Come avevamo anticipato [qui], l'amministrazione attiva andrà in deroga con l'approvazione del bilancio consuntivo che doveva essere discusso in Consiglio comunale entro il 30 aprile. Al contrario, la Giunta ha dato il via libera alla proposta di delibera - avente ad oggetto lo schema di rendiconto della gestione 2017, che ricomprende il conto del bilancio, il conto economico, lo stato patrimoniale e i relativi allegati - soltanto ieri e, dunque, inizierà l'iter per approdare in Consiglio comunale settimana prossima, col passaggio in Commissione e, infine, il voto dell'assise.
Stando il decreto legge 174/2012 che ha equiparato la mancata approvazione del rendiconto entro il termine previsto alla mancata approvazione del bilancio, scatteranno dunque le procedure previste dall'articolo 141, comma 2 del Tuel, secondo cui il prefetto, con lettera notificata ai singoli consiglieri, fissa un termine di 20 giorni per l'approvazione della delibera, decorso il quale nomina un commissario e scioglie il consiglio comunale.
In altre parole, la maggioranza di centrodestra dovrà arrivare ad approvazione entro il 22 o il 23 di maggio, considerato che la diffida arriverà ai primi del mese, pena il commissariamento del Comune col ritorno alle urne; ovviamente non accadrà, il documento verrà votato in tempi utili, sta di fatto che al primo anno di legislatura non si tratta di un segnale edificante. Anzi.
Le cattive abitudini del passato sembrano proprio dure a morire.
Prodromica all'approvazione del rendiconto di gestione 2017 – ha spiegato l'assessore Anna Lisa Di Stefano - "è stata l'approvazione della delibera per il riaccertamento dei residui attivi e passivi, vale a dire le entrate accertate in un esercizio finanziario e non riscosse entro lo stesso anno e le spese impegnate in un esercizio finanziario, non pagate entro il medesimo anno di impegno. L'assessorato ha provveduto, per la prima volta, ad eseguire una revisione attenta e responsabile di tali elementi con il risultato di stornare voci che non avevano più ragion d'essere, ognuna per uno specifico motivo, alcune delle quali risalenti addirittura a circa venticinque anni fa. Pertanto, i residui attivi eliminati sono relativi a 208 voci, per un importo complessivo di 73 milioni 275mila 464, 82 euro, e quelli passivi sono riferiti a 803 voci per un valore complessivo di 44 milioni 107mila 819,89 euro".
A seguito di tale operazione il risultato di amministrazione del 2016, pari a 90 milioni 182mila 654,92 euro, è stato ridotto fino a 54 milioni 480mila 428,14 euro. "Tale avanzo è stato per il momento vincolato per eventuali crediti inesigibili e debiti fuori bilancio. Un dato rilevante attiene alla regolarizzazione della posizione di Imprepar Impregilo che, a seguito di provvedimento giudiziario, ha effettuato il pignoramento e poi il prelevamento di somme rilevanti, pari a circa 11 milioni di euro". Come noto, il pignoramento è dovuto alla vicenda legata alla costruzione del megaparcheggio di Collemaggio.
Sull'argomento si è espresso anche il consigliere comunale Roberto Junior Silveri (capogruppo Forza Italia). "La revisione delle posizioni creditorie e debitorie del Comune dell'Aquila – ha dichiarato - rappresenta un provvedimento, atteso da 25 anni, che tutela l'ente comunale, e dunque i cittadini. Un'importante dimostrazione, dunque, e un concreto indicatore di qualità amministrativa".