Roma, 16 gennaio 2014. Il Ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, ha trasmesso al Parlamento una “Relazione sullo stato di attuazione degli interventi di ricostruzione del cratere abruzzese”, contenente il monitoraggio finanziario, fisico e procedurale degli interventi di ricostruzione, effettuato ai sensi del decreto-legge n.83 del 22 giugno 2012, convertito in legge n.134 il 7 agosto 2012 e del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 29 ottobre 2012.
Evidentemente, è la risposta del ministro alle pesanti accuse arrivate, in queste ore, da L'Aquila. E alla 'sfiducia' presentata al Governo dagli esponenti locali del suo partito, il Partito Democratico.
La fotografia di Trigilia. 12 miliardi per il cratere. Il ministro per lo Sviluppo e la Coesione territoriale sottolinea come - ad oggi - siano stati stanziati 12miliardi di euro per l'emergenza, gli interventi di ricostruzione e di sviluppo per L'Aquila e gli altri comuni colpiti dal terremoto. "Ai 10,5miliardi di euro stanziati sino al 2012 - si legge nella Relazione - vanno aggiunti, infatti, 1,2miliardi stanziati nel 2013 (D.L. 43/2013) e 600milioni di euro stanziati nella Legge di stabilità per il 2014".
Come sono state destinate le risorse? Il ministro Trigilia spiega che gli 11,4 miliardi di risorse stanziate (esclusi quindi i 600 milioni che vengono stanziati dalla Legge di Stabilità per il 2014), si possono raggruppare in tre categorie:
- Emergenza, assistenza e altro;
- Ricostruzione edilizia pubblica;
- Ricostruzione edilizia privata.
Emergenza, assistenza e altro. Dei 4,7 miliardi stanziati, 3,5 sono stati spesi durante la fase dell’emergenza per attività differenti dalla ricostruzione pubblica e privata. Con queste risorse sono state finanziate, tra l’altro, la realizzazione di immobili per sistemazione delle popolazioni sfollate e la ripresa delle attività scolastiche (CASE, MAP e MUSP, realizzati dal Dipartimento della Protezione Civile), la rimozione delle situazioni di pericolo e l’assistenza alla popolazione.
Ricostruzione edilizia pubblica. Per l’edilizia pubblica sono stati stanziati 1,5 miliardi, programmati/impegnati da parte degli enti attuatori 900 milioni e spesi circa 200 milioni. Restano, quindi, da impegnare risorse pari a circa 600 milioni.
Ricostruzione edilizia privata. Per l’edilizia privata sono stati stanziati 5,2 miliardi, concessi contributi ai privati per la ricostruzione degli edifici per 3,8 miliardi e spesi 2,6 miliardi.
Quali sono le esigenze finanziarie attuali per l'edilizia privata? Per quanto riguarda L’Aquila, a fine 2013, il valore dei progetti istruiti e pronti per l’approvazione è pari a circa 400 milioni. Per il 2014, le somme da impegnare, in base all’andamento più recente, sono stimate in 1,2 miliardi. Il fabbisogno complessivo per il 2014 è quindi di 1,6 miliardi.
Come coprire il fabbisogno? Per coprire tale fabbisogno, secondo le comunicazioni effettuate dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione, risulterebbero già impegnate le annualità 2014 (167 milioni) e 2015 (158 milioni) della delibera CIPE 135/2012, nonché l’annualità 2014 del D.L. 43/2013 (114,5 milioni).
Le risorse necessarie si potrebbero quindi anzitutto reperire a valere sul D.L. 43/2013 annualità 2015-2019 (114,5 milioni annui) e sulla recente Legge di Stabilità, che stanzia 300 milioni per ciascuna delle annualità 2014 e 2015. Relativamente a queste ultime risorse si prevede che siano utilizzabili 242,5 milioni, per ciascuna delle annualità 2014 e 2015, per la ricostruzione dell’edilizia privata dell’Aquila e degli altri 56 Comuni del cratere, (per un totale di 485 milioni).
