Pescara la più cara, Teramo la più economica. E' uno dei dati estrapolati dall'indagine di casa.it sul mercato residenziale delle abitazioni in Abruzzo. A ottobre, rispetto all'inizio del 2016, in Abruzzo si registrano alcuni segnali positivi per il settore, tra cui la crescita della domanda del +6,5% e i prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato che aumentano del +2,4%, con un valore medio di vendita al metro quadro pari a circa 1.800 euro.
Per quanto riguarda la domanda (+6,5%), da gennaio a ottobre cresce in tutte le città della regione, seppure con valori variabili. La più dinamica risulta Chieti (+4,2%). Seguono Pescara (+3,7%), L'Aquila (+3,4%) e Teramo (+2,1%).
Sul fronte dei prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato (+2,4% a livello regionale), tra i capoluoghi segno leggermente positivo per Chieti (+0,7%) e Pescara (+0,5%). Negli altri capoluoghi i prezzi sono leggermente in calo a Teramo (-1,3%) e a L'Aquila (-1,2%).
Qual è il prezzo medio di un'abitazione oggi sul mercato abruzzese? A livello regionale il prezzo è di circa 1.800 euro/mq e il budget a disposizione delle famiglie per l'acquisto è di circa 144mila euro. Pescara (2.100 €/mq) è la città più cara mentre Teramo (1.350 €/mq) la più economica. Nelle altre città, a L'Aquila il costo è di 1.700 €/mq e a Chieti di 1.500 €/mq.
"La crescita della domanda di chi cerca casa in acquisto conferma che il mercato si sta, seppur lentamente, risvegliando e che le intenzioni di comprare una casa da parte delle famiglie rimane positiva, nonostante le numerose incertezze che ancora gravano sull'evoluzione del quadro macro economico del nostro Paese – afferma a corredo Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi di casa.it – Il budget di acquisto si è sicuramente ridimensionato rispetto all'ultimo periodo di boom del mercato ma il ritorno delle banche a finanziare gli acquisti immobiliari sta sicuramente creando uno scenario più positivo anche a livello previsionale".
Secondo l'analisi Mercato Immobiliare: compravendite e mutui di fonte notarile redatta dall'Istat, nel secondo trimestre di quest'anno le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari (194.620) in Italia hanno accelerato la crescita, segnando un +20,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, dopo il +17,9% registrato nei primi tre mesi dell'anno. Questo risultato positivo riguarda tutti i comparti immobiliari e l’intero territorio. Il mercato immobiliare ha iniziato la sua ripresa in modo più regolare dal secondo trimestre del 2015 (+6,2%); il minimo storico era stato raggiunto nel quarto trimestre del 2012 (-25,7%), anno in cui le variazioni furono fortemente negative in tutti i trimestri.