Riqualificazione delle aree airside e landside dell'aeroporto di Pescara per un importo complessivo di 10 milioni e 689 mila euro.
Il pacchetto degli interventi è stato presentato questa mattina a Pescara, nella sede della Saga, dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, dal consigliere regionale delegato ai trasporti, Camillo D'Alessandro, e dal presidente della Società di gestione, Nicola Mattoscio. Le opere sono state già appaltate e saranno completate entro il 2016. Nello specifico, si tratta di lavori che interessano gli spazi commerciali del Terminal, la manutenzione straordinaria della pavimentazione della pista di volo, del piazzale aeromobili, la segnaletica orizzontale nonché l'ammodernamento degli aiuti visivi.
"E' un investimento importante e strategico per il nostro aeroporto perché lo rendiamo così più moderno e appetibile a nuovi vettori", ha osservato il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso. "Nel Masterplan abbiamo previsto, poi, altri 20 milioni di euro di investimenti per collegare l'aeroporto di Pescara alla rete ferroviaria. Il nostro scalo avrà uno scatto in avanti".
Si muove, insomma, la Giunta regionale per tentare di salvare l'aeroporto d'Abruzzo a seguito dell'annuncio di Ryanair di chiudere la Base a Pescara, aperta nel 2009, e ridurre il programma voli a sole due destinazioni, a partire dalla fine di ottobre 2016. "Crediamo che il dossier della vicenda sia ancora vivo ed è attualmente in fase di studio da parte del presidente Mattoscio - ha sottolineato il governatore - contestualmente dobbiamo osservare tre punti fermi inamovibili: il primo è il vincolo di bilancio regionale, il secondo è la normativa nazionale, il terzo è la normativa comunitaria; nel quadro di questi punti noi dobbiamo fare in modo che il vettore venga motivato a continuare a investire. Faremo il possibile e prenderemo in 'braccio' anche un pezzo dell'impossibile. Ma dobbiamo sempre rispettare le regole". D'Alfonso non nasconde che sul tavolo c'è anche l'ipotesi di rivolgersi a privati. "Non rinunceremo né all'assunzione di responsabilità né alla fantasia. Sappiamo che questa struttura ha un senso soltanto se ci sono le connessioni. Il prossimo 11 febbraio - ha dunque annunciato il Presidente della Giunta regionale - è previsto un incontro con il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, in occasione del quale affronteremo sia il tema della connessione portuale sia il tema dell'aeroporto, che è una questione di rilievo nazionale e internazionale".
C'è fermento intorno all'aeroporto d'Abruzzo e le opere di riqualificazione annunciate stamane stanno dentro a quel "cantiere delle iniziative legislative ed istituzionali" di cui ha parlato anche ieri il coordinatore della maggioranza e delegato ai trasporti della Giunta regionale, Camillo D'Alessandro. Regione Abruzzo intende, nell'immediato, adottare una legge di finanziamento pluriennale in favore della Saga, in coerenza con il piano industriale approvato dalla stessa società, per un importo pari a 14 milioni di euro. Il finanziamento coprirà un arco temporale fino al 2020 e prevede un versamento decrescente fino alla completa autonomia finanziaria della Saga dal sostegno pubblico. Una soluzione normativa che, legando il sostegno pubblico all'obiettivo dell'autonomia finanziaria, in applicazione del piano industriale, dovrebbe consentire di superare il contenzioso con la Corte costituzionale. Per D'Alessandro, valgono gli esempi di due leggi regionali approvate dal governo D'Alfonso: l'una di sette milioni di ricapitalizzazione e l'altra di 3 milioni per le spese di funzionamento della Saga che il governo nazionale non ha impugnato.
L'altra misura che si intende porre in essere riguarda invece la ricapitalizzazione della Società dei servizi aeroportuali che avverrà tramite conferimento di beni immobili. La patrimonializzazione è uno dei criteri valutativi dell'Enav sulle condizioni per concedere e garantire concessioni aeroportuali.
Infine, c'è la possibilità che si pervenga, come accennato da D'Alfonso, alla costituzione di un fondo privato, che avrà una propria regolamentazione, a partire dalla partecipazione delle DMC, le strutture deputate alla promozione e la vendita del prodotto turistico abruzzese. D'Alessandro ha spiegato che, in coerenza con i dettati UE, attraverso un apposito test, si individua il sostegno pubblico massimo finanziabile ad un operatore privato. In Abruzzo è pari a 2.5 milioni di euro. Dunque, il fondo privato potrebbe concorrere al costo globale delle spese per i voli low cost, quantificato da Ryanair in 5 milioni di euro.