Sono 755 le richieste di apertura in deroga pervenute, dall’inizio dell’emergenza, alla prefettura dell’Aquila.
Si tratta di quelle imprese (industriali e commerciali) che, pur non rientrando nella categoria delle attività essenziali, hanno presentato un’istanza per continuare a rimanere aperte in virtù delle deroghe previste dai decreti ministeriali. Tra di esse, ci sono le aziende la cui produzioni sono funzionali alla filiera delle attività essenziali, gli impianti a ciclo continuo e le aziende appartenenti al settore della difesa e dell’aerospazio.
A comunicarlo è la prefettura dell’Aquila.
Le autorizzazioni concesse sono state 633 mentre le sospensioni sono state 57, di cui 18 confermate. Le pratiche abcora in istruttoria sono 65.
A tal proposito, oggi si è svolta in video conferenza una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco.
“Nel corso dell’incontro” si legge in una nota della prefettura “è stata esaminata la situazione relativa alle comunicazioni pervenute in Prefettura per la prosecuzione delle attività produttive industriali e commerciali, valutando altresì i dati statistici relativi al riepilogo delle valutazioni svolte dal competente gruppo di lavoro”.
“Si è concordato, inoltre, di predisporre adeguati controlli in merito alle attività svolte sul territorio provinciale, demandando alla Guardia di Finanza le verifiche connesse alle funzioni proprie di polizia economica e finanziaria, con la collaborazione per ogni altro aspetto delle Forze dell’Ordine, delle Polizie Municipali nonché dei competenti Settori della Asl e della Direzione Territoriale del Lavoro”.