Da quanto detto, con l’impegno da deliberare di utilizzo nel 2014 delle annualità 2015-2016 del D.L.43/2013, L’Aquila disporrebbe di 229 milioni, oltre agli stanziamenti della Legge di Stabilità. Tali risorse, se fossero destinate interamente alla ricostruzione privata della Città di L’Aquila e se utilizzabili nel 2014, consentirebbero impegni per un totale di 714 milioni (229 milioni D.L.43/2013 + 485 milioni della Legge di Stabilità). Risulterebbero quindi da reperire circa 900 milioni in termini di esigenze di impegno (1.600 - 714) e circa 350/400 milioni in termini di cassa.
Se invece le risorse stanziate con la Legge di Stabilità per il 2014-2015 fossero assegnate a L’Aquila nella misura del 63%, seguendo il riparto già in precedenza utilizzato per L’Aquila e gli altri 56 Comuni del cratere, le risorse impegnabili risulterebbero pari a poco più di 534 milioni di euro (229 milioni D.L. 43/2013 + 305 milioni della Legge di Stabilità). Risulterebbero quindi da reperire circa 1.100 milioni in termini di esigenze di impegno (1.600 - 534) e circa 450/500 milioni in termini di cassa.
Relativamente agli altri 56 Comuni del cratere il fabbisogno complessivo per il 2014 è stimato in 400 milioni. Per coprire tale fabbisogno, le risorse necessarie si potrebbero reperire a valere sulla delibera CIPE 135/2012 annualità 2014 (99 milioni) e annualità 2015 (91 milioni), nonché sul D.L.43/2013 (67,4 milioni per ciascuna delle annualità 2014-2019).
Con l’impegno da deliberare di utilizzo nel 2014 della annualità 2015 della delibera CIPE 135/2012 (91 milioni che si sommano all’annualità 2014) e delle annualità 2015-2016 del D.L.43/2013 (134 milioni che si sommano all’annualità 2014 pari a 67,4 milioni), i 56 Comuni del cratere disporrebbe di circa 390 milioni (190 milioni delibera CIPE 135/2012 + 202 milioni D.L.43/2013). In questo scenario, le risorse da reperire sulla Legge di stabilità risulterebbero pari ad appena 8 milioni, sicché le rimanenti (quasi 480 milioni) potrebbero essere finalizzate alla ricostruzione di immobili privati ubicati nel Comune dell’Aquila.
Accellerazione nel processo di ricostruzione. ll processo di ricostruzione - ribadisce Trigilia - è andato molto avanti nelle periferie, che rappresentano circa un terzo degli interventi di ricostruzione di edilizia privata. All’Aquila, oltre il 90% delle attività di ricostruzione delle periferie è stato completato. Nei Comuni del cratere in media oltre il 70%. I centri storici dell’Aquila e dei Comuni del cratere fanno registrare dei valori più bassi (circa i due terzi della ricostruzione sono ancora da completare). E’ da notare comunque un’accelerazione nel processo di ricostruzione sia per numero di progetti approvati che per valore.
E ancora, incalza Trigilia, è da segnalare il processo di accelerazione nell’istruttoria e attuazione dei progetti soprattutto da parte dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell'Aquila, dove il valore della pratiche istruite è più che raddoppiato. Queste ultime passano infatti da un valore medi annuo di 500 milioni a 1,2 miliardi.
In particolare, questo risultato è dovuto all’avvio degli Uffici speciali (istituiti dal Governo con il D.L. 83/2012). Nell’ambito dell’attività dell’Ufficio Speciale dell’Aquila è stato introdotto un 'modello parametrico' per il calcolo dei contributi che ha determinato una notevole accelerazione dell’istruttoria delle pratiche per la ricostruzione. Anche per i Comuni del cratere è in corso un provvedimento d'adozione di un sistema di calcolo parametrico.
