Nasce a Chieti una casa rifugio per le donne vittime di violenza familiare. Il Comune di Chieti ha donato gratuitamente un appartamento, che verrà gestito per un anno dalla Cooperativa Alpha.
Come si apprende dal quotidiano Il Messaggero, la Giunta ha licenziato la delibera nella seduta di mercoledì scorso e la struttura sarà pronta entro un paio di mesi. Per ovvi motivi di sicurezza, non è dato sapere esattamente dove sorgerà la struttura, ma certamente rappresenterà un luogo sicuro per tutte quelle donne che sono costrette ad allonarsi dalla propria casa, in molti casi con i figli.
La casa rifiugio - che ospiterà 7 persone per un massimo di sei mesi - risponde ad un'esigenza sociale che si fa sempre più impellente. Secondo dati Istat (pubblicati a giugno del corrente anno e facenti riferimento al 2014), sarebbero 6 milioni 788 mila le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Inoltre, il 62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente.
Rispetto a questi dati poco rassicuranti, c'è da dire che negli ultimi 5 anni le violenze fisiche o sessuali sono passate dal 13,3% all'11,3%. Un risultato che deriva, probabilmente, da una maggiore informazione sull'argormento e da strutture di supporto cui poter rivolrgersi.
In quest'ottica, avere un luogo dopo poter sfuggire da situazioni di pericolo da cui le istituzioni non riescono a proteggerti, è fondamentale. Eppure, a L'Aquila, l'associazione Terremutate ha dovuto lottare 5 anni per poter ottenere una sede provvisoria. La Casa delle Donne, inaugurata all'Aquila lo scorso 7 novembre, in via Colagrande, nel quartiere del Torrione sarà senz'altro un punto di riferimento per tutte le donne che si ritrovano a fronteggiare, da sole, un male infido e sotterraneo come quello della violenza familiare. E' ancora troppo poco, però, dal momento che alla struttura non è stata affiancata una casa rifiugio. (sil. sa.)