Lunedì, 15 Luglio 2019 20:57

Rapporto Cresa sul manifatturiero: industria abruzzese in crescita, trainata dalle grandi aziende. Province: bene Pescara, male L'Aquila

di 

Il sistema industriale abruzzese continua a crescere anche nel 2018, sia pure a ritmi nel complesso più contenuti rispetto a quelli fatti registrare nel 2017, trainato dalle piccole imprese (quelle tra 10 e 49 addetti) e, soprattutto, dalle grandi aziende (quelle con oltre 249 dipendenti); ma seguita a scontare ancora gravi ritardi nei processi di digitalizzazione.

E’ questa la fotografia scattata dal rapporto Cresa-Confindustria sull’andamento del manifatturiero regionale, presentato all’Aquila nella sede della Camera di Commercio.

Presenti all’incontro il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone; il presidente del Cresa e della Camera di Commercio dell’Aquila, Lorenzo Santilli; l’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo; la ricercatrice del Cresa, Matilde Fiocco; il direttore territoriale Bper Guido Serafini e l’economista Pino Mauro, professore all'Università D'Annunzio.

Il rapporto

Il sistema manifatturiero regionale conferma un andamento decisamente migliore della media nazionale con valori per tutti gli indicatori economici, compresi quelli delle performance sul mercato estero, positivi. Nel confronto con il 2017, il 2018 fa registrare diffusi aumenti intorno al 3% dei principali indicatori; la produzione mette a segno un +3,3%, il fatturato un +3,4%, l’export un +3,1% e gli ordini esteri un +3,6%, più debole la crescita degli ordini interni (+0,5%) e dell’occupazione (+2,2%).

Relativamente alla dimensione in termini di numero di occupati, le piccole imprese (10-49 addetti) riportano per tutti gli indicatori valori positivi e nel caso della produzione, del fatturato, degli ordini interni e dell’occupazione superiori alla media regionale. Più critica la situazione sul fronte dei mercati internazionali con incrementi di export e fatturato estero intorno all’1%.

Sono le medie imprese (50-249 addetti) a mettere a segno nel complesso i peggiori risultati con una crescita strutturale degli indicatori inferiore alla media regionale. La produzione segna un incremento del +2,1%, il fatturato del +1,5%, l’export del +0,5%, gli ordini interni del +0,4% e quelli esteri del +0,7%. Migliore l’andamento dell’occupazione che segna un incremento del +2,1%, allineato a quello delle grandi industrie e lievemente inferiore alla media regionale.

Più incoraggianti le performance delle grandi imprese (250 addetti e più) sui mercati internazionali con incrementi degli indicatori che sfiorano (export: +4,8%) e superano (ordini esteri: +5,8%) il 5%. Allineati alla media regionale le variazioni di produzione, fatturato e occupazione, mentre una certa debolezza si osserva riguardo la tenuta sul mercato nazionale (ordini interni: -0,5%).

Sotto il profilo provinciale, si rileva che Pescara continua a mostrare le migliori performance, con variazioni intorno al 9% di produzione, fatturato e ordini interni e di quasi di quasi il 5% dell’occupazione. Essa evidenzia qualche difficoltà sul fronte della competitività internazionale con un lieve decremento dell’export (-0,1%) e un lieve incremento degli ordini esteri (+1,1%).  

Segue Chieti con variazioni intorno al 4-5% di produzione, fatturato totale ed estero e ordini esteri, un incremento intorno al 2% dell’occupazione e una lieve contrazione del portafoglio ordini interni.

Teramo, presenta, ad eccezione dell’occupazione, variazioni inferiori alla media regionale e qualche criticità sotto il profilo delle performance con l’estero.

Fanalino di coda tra le provincie è L’Aquila con ripetute anche se lievi diminuzioni dei valori dei principali indicatori.

Imprese abruzzesi poco digitalizzate

Il dossier Cresa-Confindustria contiene anche un focus specifico sui processi di digitalizzazione ed è qui che si addensano le ombre più pesanti.

I risultati, elaborati a partire da un’indagine condotta su un campione di 185 imprese con almeno 10 addetti, indicano che meno della metà delle industrie intervistate (48,6%) ha introdotto processi digitali al suo interno. Del 51,4% di imprese che non ha adottato processi digitali, la stragrande maggioranza (91,4%) non lo ha fatto per mancanza di interesse e solo il 7,5% ha addotto come motivazione la carenza di risorse umane o finanziarie.

Febbo: "Dati confermano Abruzzo a due velocità"

"I dati illustrati questa mattina rivelano perfettamente uno spaccato dell'economia abruzzese di cui eravamo ampiamente a conoscenza e la Regione deve lavorare con i propri strumenti per invertire la rotta".

Questo il commento dell'assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo durante l'incontro di presentazione del "Rapporto sull'andamento del manifatturiero abruzzese nell'anno 2018", realizzato in collaborazione tra Confindustria Abruzzo ed il Cresa.

"Se – precisa Febbo -  da un lato abbiamo le grandi imprese (e meno male) che continuano a far registrare fatturati con segno positivo, per la loro produzione e l'occupazione, tra l'altro con un export a due cifre, dall'altro lato abbiamo le piccole e medie imprese che continuano a soffrire. Sono circa il 92% del manifatturiero regionale e quindi segnano il passo in maniera negativa sull'andamento complessivo dell'intera economia. Infatti  - specifica Febbo –della pubblicazione (pag.4) viene certificato come l'occupazione faccia registrare, a fine 2018, un numero di 109 mila occupati con 9 mila unità in meno e un decremento di -7,9%. A questo dato negativo bisogna aggiungere il sistema creditizio che segna una concessione di credito complessiva paria a (meno ) – 9%".

"Pertanto – conclude Febbo – è urgente invertire questa tendenza e siamo già al lavoro, con la mia struttura regionale, per incidere immediatamente con i fondi Comunitari della programmazione 2014/2020 cercando di incanalare più risorse possibili in favore delle medio e piccole imprese. Senza dubbio la nostra economia e le piccole imprese hanno bisogno di azioni incisive e la nuova programmazione dei Fondi Comunitari 2021/2027 deve assolutamente tener presente le criticità emerse, incidendo per invertire la rotta e far tornare a respirare anche le piccole attività che sono il cuore della nostra economia".

Ultima modifica il Martedì, 16 Luglio 2019 00:39

Articoli correlati (da tag)

Chiudi