Lunedì, 24 Ottobre 2016 22:24

Accord Phoenix, presentato il Piano industriale. Lolli e sindacati prudenti

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Se la riunione di lunedì scorso era servita "per un chiarimento ravvicinato e proficuo", stavolta si è trattato di un incontro "ufficiale e istituzionale": come promesso, Accord Phoenix ha presentato finalmente il Piano industriale, ma il vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, e così i sindacati, si mostrano piuttosto prudenti.

"La riunione è stata molto lunga", ha spiegato Lolli a NewsTown. "Il presidente del Consiglio d'amministrazione della società, Ravi Shankar, ha illustrato il Piano industriale in maniera approfondita, ed era ciò che avevamo chiesto. Ora, abbiamo convenuto di vederci ogni paio di mesi, per valutare i progressi dell'investimento ed affrontare eventuali criticità".

Scelta condivisa dai sindacati. "Ci conforta che il vice presidente della Giunta regionale abbia inteso istruire un tavolo di confronto permanente", ha sottolineato il segretario generale Fiom-Cgil, Alfredo Fegatelli. "Ed è positivo che l'azienda abbia illustrato il Piano industriale: ci riserviamo, però, di approfondirlo nelle prossime ore".

Per quel che riguarda i livelli occupazionali, ad oggi i dipendenti sono 22: 13 assunti tra coloro che erano già impiegati all'ex polo elettronico, e poi 3 amministratori, un ingegnere tecnico ambientale, un ragnista con esperienza pluriennale, due tecnici saldatori industriali, due commerciali addetti ad acquisire i materiali e poi a vendere i prodotti ricavati e un consulente, un tecnico scozzese, progettista delle macchine e del ciclo produttivo. "Ravi Shankar ha assicurato che si procederà all'assunzione di altre 58 persone, per un totale di 80 dipendenti, 60 dall'ex polo elettronico, in due step: il primo in novembre e l'altro entro i primi mesi del 2017", ha aggiunto Lolli.

E gli altri? Come avevamo anticipato, dovranno aspettare. Verranno assunti se, e solo se, sarà avviata la seconda linea di produzione. "La società ha ribadito che la seconda linea è nei programmi: tuttavia, decideranno all'inizio dell'anno prossimo se impiegare o meno altre 60 persone". Staremo a vedere. "Per quel che ci riguarda - ha tenuto a rassicurare il vice presidente della Giunta regionale -  proveremo a capire se è possibile, per i lavoratori in attesa, attivare una sorta di formazione retribuita, così, almeno, avrebbero un reddito, essendo scaduta la mobilità, e l'azienda, al momento opportuno, si ritroverebbe forza lavoro già pronta".

Certezze, non ce ne sono.

Restano i dubbi dei sindacati sul processo produttivo, su fornitori e clienti finali. Così come sui materiali, i "pochi camion con monitor antidiluviani misti a mondezza" visti arrivare dagli operai. "Sono aspetti ancora da chiarire", conferma ai nostri microfoni Fegatelli. "Sappiamo che acquisteranno i Raee sul mercato europeo e che venderanno poi i prodotti lavorati in parte sul mercato locale e in parte sul mercato mondiale". Non si sa molto di più, però. "La società si è impegnata a pubblicare, a breve, una comunicazione dettagliata, in questo senso", ha aggiunto Lolli. "D'altra parte, dicono di avere uno dei sistemi di lavorazione più moderni al mondo".

Tuttavia "la questione va seguita con grande attenzione", riconosce il  vice presidente della Giunta regionale. Prudenza è la parola d'ordine, insomma, in attesa che Accord Phoenix renda trasparente il suo investimento a L'Aquila. 

Intanto ASSORAEE, l'associazione che si occupa di recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche di Fise Unire, ha polemizzato con il sindaco Massimo Cialente: "Al di là dei giudizi di merito sul nuovo impianto - definito già un anno fa 'sproporzionato' per capacità operativa 'rispetto alle correnti esigenze di mercato', come ricorderete - respingiamo le accuse del sindaco Massimo Cialente nei confronti di un’intera categoria, quella dei riciclatori di RAEE che operano all’interno del sistema certificato dal Centro di Coordinamento, totalmente estranea alle infiltrazioni malavitose per le quali, a detta del sindaco, l'Italia sarebbe oggetto di indagine da parte della Commissione europea".

"Nella consapevolezza che il mercato, oltre ai canali ufficiali che noi rappresentiamo, può anche essere caratterizzato dalla presenza di un circuito parallelo che non esclude derive di illegalità", hanno ribadito i rappresentanti di ASSORAEE, "invitiamo il Sindaco dell’Aquila a non inserire la nostra categoria in modo strumentale all’interno di polemiche politiche che poco hanno a che vedere con le dinamiche del nostro settore".

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