64 interventi programmati nelle 4 province abruzzesi, per un importo complessivo d'investimento pari a 1milione e 289mila 617 euro, di cui 753 milioni e 100 mila euro finanziati con le risorse destinate al Masterplan per il Sud, con 541mila e 794 euro a valere già per il biennnio 2016-2017.
Le cifre complessive degli investimenti saranno così ripartite:
- Infrastrutture: 460.800 milioni, 275.100 a valere sul biennio 2016/2017, 239.900 da Fsc programmato e 220.900 da altre fonti di finanziamento;
- Ambiente: 450,782 milioni, 124.394 a valere sul biennio 2016/2017; 222.365 da Fsc programmato e 228.417 da altre fonti di finanziamento;
- Sviluppo Economico e Produttivo: 151 milioni, 65 a valere sul biennio 2016/2017, 95 da Fsc programmato e 56 da altre fonti di finanziamento;
- Turismo e Cultura: 227.035 milioni, 77.300 a valere sul biennio 2016/2017, 195.835 da Fsc programmato e 31.200 da altre fonti di finanziamento.
Sono i numeri del “Masterplan Abruzzo – Patto per il Sud”, discusso stamane dal governatore Luciano D'Alfonso con i sindaci dei comuni abruzzesi, che sarà sottoscritto a Palazzo Chigi entro la fine del mese. “A seguito dei dati prodotti dalla Svimez a cristallizzare gli indici economici del 2013 che hanno testimoniato come esistesse un problema di volume, di vitalità economica del centrosud, il Governo ha deciso di dotarsi di uno strumento in più per rilanciare la crescita, lo sviluppo e il cammino del meridione italiano”, ha sottolineato D'Alfonso in apertura dei lavori. “L'Abruzzo non doveva rientrare nel Patto per il Sud stretto dall'esecutivo – ha spiegato il Governatore – proprio per gli indicatori economici registrati nella nostra Regione. Si è stabilito, però, che anche l'Abruzzo entrasse ed è dunque partita una doppia premura, per noi: lo strumento del Masterplan e un progressivo avvicinamento alla norma 'salva mare blu', norma acquisita, nonostante il terrorismo giornalistico di ieri, con un articolo pubblicato da un importante quotidiano nazionale dove era scritto come Ombrina fosse stato autorizzato il 22 dicembre scorso. Non è affatto vero, lo ripeto: c'è soltanto un procedimento riguardante Petroceltic, a largo di 12 miglia, in corrispondenza delle isole Tremiti. Abbiamo costruito il Masterplan esattamente in linea con le indicazioni di Palazzo Chigi, sapendo che è una esperienza senza precedenti”.
Ma che cosa vuole essere il Masteplan, almeno nelle intenzioni del Governo? “Un progetto generale capace di esaltare priorità, ambizioni, vuoti del nostro territorio. Requisiti fondamentali sono, innanzitutto, l'esistenza dei problemi che vengono colpiti da queste iniziative, poi la consistenza documentale e progettuale che abbia però un significativo rilievo. C'è una domanda, che attraversa tutta l'armatura del Masterplan: qual è la capacità di promozione e di crescita finito il tempo del cantiere?”. D'Alfonso cita un'opera simbolo del Patto che colpisce “l'ulteriore arredamento infrastrutturale del bacino sciistico di Roccaraso: c'è già una potenza di promozione economica in corso che fa di Roccaraso la più importante stazione turistica d'Abruzzo, si fa ora una ulteriore scelta di campo d'investimento per allungare la stagione sciistica. Una precisa scelta di campo, così come sull'Abbadia di Sulmona, sul Castello d'Avalos di Teramo, l'ex manicomio per intenderci, o sul Parco Torlonia di Avezzano che ha un carico d'espressività, storia e d'identità. L'Expo del 1901 ha, lì, un segno di espressività riuscita che non abbiamo mai incassato”.
