Per il primo trimestre 2016, le imprese abruzzesi prevedono 4.770 assunzioni programmate che, confrontate con le 4.140 uscite - determinate da scadenza di contatti, pensionamento e altri motivi - generano un saldo di 630 lavoratori in più.
È quanto emerge dalle elaborazioni che il Cresa ha svolto sulle rilevazioni del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro. "Le previsioni di questo trimestre – afferma il Direttore del Cresa, Francesco Prosperococco – segnalano una ripresa della domanda di lavoro da parte delle imprese abruzzesi. I lavoratori che entreranno in azienda saranno il 14% in più rispetto al I trimestre del 2015, risultato superiore a quello medio italiano (8,4%). Tutte le province beneficeranno di questa accresciuta domanda di lavoro fatta eccezione per quella dell'Aquila per la quale si prevede una differenza negativa tra entrate e uscite per un totale di 260 unità".
Tra gennaio e marzo, le imprese abruzzesi offriranno un lavoro a oltre 3 mila persone, considerando le sole assunzioni di lavoratori dipendenti (con esclusione degli interinali). Rispetto allo stesso periodo del 2014, i lavoratori che entreranno in azienda saranno circa 500 in più. Quasi una assunzione su tre sarà rivolta a giovani con meno di 30 anni. Relativamente alle tipologie contrattuali, poco più della metà delle assunzioni previste (52%) sarà a tempo determinato (1.628, in aumento del 18% rispetto al I trimestre 2015). Una quota inferiore (39%) sarà a tempo indeterminato, mentre il 10% restante avrà altre modalità contrattuali, tra cui maggioritariamente l'apprendistato. Le assunzioni a tempo indeterminato assumono il peso più elevato a Pescara (45% del totale provinciale) mentre quelle a tempo determinato a Teramo (63%).
Relativamente ai settori di attività economica il 61% delle assunzioni in Abruzzo riguarderà le attività del settore terziario (commercio, turismo, ristorazione ed altri servizi), nell'ambito dei quali prevalgono le assunzioni nelle attività di servizi alle imprese e alle persone (quasi il 30%). Le attività del settore secondario assorbiranno il 19% delle assunzioni, una quota pari a quella delle costruzioni. Nel dettaglio provinciale le assunzioni nel secondario sono relativamente più numerose a Chieti e Teramo (un quarto del totale provinciale) mentre quelle nel terziario a Pescara (73%).