Sabato, 17 Dicembre 2016 17:35

Corte Costituzionale 'boccia' Abruzzo su trasporto disabili. Cgil: "No a tagli"

di 

La Corte Costituzionale ha bocciato Regione Abruzzo sul trasporto disabili. La motivazione? La tutela dei servizi sociali, disciplinata dall’articolo 38 della costituzione, non può essere subordinata e quindi limitata dalle disponibilità finanziarie.

"La Corte ha ribadito, così, un principio fondamentale che ha sempre ispirato le nostre battaglie a tutela di chi soffre e di chi si trova in condizioni di minorità", ha rivendicato Gianluca Ranieri, consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle. "Allo stesso modo - ha aggiunto  - oggi la Regione cerca di comprimere il diritto all’assistenza delle persone con disabilità, subordinando la compartecipazione alla spesa sociosanitaria, alla disponibilità di risorse. Se è vero, infatti, che una compartecipazione modulata sulle capacità contributive del disabile o della sua famiglia potrebbe introdurre un principio di equità necessario, è inaccettabile che tale modulazione venga strutturata solo dopo aver stabilito le risorse da impiegare e in modo tale da rendere sufficienti quelle risorse, subordinando il diritto alle necessità finanziarie".

E’ evidente quindi che le scelte della politica continuano a non essere orientate alla tutela ed alla salvaguardia in primis dei diritti, perlomeno di quelli sanciti dalla costituzione. "Ci auguriamo che quanto sentenziato dalla Corte Costituzionale possa essere almeno lo spunto per una seria riflessione e per un cambio di rotta che il Movimento 5 Stelle non ha mai smesso di chiedere e per il quale non smetterà mai di lottare".

E proprio a ridosso della sentenza della Corte Costituzionale, approda in Consiglio regionale la discussione sulla Legge di Stabilità 2017 di Regione Abruzzo. "I tagli operati dai Governi nazionali alle Regioni negli ultimi anni e la necessità di ammortizzare i debiti accumulati nel passato fanno si che il bilancio della Regione sarà un bilancio di rigore", ha sottolineato la CGIL. Ma la sentenza, si spera possa convincere il Consiglio regionale a non scaricare i tagli, "come al solito", sulle fasce della popolazione più debole; al contrario, "il sindacato chiede che la Regione intervenga proprio a sostegno di questa dal momento che, come riportato dall'ISTAT nel recente rapporto sul benessere dei cittadini, l'Abruzzo già sconta forti difficoltà, con un aumento della condizione di povertà e servizi offerti spesso carenti sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo".

Lo stesso profilo sociale redatto dalla Regione Abruzzo mostra gravi criticità e proprio da tale condizione di partenza si sviluppa il piano sociale regionale approvato solo qualche mese fa. "Dunque il prossimo bilancio di previsione della Regione Abruzzo rischia di rendere vani gli sforzi di migliorare la condizione sociale dei cittadini abruzzesi - avverte la CGIL - con poche risorse per garantire i servizi pubblici, sociale in primis ma anche trasporti. E tutto ciò rischia di avvenire in una Regione dove già vengono chiesti sacrifici attraverso un sistema di tassazione che con l'addizionale regionale IRPEF ed i ticket sanitari scarica sui cittadini una parte importante dei costi del welfare regionale".

La Regione Abruzzo, che pure ha approvato in questa legislatura importanti norme a tutela della disabilità, degli anziani, dell'infanzia, rischia ora di vanificare tutto proprio per la carenza di risorse necessarie agli scopi preposti. Oltre ciò potrebbero essere insufficienti le risorse destinate ad aiutare i cittadini per la compartecipazione alla spesa socio sanitaria laddove, già nella legge finanziaria 2016, i sindacati sono intervenuti per scongiurare forti esborsi di denaro da parte delle famiglie con persone affette da disabilità ed hanno sottoscritto un accordo con la Regione che per quanto riguarda l'accesso alle prestazioni residenziali e semi residenziali scadrà il prossimo 31 dicembre e ad oggi non è dato sapere cosa accadrà nel 2017.

"E' a rischio la possibilità concreta di attuazione delle politiche previste nel piano sociale regionale, nella legge regionale sull'invecchiamento attivo, per non parlare della forte contrazione di alcune spese sulla sanità a partire da quelle relative al personale degli ospedali pubblici abruzzesi. La CGIL Abruzzo non accetterà tagli al sociale ed ai servizi pubblici ed è pronta alla mobilitazione se la politica non saprà dare risposte adeguate".

Ultima modifica il Sabato, 17 Dicembre 2016 17:48

Articoli correlati (da tag)

Chiudi