L'Italia è in recessione dal 2011, l'inflazione è in uno dei periodi più bassi dal dopoguerra in poi, ma le due autostrade dell'Abruzzo sono invece in controtendenza. Arriva puntuale, come ogni fine anno, l'annuncio di un rincaro delle autostrade gestite da Strada dei parchi Spa della famiglia Toto. Dal 1 gennaio costeranno di più dunque la A24 Roma-L'Aquila-Teramo e la A25 Pescara-Roma, l'aumento percentuale è del 3,45%.
Il ministero dei Trasporti, ha deliberato la percentuale dei rincari da accogliere, in base alle richieste dei singoli concessionari. Strada dei Parchi aveva chiesto un rincaro del 4,7%, come è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa convocata prima di Capodanno a Pescara. Nel corso dell'incontro l'amministratore delegato del gruppo Cesare Ramadori aveva anche ricordato come ci sia una pendenza di fronte al Tar del Lazio, riguardante il rincaro dello scorso anno, quando il governo Renzi decise unilateralmente di imporre un aumento calmierato all'1,5%.
Gli aumenti sono inevitabili, dicono dall'azienda. E anzi, se non si aumentassero i pedaggi autostradali si potrebbe ricevere l'accusa di danno erariale, "dato che il 57% della tariffa finisce nelle tasche dello Stato, mentre il restante 43% va alla concessionario per investimenti e costi gestionali", come ha sottolineato Ramadori e ha riportato il quotidiano Il Centro.
La vicenda ha, come ogni anno, anche scatenato gli ultimi fuochi pirotecnici dell'anno da parte della politica abruzzese. Nell'ultimo Consiglio regionale c'è stato un botta e risposta tra la maggioranza del presidente Luciano D'Alfonso e il centrodestra all'opposizione. Quest'ultimo, per bocca dell'ex governatore Gianni Chiodi, ha anche alluso ai noti rapporti di vicinanza e amicizia tra D'Alfonso e la famiglia Toto, mentre la giunta ha annunciato che tenterà di limitare il rincaro, convocando un tavolo con Strada dei Parchi. (m. fo.)