Mercoledì, 23 Dicembre 2015 12:41

Salva Banche, Sannucci, vice direttrice Banca d'Italia: "Sì a commissione d'inchiesta"

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"Siamo pronti ad affrontare l'azione della commissione d'inchiesta consapevoli delle responsabilità che sono sulle nostre spalle".

La vice direttrice generale di Banca d'Italia Valera Sannucci commenta così la proposta, di cui si sta discutendo in questi giorni in parlamento, di istituire una commissione bicamerale d'inchiesta sul sistema delle banche, che avrà come oggetto anche il decreto che ha portato al salvataggio di Banca Etruria, CariFerrara, CariChieti e Banca Marche con l'azzeramento di azioni e obbligazioni subordinate, costato a decine di migliaia di risparmiatori la perdita di milioni di euro.

Sannucci, che questa mattina era all'Aquila per partecipare alla cerimonia di inaugurazione di una mostra di numismatica nella sede locale della Banca d'Italia, a piazza Duomo, non è voluta entrare nel merito della vicenda ma si è detta fiduciosa nelle due azioni messe in campo da governo e parlamento per far luce su quanto accaduto: l'istituzione della commissione d'inchiesta e l'affidamento all'Anac di Raffaele Cantone degli arbitrati che dovranno stabilire se gli obbligazionisti sono stati truffati.

"Siamo dolorosamente consapevoli" ha detto Sannucci "delle difficoltà che stanno vivendo coloro che hanno acquistato, più o meno consapevolmente, questi titoli, a volte in epoche molto risalenti, quando era difficile immaginare l'evoluzione del quadro normativo e della situazione economica del Paese".

"Abbiamo fiducia" ha affermato sempre la Sannucci "nelle due azioni messe in campo, quella affidata all'Anac di analizzare le singole situazioni dei risparmiatori per valutare in quali casi ci siano le condizioni per considerare doveroso un risarcimento, e l'altra iniziativa, che è quella della commissione di inchiesta, che noi affrontiamo con la consapevolezza delle responsabilità che sono sulle nostre spalle così come siamo convinti che farà la Consob".

La scelta del Governo di dare all'Anac il compito di occuparsi degli arbitrati è stata vista da molti osservatori come una delegittimazione sia di Palazzo Koch che della Consob, che non avrebbero vigilato, quando era il momento di farlo, sulla vendita delle obbligazioni subordinate.

"Siamo consapevoli che questa è una lettura che è stata data" ha osservato la vice direttrice "ma vorrei approfittare dell'occasione per dire che le divisioni sono le nemiche maggiori del nostro Paese. E' il momento di attivare tutte le sinergie possibili e mostrare la fiduca reciproca che pensiamo l'Anac meriti così come meritano anche Banca d'Italia e Consob".

La Sannucci ha parlato anche della necessità di mettere in atto "un'azione di lungo periodo per aumentare il grado di consapevolezza finanziaria di tutti gli operatori. Questa è un'opera nella quale la Banca d'Italia sotto la guida del ministro dell'Istruzione è attiva da molti anni. Ci rendiamo conto che sono operazioni che richiedono molto tempo e quindi è possibile che iniziative legislative come quelle auspicate da Salvatore Rossi possano rivelarsi necessarie".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 23 Dicembre 2015 15:42

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