Attenzione è stata data anche ai rischi di infiltrazione della criminalità, in particolare nelle attività di smaltimento delle macerie e nelle pratiche di subappalto. Per migliorare la trasparenza e il controllo di legalità degli interventi sono in corso di istituzione appositi "Albi di operatori economici" (imprese e progettisti) dotati di stringenti requisiti di "legalità" e "affidabilità", depositati presso la Prefettura dell’Aquila, ai quali i cittadini possono accedere per l’affidamento dei lavori per gli interventi di ricostruzione di immobili privati.
Trigilia chiarisce poi che - in data 25 ottobre 2013 - è stato pubblicato l’Avviso pubblico per la formazione di un elenco di operatori economici interessati all’esecuzione degli interventi di ricostruzione. Le istanze per l’iscrizione a tale elenco sono state circa 1.200 e sono tuttora in corso di istruttoria da parte degli Uffici Speciali. Sotto il profilo della trasparenza e della comunicazione va anche ricordato il lavoro di aggiornamento e sviluppo dei siti Internet dei due Uffici Speciali e quello sull’integrazione delle banche dati esistenti sul territorio.
Il Fondo per lo Sviluppo . Alla fine del 2012, con la delibera CIPE 135 sono stati stanziati 100 milioni di euro per un fondo a sostegno dello sviluppo e la ricerca. L’obiettivo è accompagnare il processo di ricostruzione con interventi che aiutino la ripresa economica e occupazionale dell’area coinvolta dal sisma.
Tali interventi riguardano, in particolare:
- comparti industriali già presenti nell'area, caratterizzati da un elevato livello di innovazione e buon potenziale di crescita;
- nuove attività imprenditoriali collegate alla realizzazione delle infrastrutture innovative per le smart-cities, con priorità per le attività svolte nei nuovi centri di ricerca e presso l'Università;
- le attività volte alla valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale.
Il Ministro per la Coesione territoriale, con decreto dell’8 aprile 2013, ha istituito un Comitato d’Indirizzo per il coordinamento, la vigilanza e il monitoraggio degli interventi. Fanno parte del Comitato, oltre a un componente designato dallo stesso Ministro per la coesione territoriale, il Presidente della Regione Abruzzo, il Sindaco del Comune dell’Aquila, il Coordinatore dei Comuni del cratere, i Titolari dell’Ufficio Speciale dell’Aquila e di quello dei Comuni del cratere, il Capo del Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali e delle aree urbane della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Direttore Generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriale del Ministero dello Sviluppo Economico.
Trigilia svela che il Comitato di indirizzo ha preso in esame, istruito e provveduto al trasferimento di risorse pari a 40 milioni da destinare a favore di imprese del settore farmaceutico e del riciclo delle apparecchiature elettroniche (contratti di sviluppo, come quelli ad esempio con Sanofi Aventis e Dompè) nonché per un’innovativa rete infrastrutturale dei servizi (in collaborazione con l’Università degli studi dell’Aquila) e per il settore turistico (Centro turistico Gran Sasso).
Queste risorse - sottolinea il Ministro - saranno presto erogate ai beneficiari finali. Per i rimanenti 60 milioni è in corso la selezione dei progetti. Inoltre sono previsti ulteriori 60 milioni (previsti dal D.L.43/2013) per cui è in via di predisposizione una norma.
Gruppo di lavoro e supporto. Il ministro Trigilia conclude la sua relazione parlando della istituzione del 'Gruppo di Lavoro e supporto dell'attività del Comitato di Indirizzo'. Con quali funzioni? Analisi e proposta per le iniziative a sostegno dello sviluppo e per il collegamento tra il processo di sviluppo e quello di ricostruzione.
Il gruppo è formato dai professori Arnaldo Bagnasco (urbanista), Antonio Calafati (coordinatore dottorato di ricerca del GSSI), Alessandro Cavalli (urbanista), Eugenio Coccia (direttore del GSSI), Paola Inverardi (Rettrice dell'Università dell'Aquila), Carlo Gasparrini e Federico Oliva, entrambi architetti che avevano già lavorato a L'Aquila con l'allora ministro Barca. Il gruppo di lavoro è coordinato dalla dottoressa Maria Elena Camarda, Capo della Segreteria tecnica del Ministro per la Coesione territoriale.