Domenica, 08 Novembre 2020 15:41

Scuola di Sassa, Palumbo (Pd): "Si riunisca Commissione territorio"

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"Le amministrazioni pubbliche parlano per atti e, relativamente alla realizzazione del nuovo polo scolastico di Sassa, il Comune dell’Aquila lo ha fatto attraverso il Decreto n.36 con il quale il Sindaco, in qualità dei poteri commissariali conferitegli dal Decreto Legge n.22 del 8 aprile 2020, ha disposto l’approvazione di una nuova localizzazione rispetto a quella inizialmente prevista. Una scelta legittima ma, a leggere le motivazioni addotte nel decreto, dettata da valutazioni più politiche che tecniche".

A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo.

Una scelta "ingiustificata, se motivata dalle interferenze progettuali legate alla presenza dell’acquedotto Gran Sasso Acqua e di un elettrodotto di media tensione da interrare, essendo le stesse già state rilevate nel masterplan e indicate nel Documento Preliminare alla Progettazione; intempestiva, se giustificata dalla possibile presenza di una faglia sismica, non essendo ancora note le risultanze delle analisi paleosismologiche affidate all’Università dell’Aquila. Certo è che anche per il nuovo sito sarà necessario conoscere, attraverso le opportune indagini geologiche, la qualità del terreno".

Quanto alle criticità sul traffico, problema decennale della frazione di Sassa, "la decisione assunta dalla precedente amministrazione di inserire la realizzazione della nuova scuola all’interno di un masterplan partiva proprio dall’esigenza di ripensare urbanisticamente l’intero territorio - sottolinea Palumbo - con l’obiettivo di provare a ricucire il tessuto urbano dell’area di Sassa a livello locale, attraverso uno studio sul verde e sulla riconversione dei lotti che oggi ospitano i MUSP o quello della ex scuola di Sassa Scalo, e a livello più generale in rapporto alla città dell’Aquila attraverso un approfondimento sui temi della mobilità, dell’armatura urbana (servizi, infrastrutture) e delle relazioni".

Un lavoro complesso che a distanza di quattro anni non può essere smembrato e ridotto alla realizzazione di singoli interventi che, sebbene indispensabili, "occorre dialoghino tra loro all’interno di un quadro urbanistico di insieme".

È per questo motivo che il capogruppo dem torna, per l’ennesima volta, a chiedere la convocazione della commissione territorio comunale "al fine di avere dalle amministrazioni comunale e provinciale garanzie in termini di progetti, tempi e risorse, rispetto a tutte quelle sacrosante risposte che la comunità di Sassa attende ormai da troppo tempo e per le quali solo a fine legislatura ci si ricorda di prestare attenzione attraverso sbrigative scorciatoie".

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