Pasticcio al seggio elettorale per il rinnovo del Consiglio provinciale di Chieti e l'elezione del presidente.
Dall'esame dei verbali, è emerso che, per mero errore materiale, alcuni elettori, sindaci e consiglieri comunali, hanno votato su una scheda diversa da quella attribuita alla fascia demografica del comune di appartenenza.
A darne notizia è la segretaria generale dell'Ente, l'avvocata Franca Colella.
Dunque, "contemperando sia il principio di conservazione del procedimento elettorale che quello dell’effettività del voto, autenticità e genuinità - ha spiegato Colella - le elezioni del 18 dicembre sono valide, fatta eccezione per i voti espressi dagli elettori dei comuni con popolazione superiore a 3000 e fino a 5000 abitanti e dagli elettori dei comuni con popolazione superiore a 10000 e fino a 30000".
L'ufficio elettorale non ha proceduto, quindi, alla proclamazione del presidente e dei consiglieri provinciali eletti.
Arturo Scopino, presidente attualmente in carica, ha provveduto all'indizione, con proprio decreto, di una nuova consultazione elettorale per il prossimo 23 dicembre, "a perfezionamento del procedimento elettorale già avviato e limitatamente agli elettori, sindaci e consiglieri, dei comuni di Casalincontrada, Castel Frentano, Cupello, Miglianico, Orsogna, Paglieta, Ripa Teatina, Scerni, Tollo, Torino di Sangro e Torrevecchia Teatina" (quelli da 3mila a 5mila residenti, e di "Atessa, Francavilla al Mare, Ortona, San Giovanni Teatino e San Salvo" (dai 10mila ai 30mila residenti).
D'altra parte, sostiene la segretaria generale, "i dati emersi in fase di spoglio hanno mostrato un sensibile distacco a favore del candidato alla presidenza Francesco Menna", il sindaco di Vasto che, in effetti, ha già festeggiato la vittoria contro Filippo Paolini, primo cittadino di Lanciano.
Ma il centrodestra è sul piede di guerra.
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Mauro Febbo, responsabile Enti locali dei forzisti, ha annunciato poco fa che è stato dato mandato ad alcuni legali di attivarsi per un eventuale ricorso al Tar "e, se ne ricorrono gli estremi, anche alla Procura della Repubblica contro la decisione, illegittima ed arbitraria, di far ripetere le elezioni provinciali solo per i comuni oggetto di 'errore'. Il risultato - ha attaccato Febbo - è falsato in ogni caso e la procedura che si vuol seguire è fuori da ogni logica".