Mercoledì, 24 Gennaio 2018 14:05

Intecs, continua la protesta: "Non c'è più tempo, la Regione ci dia garanzie"

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"E' passato un mese dal nostro licenziamento e non abbiamo nessuna garanzia relativa al nostro ricollocamento: riteniamo che stia pericolosamente passando del tempo senza che si concretizzi qualcosa".

In presidio a oltranza da undici giorni, questa mattina una delegazione di una trentina di ex lavoratrici e lavoratori della Intecs hanno momentaneamente abbandonato il camper posizionato nei pressi di Palazzo Silone e sono arrivati in protesta davanti all'Emiciclo, alla Villa Comunale, dove era in programma la riunione del Consiglio Regionale, annullata all'ultimo minuto.

"Non c'è più tempo" il monito di Elvira Simona De Sanctis, rappresentante provinciale della Fiom, "abbiamo bisogno di un impegno formale che vincoli il lato istituzionale ma anche i soggetti imprenditoriali che possano contribuire al recupero delle nostre professionalità attraverso i finanziamenti che sono stati messi in campo nel settore aerospaziale". E' questo che i lavoratori, a mezzo di un comunicato non recapitato, avrebbero voluto chiedere oggi ai rappresentanti delle isitituzioni regionali: un impegno concreto a completare il percorso delineato. Un "ultimo sforzo", come hanno ripetuto, perché la soluzione c'è ma manca un ultimo tassello.

Dal tavolo permanente istituito più di due anni fa all'assessorato alle attività produttive della Regione, passando ai successivi accordi che - a fronte della garanzia da parte Intecs di mantenere un presidio di circa 30 lavoratori - impegnavano la Regione ad individuare strumenti ed aziende per ricollocare il resto del personale, si è da poco aperto uno spiraglio di luce sulla vertenza. La Regione, infatti, ha individuato nella cosiddetta Space-Economy la soluzione per il ricollocamento del ricercatori Intecs. Parliamo dello stanziamento da parte di Regione Abruzzo di 10 milioni a valere sui fondi FESR relativi al settore della Strategia industriale nazionale S3; investimento destinato a quadruplicare con l'intervento del MISE - a ogni euro impegnato dalla Regione corrisponde un euro che mette lo Stato - e con l'intervento dei privati, ovvero le imprese del territorio che parteciperanno ai bandi regionali. E' proprio in una di queste aziende - in città sono 4 e la Thales Alenia Space è tra le imprese che potrebbero attingere ai fondi - che il personale Intecs potrebbe essere ricollocato.

Una possibilità che, tuttavia, potrebbe essere vanificata se, al di là delle intenzioni, non si dovesse in tempi breve procedere alla stipula di un protocollo patrocinato dal Mise che impegni formalmente Regione Abruzzo e le imprese interessate ai bandi. "Con l'annullamento del Consiglio regionale, non ci è stata data la possibilità di incontrare nessuno, ma continueremo a farci sentire anche dal presidio di Palazzo Silone affinché si proceda velocemente alla stipula di un accordo formale che dia garanzie - ribadisce De Sanctis - perché "non c'è luogo nè momento più adatto per ricollocare questa tipologia di lavoratori".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 24 Gennaio 2018 14:20

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