Nell’ambito delle politiche che riguardano i rapporti con le città gemellate, a L'Aquila è nato il progetto MobiPro finalizzato a dare la possibilità ad alcuni giovani di conseguire una formazione professionale nella città di Rottweil, in Germania.
L’iniziativa, presentata stamane in conferenza stampa alla presenza di una delegazione della città tedesca, del sindaco Cialente e del capogruppo Pd in Consiglio comunale Maurizio Capri, prenderà forma nel febbraio del prossimo anno, in occasione dei 25 anni di gemellaggio. E' rivolta, in particolare, a giovani di età compresa tra i 14 e i 35 anni, che non hanno una formazione professionale o che, avendo terminato la scuola dell’obbligo, non hanno intenzione di proseguire gli studi.
Avrà durata complessiva di tre anni e si articolerà in due distinte fasi: un corso di lingua tedesca a L’Aquila e un tirocinio in un’azienda in Germania, accompagnato da un corso avanzato di tedesco, cui seguirà un contratto di apprendistato che prevede un sostegno economico. “Il problema grave della crisi che viviamo è la fatica dei giovani nel trovare un lavoro”, ha spiegato Ludwig Kolher, ideatore del progetto. “Vogliamo avviare a L’Aquila un’iniziativa concreta, capace di offrire ai ragazzi della città la possibilità di crearsi una professionalità e di trovare un’opportunità di lavoro in Germania, anche per dare seguito ai rapporti di partnership che ci uniscono da anni. Le fasi in cui si articolerà l’iter progettuale saranno finanziate interamente dall’agenzia del lavoro tedesca. Verranno selezionati cinque giovani che verranno seguiti, per tutta la durata del progetto, da volontari che lavoreranno gratuitamente per offrire appoggio in qualsiasi ambito, dalla scelta del percorso formativo più adatto, alla ricerca di un alloggio fino alla costruzione di una vita sociale, una volta arrivati in Germania.”
Un progetto, dunque, che intende investire sui giovani della nostra città dal punto di vista formativo e lavorativo, come precisato dal sindaco Massimo Cialente. “Abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa. Anche ieri, nell’ambito dell’audizione dinanzi alla commissione che sceglierà le città che correranno per la candidatura a capitale europea della cultura 2019, abbiamo insistito nell'idea che la città europea deve essere una città a misura di giovani. Il progetto dà la possibilità ai nostri ragazzi di aprirsi all’Europa, apprendere la cultura tedesca e imparare una professione. Se il progetto dovesse funzionare, potrebbe rappresentare un ottimo incentivo ad investimenti su ragazzi davvero europei”.