Rinchiusi in una modesta urna cineraria, i resti mortali di Alice seguono con straniata partecipazione le vicende delle due generazioni di donne che la vecchia bibliotecaria abruzzese trapiantata negli Stati Uniti si è lasciata alle spalle.
La figlia Jane, eroina di un conformismo quasi compiuto, e la nipote Sara, imbronciata adolescente in piena crisi di crescita morale e di identità sessuale, si adoperano per rispettare le stralunate ultime volontà della matriarca emigrata, e la più giovane si offre di portarne le ceneri in Italia.
L’attende un paese diverso da quello iscritto nel suo immaginario, come diversa si rivela la figura della nonna scomparsa, in un viaggio che costringe a misurare la distanza tra passato e presente, illusione e realtà, le ragioni di chi parte e quelle di chi resta.
E' la trama di Un paese di carta, primo romanzo di Laura Benedetti, aquilana, professoressa di letteratura italiana alla Georgetown University di Washington, Stati Uniti.
Il libro, pubblicato dalla casa editrice Pacini, sarà presentato giovedì 12 novembre, alle 17:00, presso il Palazzetto dei Nobili.
Interverranno, oltre all'autrice, anche Anna Scannavini e Gianluigi Simonetti, entrambi professori dell'Università dell'Aquila; Goffredo Palmerini, dell'Associazione nazionale famiglie degli emigrati; Sandro Cordeschi, docente del liceo scientifico dell'Aquila A. Bafile; Enrico Botta, docente del liceo scientifico di Sulmona; Betty Leone, assessore alla Cultura del Comune dell'Aquila.