Il governatore, poi, ha inteso ribadire che la proposta - “assentita anche dai luoghi del partenariato” - non è “un pezzo di ghiaccio, non è uno strumento impenetrabile: fornisce piuttosto suggerimenti che vengono, in verità, dai sindaci abruzzesi, alla condizione che nessuno faccia come si faceva un tempo nel mio paese, a Lettomanoppello: 'se non c'è nulla del mio, tutto quello che c'è non vale'. Ho impiegato 25 anni per fare in modo che a Lettomanoppello non si ragionasse più così”. E' stata dunque seguita una linea prioritaria di intervento, ha continuato D'Alfonso, anche in coerenza con le scelte adottate in precedenza, “e cito il lavoro importante che si desume dal Masterplan sulle piste ciclabili: non ho difficolà a dire che si muove in linea di coerenza con interventi precedenti. L'armatura delle piste ciclabili ha innegabile valenza regionalistica: è chiaro, si è data priorità alle infrastrutture delle costa ma, ora, con il Masterplan, si organizza una pervasività verso l'interno, organizzando dei 'pettini' importanti che faranno di questa Regione la numero 1 in Europa nel rapporto tra piste di ciclovie e cicloturismo, estensione territoriale e abitanti. Entro la legislatura vorrei arrivare a caratterizzare ogni sito comodamente pervenibile dalla normale mobilità della gomma animata da motore ma anche dalla mobilità animata dalle due ruote”.
C'è poi il tema dei depuratori, “la grande bugia che ha raccontato l'Italia, ai fiumi e ai mari”, oltre ad un intervento energico sui porti abruzzesi, “e badate che il porto di Ortona e di Vasto fa bene anche a Roseto: la Amadori, se il porto di Vasto funziona in termini di capacità di fondali e lunghezza dei moli, anziché andare a nord dell'Abruzzo, può restare nella nostra Regione”. D'Alfonso sottolinea, ancora, l'investimento sulla banda ultra-larga nelle zone industriali, assicurando come sia stato già trovato anche un gestore, “per evitare che si facesse quanto già fatto con le armature digitali pensate da Abruzzo Engineering e da Selex”. Infine, le risorse “significative” impiegate nel settore turistico e culturale: “esiste spazio per le colline della nostra Regione, per alcuni luoghi 'faro', interventi che nei fatti hanno una grande forza di luce per tutto l'Abruzzo”.
Il novero degli interventi, per essere cantierabili – ha dunque concluso il Governatore - “ha bisogno adesso di una sollecitudine amministrativa che in Abruzzo non è di casa”. Si tratta tuttavia di una sollecitudine dalla quale “dipenderà il futuro della regione”. La grande opportunità di crescita offerta dal Masterplan per il Sud, infatti, "sarà in grado, nei prossimi anni, di contribuire in maniera determinante a modificare il volto dell'Abruzzo attraverso la realizzazione o ristrutturazione di infrastrutture e promuovendo una politica di sviluppo eco-compatibile ed eco-sostenibile in favore dell'ambiente, dei territori e delle sue bellezze".
Gli interventi programmati
Come detto, sono 64 gli interventi programmati.
Nel capitolo infrastrutture sono previsti 25 interventi. Tra i più importanti, la velocizzazione del collegamento ferroviario Pescara-L’Aquila (5milioni), la prima fase della velocizzazione della Pescara-Roma con il raddoppio della tratta Chieti-Pescara (10milioni), il collegamento tra il porto di Vasto, la rete ferroviaria nazionale e la zona industriale (15milioni), il completamento della ferrovia del porto di Ortona (1milione e 700mila euro), l’ampliamento della piastra logistica intermodale della zona industriale della Val di Sangro (5milioni e 500mila euro), lo sviluppo dell’aeroporto d'Abruzzo (21milioni) e del porto di Ortona (40milioni e 500mila euro) che dovrebbe essere collegato al casello autostradale con ulteriori 2milioni, il quarto lotto della Teramo Mare (85milioni), il completamento della filovia di Chieti, la funicolare tra centro e campus di Teramo e la funicolare tra il campus e il centro di Chieti.
All'ambiente saranno invece destinati più di 220 milioni. Tra i 16 interventi previsti, la protezione delle falde di Rocca di Ferro – Passolanciano (750mila euro), opere di collegamento fognario Mammarosa – Passolanciano a difesa delle falde idriche (1milione e 500mila euro), la costruzione di un nuovo impianto di depurazione a Fossacesia (Ch) per quasi 5milioni e mezzo, l'adeguamento del depuratore di Pescara (4milioni), la realizzazione del sistema depurativo del Tordino con adduzione dei liquami a Giulianova (2milioni e 300mila), la bonifica e messa in sicurezza dei due Sir Chieti e Saline Alento (10milioni).
