"Useremo tutti i mezzi per assicurarci che l’economia europea superi questa tempesta".
Lo ha assicurato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, al termine del summit in videoconferenza dei 27 capi di Stato e di governo dell’Unione.
Ci sarà un intervento immediato da 25 miliardi di euro - 'Corona response Fund' - estratti dal bilancio della Commissione per dare liquidità alle imprese nella speranza di evitare crack a catena; 7.5 miliardi saranno stanziati entro la settimana e approvati dal Parlamento europeo: il presidente David Sassoli ha parlato di "buona notizia: significa che l'Europa ha deciso di affrontare insieme la sfida".
Il piano sarà dettagliato nel fine dalla presidente della Commissine e verrà poi approvato lunedì dai ministri delle Finanze; tuttavia, si tratta soltanto del primo intervento che l'Unione Europea metterà in campo per combattere le ricadute economiche generate dalla diffusione continentale del Covid-19: sui conti pubblici, le capitali "potranno fare pieno uso dei margini previsti dal Patto di Stabilità" per gli eventi eccezionali.
Significa che i governi potranno spingersi fino a una soglia di deficit prossima al 3% per sostenere l’economia. Per l’Italia equivale al via libera automatico al piano anti Covid-19 da una decina di miliardi.
Più avanti si valuterà se applicare la "General escape clause" che permetterà, se approvata, di sfondare il tetto del 3% di deficit liberando ingenti risorse a disposizione dei governi. E stavolta neanche i falchi, a partire da Angela Merkel e Mark Rutte, hanno avuto da ridire sulla necessità di spendere per sostenere l’economia nel nome della flessibilità.
Sugli aiuti di Stato, sarà permesso l’uso di fondi pubblici per salvare settori o singole aziende piegate dal virus.
Intanto, Christine Lagarde ha confermato che domani la Bce si muoverà per immettere liquidità a sostegno delle imprese.