Giovedì, 03 Agosto 2017 11:17

La guerra dell'acqua a Canistro: Santa Croce diffida Regione su concessione a Norda

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La Italiana Beverage Spa, società del gruppo Colella, proprietaria del marchio Santa Croce e dello stabilimento di Canistro (L'Aquila), ha inviato una diffida ufficiale alla Regione con la quale chiede la revoca della concessione provvisoria assegnata il 22 marzo scorso [leggi] alla Norda Spa, del gruppo dei fratelli Pessina, per lo sfruttamento delle sorgenti Sant'Antonio Sponga di Canistro (L'Aquila). Ad affermarlo, in una nota, è il gruppo Colella.

Nel bando del 15 dicembre scorso la Italiana Beverage Spa è arrivata di fatto seconda, non superando però la soglia di sbarramento di 65 punti, quindi non inserita nella graduatoria che vede unica idonea la Norda.

Il gruppo dell'imprenditore molisano Camillo Colella ha imbottigliato acqua minerale fino allo scorso anno dalla stessa sorgente finché non gli è stata revocata la concessione con motivazioni impugnate in sede giudiziaria e amministrativa. L'azienda ha un duro contenzioso con la Regione, di cui questo giornale racconta da mesi, ed ha presentato ricorsi al Tar e al Consiglio su tutti i passaggi del bando.

Alla base della richiesta di revoca della concessione provvisoria, spiega Nicolino Motanaro, legale rappresentante pro tempore di Italiana Beverage Spa, il fatto che la Norda non avrebbe ottemperato "all’obbligo previsto dalla legge e dal bando, ai fini dell'aggiudicazione definitiva, di predisporre la necessaria documentazione per la Valutazione di impatto ambientale, comprensiva di progetto definitivo, da inviare entro 60 giorni al Comitato di coordinamento regionale di valutazione di impatto ambientale". 

"La gara per la concessione della sorgente Sant'Antonio Sponga di Canistro è aperta in quanto la Norda ha ottenuto il solo affidamento provvisorio con i successivi adempimenti, di cui non si sa nulla, ancora in corso – spiega Colella – inoltre sono ancora pendenti i ricorsi che ho presentato contro l'iter e l'aggiudicazione provvisoria. Gli enti interessati, in testa Regione Abruzzo e Comune di Canistro, nei vari interventi pubblici, considerano già chiuso a vantaggio della Norda. A mio avviso stanno influenzando e inficiando tutto il percorso creando varie problematiche. A tale proposito, stiamo ragionando con i legali per denunciare il grave stato di cose".

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