Dunque, i fondi destinati allo Sviluppo economico e, nello specifico, alla realizzazione di 5 interventi programmati. In particolare: la realizzazione del centro Bioserv mediante interventi su Izsam e sul polo agrobioveterinario dell’università di Teramo (53milioni), la banda ultralarga nelle zone industriali (10milioni), il collegamento tra accademia e impresa attraverso dottorati e assegni di ricerca (18milioni), la realizzazione di un centro di eccellenza e innovazione Abruzzo regione della vista (20milioni), la realizzazione della rete irrigua a pressione nella piana del Fucino (50milioni).
L'ultimo capitolo è dedicato a 18 interventi nel settore del turismo e della cultura e, in particolare, al completamento bike to coast (poco più di 50milioni), a interventi di valorizzazione per il manicomio di Teramo (35milioni), al progetto “Lo spirito d’Abruzzo” nell'Abbazia di Santo Spirito di Morrone a Sulmona (12milioni), alla valorizzazione di villa Torlonia e parco Torlonia (4milioni e 700mila), al recupero dei borghi delle aree interne (15milioni), alla mobilità multimodale Alto Sangro (28milioni e 500mila) con il completamento del centro turistico di Castel di Sangro, al recupero del compendio demaniale dell’ex caserma Bucciante per realizzare a Chieti un polo culturale (20milioni), al recupero della colonia Stella Maris a Montesilvano (1milione e mezzo), alla riqualificazione dell'area ex inceneritore di Pescara (5milioni e mezzo) oltre al recupero,manutenzione e restauro delle chiese abruzzesi e ad interventi sulle infrastrutture delle stazioni Passolanciano-Maielletta, con un contributo che supera i 20milioni.
Gli interventi previsti per le aree interne dell'Aquilano
E le aree interne dell'aquilano? Beneficeranno di uno stanziamento di oltre 200 milioni di Euro, dei quali 50 milioni riguarderanno il primo biennio.
Nell'ambito delle infrastrutture, saranno realizzati interventi di velocizzazione della rete ferroviaria tra L'Aquila e Pescara, l'adeguamento strutturale per lo scambio gomma-ferro ad Avezzano, il raddoppio del tratto ferroviario Pescara-Chieti, che può determinare un ulteriore elemento di velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara.
Per l'ambiente, invece, gli interventi maggiormente rilevanti riguarderanno le reti idriche e gli impianti depurativi, in particolare per quelli ricadenti nelle aree industriali di Sulmona ed Avezzano. Sono previsti, poi, investimenti per lo sviluppo economico, con lo stanziamento pari a 50 milioni di euro per la realizzazione della rete irrigua a pressione nel Fucino. E ancora, nell'ambito della ricerca medica avanzata, nella Provincia dell'Aquila, è previsto lo sviluppo del Polo Abruzzo regione della vista.
Infine, gli interventi per lo sviluppo turistico-culturale dei territori: per i borghi delle aree interne sono previsti investimenti per 15 milioni di Euro. Il masterplan individua, quindi, alcune emergenze fondamentali e di riferimento per la valorizzazione turistica dei territori interni quali la Villa e il Parco Torlonia ad Avezzano (5 milioni di euro), il Palazzo Ducale a Tagliacozzo e la Rocca Orsini a Scurcola Marsicana (3 milioni di euro). Tra gli altri interventi individuati ci sono l'Abbazia Santo Spirito di Morrone a Sulmona e Santa Maria di Collemaggio all'Aquila.
L'Aquila: ecco il Ponte Aterno e il recupero dell'ex Ospedale Psichiatrico di Collemaggio
A L'Aquila città, sono previsti due interventi già annunciati da tempo: la realizzazione del ponte sulla Mausonia, il così detto Ponte Aterno, che collegherà la Mausonia a Porta Napoli, con un investimento previsto di 8milioni di euro, e, ancora, un intervento di valorizzazione dell'ex Op di Collemaggio, con 10milioni di euro disponibili. Entro il 2017, è previsto il completamento della progettazione esecutiva e l'affidamento dei lavori.
Massimo Cialente: “Ci vuole sguardo strategico per competere con le altre Regioni d'Europa”
Il sindaco dell'Aquila – nel suo breve intervento – ha inteso introdurre un tema di fondo, ossia “la strategia che la Regione dovrebbe assumere rispetto all'imperativo morale di ogni amministratore: il benessere dei cittadini e l'aumento della competitività dei territori perché c'è un disperato bisogno di assicurare sviluppo e lavoro, considerando il problema demografico che l'Abruzzo dovrà affrontare”.
