricoperto il ruolo di assessore comunale. Sono persone competenti ed indispensabili, perciò ne ho chiesto la proroga contro tutto e tutti (anche inizialmente le relatrici al decreto enti locali), ottenendo un risultato esclusivo, ovvero la proroga per ben due anni fino al 2017, grazie ad un emendamento al decreto enti locali".

"Una norma - prosegue la senatrice - che ha permesso di derogare ai 36 mesi previsti dal Jobs Act e dunque non inutile. Il legislatore non entra mai in contrasto con i fondamentali canoni interpretativi. Soprattutto quando la norma viene approvata con uno scopo definito e ben chiaro a tutti. La volontà del legislatore, dopo giorni e giorni di discussioni, emendamenti, incontri tecnici con tutte le strutture Ministeriali (Mef, funzione pubblica e lavoro) è evidente. Quanto previsto nel decreto Enti locali, ovvero la possibilità di prorogare fino al 2017 i precari storici del Comune dell'Aquila non desta dubbi. Anche l'interpretazione del capo dell'ufficio legislativo del Ministero del Lavoro va in questa direzione. Il decreto è intervenuto successivamente all'entrata in vigore del Jobs Act e pertanto non si può ritenere che sia in contrasto con esso. Quando il legislatore ha dato il via libera ai miei emendamenti era ben consapevole di cosa e di chi stavamo parlando, come era ben consapevole che questa proroga, unica ottenuta in tutta Italia con l'unica eccezione di un'altra regione, avrebbe derogato alle norme previste nel Jobs Act e di altre leggi come quelle di riforma della pubblica amministrazione e di riforma delle province.

"Il Comune - continua - ha ritenuto di dover essere coadiuvato da pareri del Ministero del lavoro richiesti in questi giorni con un quesito presentato per il tramite dell'Anci. Stiamo lavorando tutti insieme perché ci sia una sollecita ed utile risposta, dobbiamo solo aspettare che questa stessa interpretazione ci venga confermata. Consiglio a tutti un approccio di massima apertura e non strumentale, quando si tratta la delicata materia della ricostruzione, anche sociale, leggi e circolari vanno lette nello spirito aperto e disponibile di chi i problemi vuole risolverli e non crearseli".

 

Ultima modifica il Martedì, 22 Settembre 2015 15:02

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