Giovedì, 15 Novembre 2018 13:58

Abruzzo, da Banca d'Italia dati incoraggianti: cresce l'occupazione

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Nei primi nove mesi del 2018 la ripresa dell'attività nel settore industriale si è consolidata, diffondendosi alle imprese di tutte le classi dimensionali. La crescita del fatturato ha riflesso il buon andamento della domanda interna e di quella estera. Risultati superiori alla media si sono registrati nel comparto metalmeccanico. Le esportazioni, sebbene in rallentamento rispetto all'anno precedente, sono cresciute a un ritmo superiore alla media nazionale. Migliora, inoltre, la situazione del mercato lavoro.

È quanto emerge dall'aggiornamento congiunturale della Banca d'Italia sull'economia dell'Abruzzo, presentato a Pescara.

Secondo il rapporto, i piani di investimento per il 2018 - indicati in crescita dalle imprese rispetto all'anno precedente - sono stati generalmente rispettati. La spesa prevista per il 2019 è mediamente in linea con quella realizzata nell'anno in corso.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il numero degli occupati e cresciuto del 5,9% (nello stesso periodo del 2017 era diminuito del 2,8%). Il principale contributo all'aumento dell'occupazione è arrivato dal settore dei servizi; incrementi significativi si sono inoltre registrati nelle costruzioni e nel comparto agricolo. Il miglioramento del quadro occupazionale ha riguardato soprattutto i lavoratori dipendenti e si è esteso in egual misura alla componente maschile e a quella femminile. Il tasso di disoccupazione è sceso dal 12,7 al 10,9%, portandosi su valori in linea con la media nazionale.

Il ricorso alla cassa integrazione guadagni è sceso sia nella componente ordinaria sia in quella straordinaria e in deroga.

Anche il quadro congiunturale nell'edilizia - rileva ancora l'aggiornamento di Bankitalia - ha mostrato segnali di miglioramento. Nell'area colpita dal sisma del 2009, l'attività ha continuato a essere sostenuta dai lavori di ricostruzione.

Le compravendite di immobili residenziali, che avevano ristagnato nel 2017, sono tornate a crescere. Nei servizi, l'attività economica ha mostrato un andamento complessivamente positivo, cui ha contribuito anche il miglioramento registrato nel comparto turistico. Il numero di imprese attive nel terziario è aumentato nei servizi finanziari e alle imprese e in quelli di alloggio e ristorazione.

Nel primo semestre 2018, il credito in regione è cresciuto moderatamente. L'incremento dei finanziamenti è stato più intenso per le famiglie, sia per l'acquisto di abitazioni sia, soprattutto, per il credito al consumo. I prestiti alle imprese medio grandi sono cresciuti, mentre è proseguito il calo per quelle di piccola dimensione. Tra i singoli comparti, sono aumentati i prestiti alle imprese del manifatturiero e dei servizi, mentre è proseguita la flessione nelle costruzioni. L'incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei prestiti si è ulteriormente ridotta, pur rimanendo più elevata nel confronto con il dato nazionale; la qualità del credito risulta migliore nel comparto manifatturiero, mentre maggiori difficoltà di rimborso persistono nel settore edile.

Lolli: "Dati incoraggianti"

"L'aggiornamento congiunturale di Bankitalia sull'economia abruzzese delinea una crescita in tutti i settori. Sono dati incoraggianti, che ci inducono a proseguire in direzione del potenziamento dell'occupazione in Abruzzo".

Lo afferma il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, a proposito dell'aggiornamento congiunturale della Banca d'Italia sull'economia abruzzese. "Le azioni messe in campo, ultime delle quali il microcredito e gli incentivi all'assunzione, già noti come Garanzia Over e Garanzia Giovani - osserva Lolli - mirano proprio a far crescere il numero di coloro che lavorano nel nostro territorio regionale".

"Aumenta l'occupazione, che nel primo semestre 2018 ha toccato il +5,9% 'più che compensando il forte calo registrato nello stesso periodo del 2017' - prosegue il presidente, citando i contenuti del rapporto - In un anno il tasso di occupazione è salito dal 55% al 58,4%, è cresciuta di tre punti la partecipazione al mercato del lavoro (65,7%) ed è diminuito il tasso di disoccupazione, che passa dal 12,7 al 10,9%".

Tutti questi valori sono ora in linea con il dato nazionale.

"Inoltre le imprese attive tornano sopra quota 127mila, con un aumento dello 0,4% nel primo semestre 2018, ed aumenta del 5,1% il valore dell'export; il dato nazionale in questo caso è fermo al 3,7%. Infine - conclude - da rilevare che più di due imprese su tre tra quelle intervistate contano di chiudere l'anno corrente in utile

Ultima modifica il Giovedì, 15 Novembre 2018 14:19

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