Su questo, ha sottolineato Cialente, dovremo iniziare subito a ragionare “rispetto al Masterplan, che pone alcuni presupposti, e rispetto alla grande partita dei fondi europei. Personalmente, non mi soffermo sulle vicende aquilane: piuttosto, vorrei concentrami sulle occasioni di competitività che dobbiamo cogliere. In questo senso, il sistema portuale è una assoluta priorità per la Regione. Non solo. Se siamo tra le regioni più industrializzate d'Europa, nel rapporto almeno con il numero di abitanti, e, contemporaneamente, vogliamo giocarci anche il concetto di regione verde d'Europa promuovendo, così, il turismo, campo in cui siamo talmente indietro da avere uno straordinario margine di recupero, dobbiamo preoccuparci per prima cosa del nostro ambiente. La battaglia sulla salubrità e il rispetto dei nostri fiumi e del nostro mare è decisiva: non è più accettabile che i nostri fiumi siano inquinati, non è ammissibile che, a Pescara, non si possa fare il bagno. Dobbiamo affrontare, subito, il processo di modifica completa del modo di vivere delle città, del modo di intendere il traffico, del modo di riscaldare le nostre case: o affrontiamo questi temi o non possiamo giocarci altre partite”.
Su cosa puntare, dunque? “Sulla cultura, su un tipo di industria pulita, sull'ambiente e, dunque, sulle ricadute turistiche. Gli investimenti devono essere condotti lungo questi assi portanti”.
Mauro Febbo (FI): "Interpellanza per conoscere i motivi del mancato percorso istituzionale"
Il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo questa mattina ha presentato un'interpellanza per conoscere le motivazioni per le quali il Masterplan per il Sud non abbia seguito i previsti percorsi regolamentari e istituzionali. "Il primo aspetto paradossale – evidenzia il forzista – è la totale mancanza di ascolto e condivisione con i portatori di interesse come sottolineato dalle dichiarazioni dei Sindaci, dei rappresentanti di Confindustria e altre Organizzazioni datoriali e dei Sindacati. Tra l'altro è lo stesso Governo nazionale che stabilisce come il Masterplan non debba essere un mero esercizio accademico ma un processo vivo di elaborazione condivisa con istituzioni, forze economiche e sociali, ricercatori, cittadini. Indicazioni completamente disattese dal Governo D'Alfonso che ha tirato fuori dal cilindro questo documento concertato con pochi e selezionati interlocutori. Una grande opportunità per i nostri territori corre il serio rischio di diventare un programma di marketing a uso e consumo di una sola parte politica".
La gran parte degli interventi previsti - aggiunge il Presidente della Commissione di Vigilanza - di fatto deriva dalla riprogrammazione dei fondi Fas: "è cambiato solo il nome ma è la giunta regionale di centrodestra che di fatto lo ha approvato e soprattutto finanziato. Di concreto quindi, su questo nuovo documento, ci sono per adesso solo i 130 milioni di euro della Delibera Cipe n.18 del 18 aprile 2014 (risalente alla giunta regionale Chiodi). Lo Statuto regionale – spiega ancora il Consigliere regionale di Forza Italia - stabilisce che le programmazioni devono verificare preventivamente la sostenibilità e l'impatto sociale dei programmi promossi dalla Regione e prevede che gli atti che incidono sull'ambiente e sul territorio contengano apposita clausola di valutazione dell'impatto ambientale; contiene soprattutto precise norme per le forme di partecipazione nelle scelte di programmazione più volte pubblicizzate dal Direttore Generale Gerardis, e dal Sottosegretario Mazzocca riconoscendo nel Consiglio regionale l'Organo deputato ad esercitare le funzioni di programmazione. Il Decreto Legislativo n. 152/2006 prevede che i provvedimenti amministrativi adottati senza la previa valutazione ambientale strategica (Vas), ove prescritta, sono annullabili; gli interventi di valorizzazione delle infrastrutture turistiche previsti nel Masterplan Abruzzo – conclude Febbo - investono anche siti di interesse comunitario e quindi chiaramente sono soggetti a valutazione di incidenza, così come sottolineato anche dalle associazioni ambientaliste".