Le lavoratrici che si siano trovate a fruire dell’indennità di disoccupazione (Naspi o Dis-Coll) e che, all’interno del periodo di fruizione, si siano trovata a due mesi dal parto (periodo di maternità obbligatoria, se si fossero trovata a lavoro), hanno diritto a richiedere l’indennità di maternità.
E' il nuovo criterio interpretativo emerso dall'Inps in merito al rapporto tra indennità di disoccupazione e indennità di maternità.
A evidenziarlo, in una nota, è il patronato Inca-Cgil dell'Aquila.
"Un nuovo criterio interpretativo" si legge "è emerso dall’Inps in merito a un tema che riguarda moltissime famiglie: il rapporto tra indennità di disoccupazione e indennità di maternità".
"In particolare la lavoratrice che si sia trovata a fruire dell’indennità di disoccupazione (Naspi o Dis-Coll) e che, all’interno del periodo di fruizione, si sia trovata a due mesi dal parto (periodo di maternità obbligatoria, se si fosse trovata a lavoro), ha diritto a richiedere l’indennità di maternità".
"Questa possibilità" continua la nota "le garantirebbe un prolungamento di ben cinque mesi del sostegno al reddito, tramite la fruizione dell’indennità di maternità (due mesi prima del parto, e tre mesi dopo il parto ), che sposta in avanti, di un periodo corrispondente, la scadenza dell’indennità di disoccupazione, che viene quindi sospesa mentre la lavoratrice è in maternità".
"Ricordiamo" concluda la nota del sindacato "a questo proposito che l’indennità di maternità, essendo pari all’80% del salario che si percepiva, è certamente più alta dell’indennità di disoccupazione. E’ possibile recuperare tale opportunità, entro quindici mesi dalla data effettiva del parto, per chi non abbia effettuato questa richiesta. Bisogna quindi avere disponibile un certificato di data presunta del parto, rilasciato dal ginecologo curante, e bisogna recarsi presso una delle sedi del patronato Inca-Cgil della provincia dell’Aquila per avere ogni chiarimento utile alle procedure necessarie per utilizzare questa opportunità e tutelare il diritto delle donne".