"Che l’amministrazione Biondi non abbia centrato l’obiettivo di approvare neanche il primo bilancio entro il 30 aprile e cioè nei tempi stabiliti dalla legge, è cosa nota a tutti. Che questa mancanza, politica e amministrativa, porterà ad una precisa sanzione stabilita dall’art. 9 del Dl 113/2016, è forse sfuggito all’assessore al Bilancio e al suo dirigente che avrebbero dovuto non solo esporre il pericolo a cui si andava incontro ai cittadini contribuenti, ma anche a fornire pubbliche e doverose scuse".
A denunciarlo sono i consiglieri de 'Il Passo Possibile', Paolo Romano ed Elia Serpetti. Che aggiungono: "secondo il comma 1 quinques dell’art. 8 del Dl 133/2016, gli Enti Locali che non abbiano rispettato i termini previsti per l’approvazione dei rendiconti e del Bilancio consolidato, nonché dell’invio dei relativi dati di cui all’art.13 della L.196/2009, non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, nonché a stipulare contratti di servizio con soggetti privati, distacchi di personale e comandi".
Sorge così il legittimo dubbio sulla figura del dirigente della Ragioneria, "attualmente in comando dalla Provincia: può ritenersi legittimato nella firma degli atti comunali al Bilancio, se il ritardo con il quale sono stati presentati da lui medesimo ha di fatto posto un’ indeterminatezza sulla sua valenza contrattuale con il Comune dell’Aquila?".