"Il terremoto è stato al largo, ci ha colpito duramente ma sta ancora arrivando l'onda lunga dello Tsunami e dobbiamo farci trovare pronti".
Parole del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente che, in occasione dell'arrivo in città del Ministro Dario Franceschini per l'attesa riapertura del Museo Nazionale d'Abruzzo, all'ex mattatoio comunale, nella splendida cornice del Borgo Rivera, non ha perso l'occasione di lanciare un messaggio chiaro al Governo.
"Siamo in convalescenza: il malato si è svegliato, ma è ancora in rianimazione. Viviamo una fase economica drammatica, alcune famiglie stanno lasciando la città, e ci vorrà tempo, almeno un anno e mezzo, perché gli investimenti industriali si concretizzino e si possa vedere la luce in fondo al tunnel della crisi. In una fase così delicata, abbiamo un appuntamento terribile: dobbiamo istruire il bilancio di previsione per il 2016. Speriamo che l'esecutivo possa fare ancora uno strappo importante alla regola per venirci incontro: abbiamo tante spese e sempre minori entrate. Se riuscissimo ad avere un finanziamento ulteriore per affrontare le sfide che ci attendono il prossimo anno, magari nel Decreto Milleproroghe, per il resto possiamo fare da noi. Abbiamo bisogno, però, di uscire dalla rianimazione, e il Governo deve aiutarci".
Più che un messaggio, in verità, un vero e proprio appello, l'ennesimo, necessario a riaccendere i riflettori sulle difficoltà della ricostruzione. In Legge di Stabilità, infatti, non ci sono risorse per il ristoro delle maggiori spese che il Comune dell'Aquila, così come le amministrazioni del Cratere, deve affrontare a fronte delle minori entrate dovute al sisma del 6 aprile 2009.
Un tira e molla che si ripete ogni volta che l'amministrazione si trova innanzi alla necessità di istruire il bilancio di previsione: ricorderete che già l'anno passato il sindaco dell'Aquila e, con lui, l'allora assessore al bilancio Lelio De Santis, avevano lanciato l'allarme per la decisione del Governo di assicurare 17milioni di euro come fondo di solidarietà a fronte dei 25milioni garantiti per l'annualità precedente.
A risolvere i problemi, arrivarono, poi, 8.5 milioni tra le pieghe del decreto Enti Locali che permisero al Comune dell'Aquila di istruire il bilancio.
Ora, ci risiamo: mancano circa 24milioni di euro per portare i conti in pareggio. E se il Governo non dovesse assicurare fondi ulteriori all'amministrazione comunale, sarebbe impossibile redigere il bilancio di previsione.
Per questo, nel pomeriggio, il sindaco Massimo Cialente sarà a Roma per un confronto con l'esecutivo: si parlerà anche della lentezza nell'erogazione delle risorse garantite con le delibere Cipe. "Non ci sono i soldi per il personale di Abruzzo Engineering, per il pagamento degli stipendi dei 50 precari rinnovati, per il rinnovo dei direttori degli Uffici speciali e per la ricostruzione privata", ha spiegato l'assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano ai microfoni de 'Il Messaggero'.
Si spiega così la decisione di prorogare soltanto fino al 31 dicembre il contratto del titolare dell'Usrc, Paolo Esposito, scaduto il 30 novembre scorso.
Per questo, "la nuova delibera dovrebbe essere passata solo al vaglio del pre-Cipe - ha sottolineato Di Stefano - e dovrebbe attribuire 706 milioni di euro per la ricostruzione privata del Comune, 341 milioni ai Comuni del Cratere, 29 milioni circa a quelli fuori cratere e 11 milioni e 968 mila euro per assistenza tecnica", somma che comprende anche il rinnovo dei direttori degli uffici voluti da Fabrizio Barca.
In serata, se ne saprà qualcosa di più.