Domenica, 22 Novembre 2015 14:36

Pittura, scultura, fotografia, serigrafia: 15 artisti all'Asilo Occupato dell'Aquila

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15 artisti in un palazzo. Pittura, scultura, fotografia, serigrafia. Un unico luogo per fare progetti creativi insieme e aprirsi alla città.

Di quale città parliamo? Berlino? New York? No, siamo all'Aquila, cantiere di ricostruzione urbana ma anche di cultura e arte. Scopriamo quasi per caso che circa 15 artisti, aquilani e non, tempo fa hanno avuto l'idea di entrare nell'ex asilo di viale Duca degli Abruzzi, da anni occupato, spazio di attività quali cineforum, corsi di yoga, concerti. Un edificio di tre piani difficile da tenere aperto e vivo, troppo spesso ancora connotato da un'immagine negativa legata - per lo più - alla diffidenza di parte della cittadinanza.

Oggi, l'Asilo Occupato 2.0 ospita anche studi di artisti. Ne incontriamo qualcuno, che per ora vuole restare anonimo nell'attesa di un evento che sia una presentazione più ufficiale alla città. Dopo l'arte contemporanea sui cantieri della ricostruzione, realizzata dall'associazione Off Site Art, gli artisti nei palazzi occupati.

Com'è nato questo progetto?

Abbiamo visto questi spazi molto belli, li abbiamo immaginati ripuliti e abbiamo accettato questa sfida. Siamo una quindicina, prevalentemente aquilani, impegnati nei settori più vari dell'arte: c'è l'artista concettuale, il pittore, lo scultore, chi fa serigrafia. Prima ognuno di noi aveva un piccolo studio in un container o in un garage. Abbiamo pensato che questo luogo potesse stimolare la nostra energia creativa, unirci e avvicinarci alla città.

Sapete che a breve - anche se non è chiaro ancora quando - lo stabile sarà oggetto di lavori di ristrutturazione dei danni del sisma del 2009. Siete consapevoli, dunque, che questa è in un certo senso una soluzione, seppur lodevole, provvisoria?

Sappiamo che questo spazio è per noi ovviamente provvisorio, ma finché i lavori non inizieranno noi lavoreremo qui. Ci siamo stabiliti all'ultimo piano, dove gli spazi sono più grandi e luminosi. Al piano terra, come molti cittadini sanno, c'è una piccola biblioteca, una sala proiezioni e una palestra, al piano inferiore invece ci sono cucina e sala concerti. La nostra è una convivenza serena e collaborativa con le altre persone che organizzano attività all'interno dell'asilo.

Non possiamo non farvi una domanda cruciale: l'assessorato alle Politiche sociali ha depositato un progetto - ancora da riempire di contenuti - che trasformerà questo luogo, una volta ultimati i lavori, in un centro aggregativo polifunzionale con laboratori, sale studio, biblioteche, sale prova, caffè letterari. L'assessora Di Giovambattista ha assicurato che non ci sarà diritto di prelazione e che verrà redatto un bando per la richiesta di spazi all'interno del palazzo. Vi piacerebbe far parte di questo nuovo percorso?

Stiamo rimettendo a posto la struttura e stiamo lavorando per creare una realtà virtuosa. Sicuramente a tempo debito stileremo un progetto per il post cantiere affinché l'asilo resti un luogo destinato alla cultura e all'arte.

L'appuntamento è dunque a inizio dicembre, quando l'asilo aprirà le porte alla città con una mostra in cui ognuno degli artisti esporrà nel proprio studio progetti e lavori per far vedere questo luogo con occhi diversi aperti all'arte e alla cultura.

Ultima modifica il Domenica, 22 Novembre 2015 23:23

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