In questi giorni soccombiamo alla dipartita dei saldi stagionali.
Gli angolini dei negozi, via via più ridotti, sui quali campeggiavano le scritte del cuore “-50%, -70%”, o anche più, ci danno l’arrivederci. Se voi come me, vi sentite un po’ orfani, amici di sventura, altro non possiamo fare che scacciare queste brutte sensazioni che coviamo buttandoci con positività verso le nuove collezioni. Sarà che poi ho fatto così tanti affari durante questi due mesi… vabbè, non pensiamoci più.
Quale training migliore che quello di dare una sbirciata alla proposta Pantone per questo 2016? Sorpresa! La proposta di quest’anno si sdoppia per dare vita ad una coppia di colori convenzionalmente e socialmente contrapposti, oggi si inseriti in un discorso che parte dall’equilibro fisico e mentale fino alla parità di genere. Ecco a voi Rose Quartz (un rosa caldo e delicato) e Serenity (un azzurro cielo). Il richiamo alla questione sociale mi risulta un attimino stereotipata se collocata all’interno della dicotomia rosa/celeste ma il Sig. Pantone si occupa di colori non di filosofia, e se nel vostro palazzo nascono femminucce o maschietti non vedrete mai un fiocco giallo o verde appeso al portone quindi alla fine dei conti tutto fila. Nel caso trovaste entrambi i fiocchi nel vostro palazzo vivono o due neonati gemelli o dei genitori molto cool!
Ma non possiamo passare l’intera stagione a vestirci come dei bimbi con il grembiulino dell’asilo, quindi se proprio non potete fare a meno di seguire i dettami dell’industria del colore il rosa e l’azzurrino metteteveli in testa! Ebbene sì. Di gran moda i “capelli Pantone” e non a ciocche – per carità – ma proprio tutta la testa, al massimo, se l’azzardo vi può sembrare giustamente esagerato, solo le punte. Ma diciamoci la verità, non tutti abbiamo il giusto brio per portare con disinvoltura tali chiome…
E allora quali saranno i trend dei prossimi per essere al passo evitando, però, il passaggio dal parrucchiere? Le settimane della moda appena concluse ci hanno rivelato cosa diventerà indispensabile nei nostri guardaroba il prossimo inverno ma io non ho alcuna intenzione di concentrarmi un giorno di più su lana, peli, pellicce e loro derivati. Ho bisogno di qualche mese di fisiologica tregua. Seguendo la scia dei sentimenti suscitati dalle sopracitate nuances, le parole chiave saranno morbidezza, candore e impalpabilità.
Primo alleato fra tutti che meglio rappresenta queste caratteristiche è il bianco non più portato come l’anno scorso a supporto di un look che si buttava più sul sto partendo per un safari in Jeep: del safari conserva solo le ampie camicie il cui lino/cotone fa posto a tessuti più morbidi come la seta. Il brivido di immaginarsi ad un passo dall’essere sbranati da un leone tornerà senz’altro, non abbiate timore. Ancora.
Nel caso la prova costume non fosse un appuntamento già abbastanza stressante, ad alzare il tiro ci pensano i micro shorts piazzati ovunque, in ogni occasione (informale, of course) e, per fortuna, destinati solo ad un ristrettissimo pubblico di persone che devono far conciliare schede anagrafiche e ambientali rigidissime! La restante parte del mondo non rimane a bocca asciutta e può ritrovare la sua serenità alternando strisce di ispirazione marinara e trame jeans, più morbide se applicate a camice e gonne leggere.
I fiori stampati la scorsa primavera non vanno via ma sbocciano quasi nel vero senso del termine perché la moda di quest’anno li vuole in rilievo, applicati, dando vita a soprabiti e abiti fioriti. La vita continua al calar del sole e si ritorna alla morbidezza di capi impreziositi da ruches e che si fanno prestare dagli abiti dalla lingerie da notte validi spunti con canotte e sottovesti da utilizzare anche fuori le quattro mura domestiche. Così siamo subite pronte per buttarci nel letto dopo le notti folli, no? Shorts e capelli a parte, tutto perfettamente nei ranghi della portabilità e a scavare bene negli armadi c’è sempre qualcosina che può tornare attuale. A parte la camicia da notte…