Venerdì, 30 Agosto 2013 17:49

Aquila Sviluppo, lavoratori proclamano stato di agitazione

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I lavoratori di Aquila Sviluppo hanno proclamato lo stato di agitazione per protestare contro la decisione dell'azienda (una compartecipata statale) di licenziare gli ultimi sei dipendenti rimasti in organico. Il licenziamento è stato impugnato e i lavoratori hanno chiesto un intervento immediato delle istituzioni locali

"Il comprensorio ex Italtel dove sono allocate una decina di aziende" affermano Cgil, Cisl Uil "e' allo sbando, non c'e' piu' gestione e a breve saranno sospesi tutti i servizi per morosita'. Infatti Aquila Sviluppo non gestisce di fatto piu' nulla ed il Comune, che ha rilevato gli immobili dallo scorso 2012 e che avrebbe dovuto assegnare la gestione del Comprensorio attraverso un bando di gara ad evidenza pubblica, ancora non ha provveduto all' assegnazione".

"E' assurdo comunque" asseriscono i sindacati "che una societa' pubblica come Aquila Sviluppo, in un comprensorio depresso ancor piu' dopo il terremoto dell'aprile 2009, non abbia ancora trovato soluzioni idonee a gestire un comprensorio industriale che, per posizione logistica, capacita' degli impianti e degli immobili potrebbe offrire molte opportunita' occupazionali per il territorio".

Sempre secondo le organizzazioni sindacali, anche il Comune avrebbe potuto gestire il comprensorio industriale razionalizzando le spese. "Non viene ascoltato il personale di Aquila Sviluppo che, per professionalita' acquisita e consolidata, e l'unico che puo' dare valore aggiunto alla soluzione del problema", affermano infine Cgil, Cisl, Uil.

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