Martedì, 19 Marzo 2019 20:12

Accord Phoenix, trovato l'accordo: energia elettrica sarà riattivata

di 

Verrà ripristinata domani l'erogazione di energia elettrica agli stabilimenti Accord Phoenix, che lo scorso venerdì hanno interrotto la produzione a causa del distacco della corrente da parte della Neon Appalti srl, società che gestisce i servizi di housing. Già da domani, fanno sapere i sindacati, i lavoratori potranno rientrare, mentre per tornare a regime si dovrà attendere il conto dei danni subìti dai macchinari.

Le due aziende, Accord Phoenix e Tecnopolo, dopo il tavolo prefettizio di stamane al quale hanno preso parte anche i sindacati, si sono nuovamente incontrate in Prefettura per ridiscutere le condizioni contrattuali al centro di un contenzioso giudiziario relativo alla gestione dei servizi di housing. Dopo l'impasse iniziale, le due aziende si sono impegnate a stilare linee guida per la definizione di un nuovo accordo. La società Neon Appalti, a margine dell'incontro di questa mattina, aveva subordinato il rispristino del servizio proprio alla sottoscrizione dell'accordo quadro, impegnandosi, in caso di esito positivo, a ripristinare in tempi rapidi il servizio.

In una nota congiunta firmata da Accord e Neon, si legge che "quest’ultima procederà, nella giornata di domani, proederà alla riattivazione dell’energia elettrica mentre la Accord Phoenix si è impegnata a versare un importo quale segno di buona volontà per il riavvio della stessa, sempre nella giornata di domani. Un primo passo, cui seguirà entro il 5 aprile prossimo, un nuovo incontro volto a trovare le condizioni per un accordo di lunga durata. Le parti, nel ringraziare del sostegno ricevuto il Prefetto dell’Aquila, Giuseppe Linardi, il Comune di L’Aquila nella persona del delegato del sindaco, Lucio Nardis, e le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, promotrici dell’incontro, hanno dichiarato la propria disponibilità a procedere in termini di responsabilità per salvaguardare le maestranze di Accord Phoenix, del Tecnopolo d’Abruzzo e delle aziende in esso insediatesi, e per riprendere le normali attività produttive".

Sabato scorso il direttore generale Baldarelli, nel corso di una conferenza stampa convocata d'urgenza, si era detto "sconcertato, scioccato e colpito per l'interruzione improvvisa, durante un turno di lavoro, dell'erogazione di energia elettrica all'impianto industriale Accord Phoenix da parte della Neon Appalti, contro la quale è stata sporta querela per l'interruzione del servizio". Baldarelli aveva quindi fatto allusione a un ricatto che la Neon Appalti avrebbe posto in essere in seguito all'apertura del contenzioso da parte Accord Phoenix ("In altre regioni -le parole di Baldarelli in conferenza stampa- questa cosa si può chiamare con un termine. Non voglio usarlo ma ritengo che l'atteggiamento della Neon sia di quel tipo”). In sostanza l'Accord Phoenix, una volta acquisita la proprietà dei capannoni, ha sottoscritto con la società aquilana due contratti di housing (per due porzioni di immobile che presentano analoghe caratteristiche) per la gestione dei servizi esterni all'attività industriale. Il primo di circa 90.000 euro, l'altro, relativo all'immobile di proprietà comunale, di circa 400.000.

La Neon Appalti, inoltre, per un vincolo contrattuale è anche fornitore esclusivo di energia elettrica, la cui erogazione è addebitata a parte e non nel canone dovuto dall'Accord Phoenix per la gestione dei servizi esterni. Un danno enorme per l'azienda che, in quanto industria, avrebbe diritto a sgravi fiscali (Iva al 10% anzichè al 22&) con un approviggionamento diretto. L'azienda, in seguito all'intervento dell'Organismo di vigilanza interno che ritenendo eccessivo l'importo del canone corrisposto alla Neon Appalti ha invano sollecitato la società a fornire dettagliata specifica dell'entità dei servizi e delle prestazioni fornite, ha quindi esercitato il diritto di recesso e sospeso il pagamento del canone pari a 400.000 euro. Le bollette dell'energia, invece, sono state tutte pagate tranne l'ultima, del 7 marzo di circa 29.000 euro, in attesa di saldo. Per questo Polini, aveva ritenuto l'atteggiamento della Neon Appalti "fuori da ogni logica", non essendo l'erogazione di energia elettrica da considerarsi servizio di housing.

Replicando alle dichiarazioni di Baldarelli, il direttore del Tecnopolo Roberto Romanelli, aveva sottolineato come "il distacco dell’energia elettrica è stato causato dall’inadempimento da parte della Accord Phoenix, distacco contrattualmente previsto. L’avviso all’azienda -aveva aggiunto Romanelli- è stato trasmesso tre giorni prima, con tempi più lunghi rispetto ai termini previsti dal contratto". Nonostante il direttore generale Accord Phoenix avesse più volte sottolineato il distacco "improvviso e inatteso" dell'energia da parte della Neon, oggi Romanelli durante l'incontro in Prefettura, ha mostrato i documenti con cui informava l'Accord Phoenix dell'imminente distacco del servizio.

Oggi, davanti alla Prefettura, erano presenti anche i lavoratori Accord Phoenix. Al centro delle loro rivendicazioni, il diritto al lavoro e alla sicurezza, gravemente messa a rischio da quanto accaduto venerdì scorso.

I Dpi -Dispositivi di Protezione Individuale- messi a disposizione dall'azienda funzionano,infatti, solo in caso di normale funzionamento degli impianti. Il distacco improvviso dell'energia eletttrica, ha determinato il blocco dei sistemi di areazione che impediscono la dispersione delle sostanze pericolose durante lo smaltimento delle apparecchiature elettroniche. A tal riguardo, Baldarelli ha però assicurato che dal sopralluogo effettuato dai Vigili del Fuoco non sono emerse criticità.

Non solo. Il distacco improvviso ha lasciato al buio le profonde buche dove sono incavati i macchinari e all'interno delle quali gli operai lavorano con l'utilizzo dei muletti. Il braccio di ferro tra le due aziende avrebbe potuto mettere in grave pericolo i lavoratori. C'è da sottolineare che l'Accord Phoenix era stata informata dell'imminente distacco dell'energia con delle pec. Baldarelli aveva anche riferito, sabato scorso, di decine di lettere ricevute in questi mesi dalla Neon Appalti in cui la stessa minacciava di interrompere l'erogazione della corrente. 

C'è, infine, anche il danno economico. Lunedì sarebbero dovuti partire dieci container con 40 tonnellate di rame e alluminio, la produzione è ferma da venerdì e, come detto, ancora non si conosce l'entità dei danni subìti dai macchinari. A tal riguardo, Baldarelli aveva più volte sottolineato che il distacco improvviso della corrente ne aveva, con molta probabilità, compromesso il corretto funzionamento. Un danno di cui l'Accord Phoenix, già in difficoltà, dovrà farsi carico. Si spera che il nuovo contratto che le aziende si sono impegnate a sottoscrivere, sia utile anche alla tutela dei livelli occupazionali.  

 

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Marzo 2019 01:52

Articoli correlati (da tag)

Chiudi