Martedì, 25 Marzo 2014 15:52

Accord Phoenix, opposizione attacca. Rissa tra De Matteis e lavoratori

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L'accesa discussione tra un lavoratore e De Matteis

E' stata una conferenza stampa a dir poco concitata quella convocata oggi da alcuni esponenti dell'opposizione comunale. A condurre l'incontro è stato il consigliere comunale di L'Aquila città aperta Giorgio De Matteis, che durante e dopo la conferenza stampa si è intrattenuto in un acceso battibecco con alcuni dei circa 40 lavoratori dell'ex polo elettronico dell'Aquila. Presenti anche Guido Liris, Emanuele Imprudente e Luigi D'Eramo.

L'incontro era stato convocato per parlare di Accord Phoenix, la società che – dopo il contributo di 11milioni di euro provenienti dal fondo Cipe – dovrebbe insediarsi nel polo elettronico, permettendo la riassunzione di circa 130 lavoratori ora in cassa integrazione e in mobilità.

Se nei giorni scorsi il sindaco Cialente (uno dei più agguerriti sostenitori di Accord Phoenix) aveva sostenuto che il placet di Invitalia – l'agenzia governativa preposta a valutare la proposta industriale per il rilascio dei fondi pubblici – è ormai cosa fatta, De Matteis oggi ha consegnato alla stampa e ai lavoratori presenti una lettera firmata dalla stessa Invitalia, che non sembrerebbe affermare esattamente gli stessi concetti espressi dal primo cittadino.

De Matteis si è scagliato contro Cialente: "Siamo qui solo per dare certezze ai lavoratori, che sono stufi di essere presi in giro – ha affermato – ci siamo stancati di annunci e promesse cui non segue nulla di concreto. E siamo stufi che Cialente, con i suoi deliri quotidiani, dica che l'opposizione è contro tutto (vedi approvazione piano industriale Ctgs, ndr). E' una falsità. Lui, piuttosto, avrebbe dovuto fare chiarezza e rendere nota questa lettera, invece di farlo fare a noi. Dove stanno i politici che per anni sono andati sui tetti, con tanto di camice bianco (il riferimento è a Stefania Pezzopane, ndr), a prendere in giro i lavoratori?"

La lettera. Nella missiva, scritta l'11 marzo scorso e inviata dal dirigente di Invitalia Bernardo Mattarella ai vertici di Accord Phoenix, si annuncia l'esito positivo della procedura di negoziazione per l'accesso ai fondi Cipe da parte della società. La domanda di contratto di sviluppo, infatti, è composta da due fasi conseguenziali: la negoziazione e la vera e propria attività istruttoria. Quest'ultima è necessaria a Invitalia per la valutazione del piano industriale e della solidità dell'azienda. Nella lettera le richieste sono chiare. L'agenzia ministeriale, infatti, vuole essenzialmente due certezze:

> Per quanto riguarda la parte tecnologica, si chiede il "perfezionamento dei previsti accordi di partnership con gruppi esteri specializzati", al fine di garantire all'azienda il know how necessario alla fattibilità tecnica dell'operazione;
> Per ciò che concerne la parte economico-finanziaria, si chiede la prova della disponibilità degli annunciati finanziamenti bancari previsti a medio e lungo termine e la verifica della capacità finanziaria degli azionisti per sostenere l'azienda dopo la fase di start up.

Si specifica inoltre che la lettera "non costituisce affidamento alcuno" per l'istanza presentata da Accord Phoenix. In altre parole, dopo la fase di negoziazione, Invitalia vuole vederci chiaro sulla futura sostenibilità dell'impresa il che, d'altronde, non costituisce alcun elemento di diniego né di diffidenza nei confronti dell'azienda. L'agenzia, si legge nella missiva, dà 60 giorni di tempo ad Accord Phoenix per presentare piano industriale e proposta dettagliata e definitiva.

In effetti, non c'è da stupirsi che Invitalia si ponga domande sulla sostenibilità di Accord Phoenix. L'azienda guidata dal finanziere britannico Ravi Shankar è stata fondata nel 2012, con un capitale sociale di 10mila euro (di cui 2500 euro versati). Inoltre, come vi abbiamo raccontato nella nostra inchiesta del febbraio scorso, il 76% dell'azienda è di proprietà di un trust cipriota. Non è dato sapere, dunque, di chi è la proprietà di tre quarti di Accord Phoenix.

