Nessuno dei lavoratori in somministrazione presso la Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila verrà lasciato a casa. Tutti i contratti sono stati o saranno infatti prorogati di due mesi e sono state date ampie rassicurazioni rispetto ad un percorso che dovrà essere condiviso con le parti sociali, e che porti alla risoluzione dei problemi legati alla precarietà del lavoro all’interno dell’azienda.
Lo comunicano, in una nota, il segretario generale della Cgil provincia dell'Aquila Francesco Marrelli, Anthony Pasqualone e Andrea Frasca, rispettivamente segretario Fp Cgil e segretario Nidil Cgil L'Aquila a margine dell'incontro con il direttore generale della Asl 1 Roberto Testa.
Le organizzazioni sindacali auspicano che "le rassicurazioni fornite del direttore Testa, valgano per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori impegnati nella Asl in regime di somministrazione. Dagli operatori socio-sanitari, agli infermieri, al personale amministrativo e al personale occupato presso il CUP".
Il Direttore ha inoltre condiviso con i sindacati la necessità della fidelizzazione dei lavoratori in somministrazione anche attraverso il riconoscimento di una premialità nelle procedure concorsuali che presto verranno approntate affinché venga riconosciuto un punteggio per il servizio prestato dai lavoratori presso l’azienda proprio allo scopo di non disperdere le importanti professionalità acquisite in questi lunghi anni di precariato.
Testa, riferisocno i sindacati, ha anche affermato che "in questo periodo di grave emergenza sanitaria, si debbano unire gli sforzi e, in vista anche della ripresa delle attività ordinarie si debba concordare un piano di riorganizzazione della struttura in un’ottica di miglioramento dei servizi e di una gestione più accurata delle risorse umane che soffrono oggi di uno squilibrio nel territorio provinciale".
I sindacati hanno inoltre concordato sulla necessità di prevedere nelle future procedure concorsuali un riconoscimento premiale delle professionalità acquisite dai lavoratori in somministrazione e auspicano che tali procedure possano essere esperite in tempi rapidi in un’ottica di miglioramento dei servizi e della qualità dell’occupazione.
"La Cgil ed il Direttore Testa hanno concordato sulla necessità di un riconoscimento del valore delle professionalità acquisite e dimostrate costantemente da tutti i lavoratori in somministrazione impegnati oggi anche sul fronte dell’emergenza Covid19. Non si dimentichi che l’attuale problematica legata alla precarizzazione di una cospicua parte della pianta organica della Asl 1, affonda le radici nel post sisma 2009 e che la Cgil ha sempre cercato una interlocuzione con i vari Governi regionali che si sono succeduti allo scopo di superare questa fase, nella logica della salvaguardia dell’occupazione e della qualità del lavoro e delle professionalità".
"La Cgil continuerà a vigilare affinché alle rassicurazioni odierne seguano i necessari atti deliberativi e si arrivi con celerità ad una riorganizzazione che deve essere orientata al miglioramento dei servizi e alla continuità occupazionale e professionale del personale impegnato nell’Azienda che in tutti questi anni ha con abnegazione prestato il loro lavoro. Le stesse attiveranno tra l’altro una urgente interlocuzione con la regione Abruzzo affinché vengano realmente salvaguardate le attuali professionalità presenti all’interno della Asl, considerando che vi sono lavoratori che hanno lavorato presso questa azienda da oltre 10 anni e che sino ad oggi non hanno avuto il giusto riconoscimento per il lavoro svolto, privati di una stabilità occupazionale tanto agognata".
"I nostri rappresentanti all’Emiciclo, tornino ad assumere un ruolo di indirizzo, controllo e sprono anche nelle scelte di politica sanitaria ed assicurino i necessari livelli di assistenza e di implementazione del servizio sanitario, soprattutto alla luce delle difficoltà oggettive che attanagliano da sempre il territorio della provincia dell'Aquila".
"Alla vigilia di questo 1° maggio 2020, diventa ancora più importante rimettere al centro dell’agenda della politica e degli amministratori il rispetto del lavoro stabile e di qualità", concludono i sindacati.