Venerdì, 22 Febbraio 2019 11:39

Inaugurato l'anno giudiziario della Corte dei Conti, Miele: "Nel 2018 in Abruzzo danno erariale tra i 3 e i 4 milioni". Il punto delle attività

di 

Contratti stipulati con privati con oneri aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal mercato; assenteismo dei dipendenti pubblici; corruzione; non corretta gestione delle risorse; opere pubbliche non ultimate; indebita percezione di fondi post-sisma.

E' il lungo elenco delle fattispecie di irregolarità e di ipotesi di reato e responsabilità fatto dal presidente della sezione abruzzese della Corte dei Conti Tommaso Miele che, stamane, ha illustrato la relazione d'apertura dell'anno giudiziario 2019.

L’Abruzzo, ha spiegato Miele, non è esente da casi di danno erariale e responsabilità a carico di amministrazioni pubbliche o dipendenti pubblici, anche se non si segnala per essere una regione in cui si spende peggio che in altre. Secondo Miele, il danno erariale per lo Stato provocato dalle condotte illecite solo per il 2018 si aggira fra i 3 e i 4 milioni di euro.

"La Costituzione affida alla Corte dei Conti, attraverso la duplicità delle funzioni giurisdizionali e di controllo, un ruolo centrale nel sistema generale di controllo della spesa pubblica, a tutela della sana e corretta gestione delle risorse pubbliche, e a tutela degli equilibri dei conti pubblici, anche ai fini del coordinamento della finanza pubblica e della tutela dell'unità economica della Repubblica in relazione ai vincoli derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea", ha sottolineato Miele nella sua relazione. "In un momento come quello attuale, in cui la salvaguardia degli equilibri dei bilanci e dei conti pubblici è di fondamentale importanza per il Paese, e in cui non si può assolutamente abbassare la guardia nei confronti degli amministratori e dei funzionari pubblici che gestiscono risorse pubbliche, io credo che il ruolo e le funzioni della Corte dei Conti siano estremamente importanti. Per questo motivo, c'è da auspicarsi che la Corte venga messa in condizione, con personale e mezzi adeguati, di svolgere effettivamente ed efficacemente le proprie funzioni nell'interesse del Paese, delle Istituzioni e, soprattutto, dei cittadini", ha aggiunto il presidente della sezione giurisdizionale per l'Abruzzo. 

Miele ha salutato con soddisfazione, in questo senso, la previsione, nella legge di bilancio 2019, della possibilità per la Corte dei Conti di assumere, oltre ai nuovi magistrati previsti dalle procedure di concorso già in atto (3 procedure di concorso, per complessivi 121 posti da magistrato), ulteriori 104 magistrati, 6 dirigenti e 372 funzionari. 

Forti di "tale fiducia" - ha proseguito Miele - "come uomini delle Istituzioni e come magistrati dobbiamo essere consapevoli dei valori e delle garanzie che la Costituzione ha assicurato a tutti noi, ed impegnarci ad essere custodi e interpreti di quei valori e di quelle garanzie, a cominciare dai diritti inviolabili, dell'eguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzioni di razza, sesso, censo, lingua, religione, opinioni politiche, dal principio della riserva di legge e della riserva di giurisdizione ai diritti di libertà, al diritto di difesa, al principio di stretta legalità, al diritto di non colpevolezza, al diritto alla tutela giurisdizionale, fino al diritto alla legalità, alla imparzialità, al buon andamento della pubblica amministrazione. Quei valori e quei diritti - ha ammonito Miele - che sono costati tanti sacrifici e tanto sangue, e che rispecchiano la nostra storia e le nostre radici".

Stando all'attività della sezione giurisdizionale per l'Abruzzo nel corso del 2018, "i tempi di definizione dei giudizi possono calcolarsi in una media di 8 mesi fra la data di deposito del ricorso nella segreteria della sezione e quella di deposito della sentenza - ha chiarito Miele - durata da ritenersi soddisfacente ove si tenga presente il numero assai limitato di magistrati assegnati alla sezione, e la frequente richiesta di rinvii che non vengono comunque concessi se non per validi e documentati motivi".

Nell'esercizio della funzione giurisdizionale in materia di responsabilità amministrativa, l'accertamento cioé delle colpe degli amministratori e dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni per i danni cagionati, "numerosa e diversa è stata la casistica dei giudizi di responsabilità trattati dalla sezione nel 2018. Fra le fattispecie dannose che sono state trattate - ha chiarito Miele - meritano di essere segnalate, tra le altre: 

  • le irregolarità varie nella concessione di agevolazioni finanziarie da parte delle amministrazioni pubbliche o la mancata utilizzazione delle stesse;
  • l'illegittima, e quindi indebita, concessione, o l'indebita percezione di contributi per la ricostruzione;
  • l'illegittima erogazione di finanziamenti da parte del Ministero delle Attività produttive;
  • l'illegittimo affidamento di incarichi da parte delle amministrazioni pubbliche;
  • l'illegittima erogazione di finanziamenti europei o l'illegittima erogazione di contributi a fondo perduto. 