Cialente risponde. Non si fa attendere la risposta del sindaco Massimo Cialente, che in una nota inviata alla stampa, nel primo pomeriggio risponde duramente all'attacco dei consiglieri di opposizione: "La lettera di Invitalia rappresenta un elemento assolutamente positivo - dichiara il primo cittadino - una lettera dello stesso tenore, differente solo per alcuni particolari, è stata, infatti,  inviata anche alle società Dompé e Sanofi Aventis, segnando il completamento dell'iter normativo per la definitiva concessione del finanziamento. Una volta approvati i piani economici finanziari e verificata la serietà dei proponenti e delle banche erogatrici, infatti e giustamente, Invitalia chiede la presentazione del progetto esecutivo al fine della verifica della congruità dei preventivi esibiti". "Attraverso questa nota, inoltre e a distanza di soli pochi giorni, interrogo me stesso, le aquilane e gli aquilani su cosa stia succedendo nel centro destra aquilano. Da che parte stanno? - si chiede retoricamente Cialente - Perché questa voglia irrefrenabile di smontare, attaccare, screditare, ostacolare qualsiasi progresso? L'attacco ad Accord Phoenix che di fatto è un attacco anche a Dompé e a Sanofi Aventis, l'attacco al futuro del Gran Sasso insieme ad Appello per L'Aquila, l'attacco a qualsiasi sogno e dico sogno che si realizza, rappresenta il cupio dissolvi di chi, in questi anni drammatici, non ha impegnato nulla del proprio tempo e del proprio ruolo per aiutare la nostra comunità e quella del cratere".

La rissa. Durante la conferenza stampa c'è stato un battibecco tra Giorgio De Matteis uno dei circa 40 lavoratori del polo elettronico presenti. Alcuni lavoratori hanno accusato l'opposizione comunale di non proporre valide alternative all'arrivo di Accord Phoenix: "Nonostante sia giusto che ci siano controlli e verifiche di opposizione e Invitalia – ha dichiarato Giampaolo Biondi, uno dei lavoratori, lo stesso che a gennaio era salito sul palco della manifestazione del centrosinistra per chiedere il ritiro delle dimissioni di Cialente – ci chiediamo quali siano le alternative che propone De Matteis. L'ultima cosa che vogliamo è che arrivi un'azienda fasulla, ma ad oggi non sembra che sia così". I lavoratori dell'ex polo elettronico sono disperati, vessati dalle tante aziende che nel corso degli anni sono arrivate all'Aquila e poi sono andate via, lasciando centinaia di persone in cassa integrazione e mobilità. Per molte di loro settembre è il mese in cui termineranno i sussidi economici e la mobilità: "Che faremo? - chiede un lavoratore – ogni volta si trova sempre qualcosa di negativo che blocca gli insediamenti. Ma qui abbiamo famiglia e mutui da pagare. Anche se Accord Phoenix venisse solo per qualche anno, riusciremmo ad andare avanti". De Matteis e gli esponenti dell'opposizione presenti oggi non hanno indicato alternative ad Accord Phoenix. Come è stato in questi mesi detto da alcuni, però, si potrebbe riconvertire il polo industriale e utilizzare i fondi Cipe per il reinserimento lavorativo dei circa 250 tra cassaintegrati e in mobilità in altro modo. Un esempio è rappresentato dall'avvio di nuove piccole e medie imprese attraverso la nuova formazione della forza lavoro. E' già successo in diverse parti d'Italia, con interi territori che hanno convertito la propria vecchia vocazione industriale a una nuova e più redditizia vocazione basata sull'innovazione tecnologica, l'artigianato o la ricerca. Dopo la conferenza stampa, ci sono stati momenti di altissima tensione tra un paio di lavoratori e De Matteis [vedi video], durante i quali le parti si sono accusate reciprocamente di propaganda politica.

 

Per tutti la speranza è che Accord Phoenix sia pronta a insediarsi a settembre e che, entro quella data, rassicuri Invitalia sulla solidità economico-finanziaria e sulle partnership estere dal punto di vista dello sviluppo tecnologico.

Dopo anni di promesse disattese, stipendi a metà, e operazioni annunciate e rivelatesi mezzi bluff (leggi Aeroporto dei Parchi), la città, la politica e soprattutto i lavoratori non possono permettersi altri fallimenti.

Opposizione e A...
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Ultima modifica il Martedì, 25 Marzo 2014 17:35

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