Lunedì, 27 Agosto 2018 16:51

L'Aquila è il capoluogo col maggior incremento di reddito rispetto al 2008

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A sfogliare 'Il Sole 24 Ore' stamane in edicola c'è da stropicciarsi gli occhi.

Stando al quotidiano economico finanziario che ha messo a confronto le dichiarazioni dei redditi del 2008 - allorquando è esplosa la crisi economica - con quelle del 2016, tenendo conto dell'inflazione cresciuta dell'11% e ponderando il numero dei contribuenti rispetto agli abitanti, soltanto in 17 città capoluogo di provincia su 110 si è registrato un lieve recupero. E tra queste, L'Aquila è la città capoluogo di provincia in Italia che ha avuto il maggior incremento di reddito medio pro capite, + 5.64% rispetto al 2008. 

L'Aquila registra oggi, stando a 'Il Sole 24 Ore', un reddito medio di 21.681 euro l'anno che resta inferiore, tuttavia, al reddito medio dichiarato a Pescara, 22.930 euro, di poco superiore a Chieti, 21.249, e Teramo che si ferma a 20.962. Tuttavia, gli altri capoluoghi di provincia d'Abruzzo, rispetto al 2008, registrano una diminuzione dei redditi medi: Pescara del 2.13%, Chieti dell'1.8% e Teramo dell'1.59%. 

Tutte e quattro i capoluoghi abruzzesi restano sotto la media nazionale, che è di 25.170 euro.

Tornando a L'Aquila, il dato non dovrebbe 'illudere' oltremodo sullo stato di salute della città: è in controtendenza, infatti, con i numeri messi nero su bianco dagli assessorati alle politiche sociali del Comune che parlano di 5mila nuovi poveri, e tra loro molti giovani. Significa che la ricostruzione post sisma ha generato ricchezze che, tuttavia, non sono state equamente ridistribuite, con l'evidenza dei dati che attesta come il capoluogo di Regione, oggi, viva una profonda spaccatura tra i ceti abbienti e quelli più in difficoltà. 

Una questione che dovrebbe interrogare, e preoccupare, la classe dirigente cittadina.

Ultima modifica il Lunedì, 27 Agosto 2018 21:17

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