Nel corso del 2018, la Sezione giurisdizionale per l'Abruzzo ha tenuto 21 udienze collegiali, senza considerare le udienze monocratiche per le convalide dei sequestri conservativi, le udienze camerali per i reclami al collegio e le udienze monocratiche dei giudici unici delle pensioni. Per i soli giudizi di responsabilità, sono state emesse 71 sentenze, di cui 37 di condanna, 14 di assoluzione e 20 miste, cioé parzialmente di condanna e parzialmente di assolutzione. A fronte di 72 giudizi di responsabilità pendenti al 1° gennaio 2018, ne sono pervenuti nel corso dell'anno 64, di cui 62 definiti. Nel corso del 2018, a fronte di 73 giudizi di conto pendenti ne sono stati introdotti 17. Fra giudizi di responsabilità amministrativa e giudizi di conto, al 31 dicembre 2018 erano pendenti 153 giudizi.

cdc1

cdc2

cdc3

Alla relazione del presidente Miele ha fatto seguito l'intervento del Procuratore regionale, il dott. Maurizio Stanco, che ha sottolineato come "la Procura abruzzese abbia beneficiato dal mese di gennaio dell'assegnazione di un altro collega, andando finalmente, e per la prima volta, a completare i tre posti previsti oltre quello del Procuratore generale. Il pieno organico, però, è stato subito tradito, perché dal mese di marzo vi sarà il trasferimento a Roma di un collega, ma ci sono tutti gli elementi per ritenere che il posto venga presto ricoperto".

Stanco ha dunque fatto un punto dell'attività svolta nel 2018. "Nel corso dell'anno sono state depositati 58 atti introduttivi di giudizio (57 citazioni e un ricorso per condanna al pagamento di sanzione pecuniaria) mentre le richieste di sequestro conservativo sono state 2. Sono stati proposti, inoltre, 3 regolamenti di competenza alla SS.RR. avverso ordinanze di sospensione del giudizio, nonché 4 conclusioni scritte in giudizi di conto. Gli appelli formulati dalla Procura avverso sentenze della Sezione giurisdizionale sono stati 7, atti di impugnativa che sono espressione del tutto fisiologica di differenti valutazioni giuridiche che poi trovano naturale risoluzione, sempre con l'ausilio dei difensori dei convenuti, in sede centrale nelle nostre tre sezioni di appello. I fascicoli di nuova apertura sono stati 844, mentre quelli oggetto di provvedimento di archiviazione sono stati 739". 

Tra i più significativi atti di citazione depositati nel corso del 2018 - ha proseguito Stanco - vi è quello con il quale è stato convenuto in giudizio per un importo di euro 21.761.173,00 - oltre 50 mila euro a titolo di danno da disservizio - un funzionario dell'Agenzia delle Entrate che "dolosamente operava per la conclusione di diverse conciliazioni giudiziali, generando un elevato pregiudizio all'Erario e cospicui e ingiustificati risparmi per i contribuenti interessati". La contestazione ha interessato solo il funzionario che "intratteneva rapporti con studi professionali privati, colto nell'atto anche di ricevere un compenso in denaro, mentre non sono stati coinvolti altri dipendenti dell'Agenzia". 

Sul versante della ricostruzione post-sisma, "sono venute in rilievo, in particolare, indagini riguardanti contributi della Regione Abruzzo per gli interventi di ripristino del potenziale di produzione agricola danneggiato dalla calamità naturale al fine di favorire la ripresa economica delle imprese agricole, per le quali sono state definite nello scorso anno, tra le varie inchieste, due vicende con atto di citazione. In una si è evidenziato un contributo illegittimo di oltre 112 mila euro concesso in favore di una azienda agricola per il ripristino, la ricostruzione e il recupero di un immobile adibito a stalla che, tuttavia, al momento del sisma giaceva in stato di abbandono ed era al di fuori del ciclo produttivo dell'azienda. La richiesta di condanna in favore della Regione è stata formulata nei confronti di due funzionari regionali che hanno favorevolmente istruito, con colpa grave, il provvedimento di concessione del contributo".

A seguito di segnalazioni degli atenei e dell'attività di iniziativa della Guardia di Finanza, "sono stati aperti e definiti diversi fascicoli d'indagine riguardanti lo svolgimento di incarichi non autorizzati da parte di personale docente di università della Regione con richieste di condanna pari agli importi dei relativi compensi percepiti". 

cdc4

cdc5

 

Ultima modifica il Venerdì, 22 Febbraio 2019 12:59

Articoli correlati (da tag)

Chiudi