Mercoledì, 24 Giugno 2020 10:19

Abruzzo, Confcommercio: "Il 10% delle imprese a rischio usura"

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Una vera e propria 'tempesta perfetta' si aggira minacciosa sulle sorti del terziario abruzzese.

Il pericoloso combinato disposto del calo dei consumi e della carenza di liquidità, conseguenze del Covid-19, mette a rischio di usura e di acquisizioni anomale da parte della malavita organizzata un settore che coinvolge 68.743 imprese ed occupa 190.467 addetti nei settori del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti, il così detto 'terziario di mercato abruzzese'.

I risultati di un'indagine svolta da Confcommercio evidenziano, tra gli ostacoli per la ripartenza percepiti dagli imprenditori del settore, che l'11,1% degli operatori del terziario (7.630 aziende in Abruzzo potenzialmente esposte al rischio) indica nella criminalità un pericoloso ostacolo allo svolgimento della propria attività.

Sul piano dei veri e propri ostacoli per la ripartenza economica ed occupazionale, le tematiche più sentite dagli operatori sono:

  • mancanza di liquidità e difficoltà di accesso al credito, 30,7% (in Abruzzo 21.104);
  • calo dei consumi, 29,8% (in Abruzzo 20.306);
  • burocrazia, 15,0% (in Abruzzo 10.311);
  • costi di riapertura, 13,3% (in Abruzzo 9.142).

"Sebbene ci siano stati tentativi d'infiltrazione nel tessuto economico e sociale della regione, la criminalità organizzata non ha trovato terreno fertile come in altri territori, anche confinanti, grazie ad un costante lavoro svolto dalle Forze dell'Ordine e dal sistema istituzionale allargato ai corpi intermedi - sottolinea Confcommercio - composto da associazioni di categoria del sistema delle imprese e dai sindacati che hanno tenuto alto il livello di guardia".

Da molti anni Confcommercio dedica la propria particolare attenzione a tali delicatissime tematiche organizzando, peraltro, periodicamente le così dette 'Giornate della legalità' in collaborazione con il Ministero dell'Interno e con le Prefetture. Ora, purtroppo, la crisi conseguente alla pandemia apre una fase nuova e diversa sulle possibili acquisizioni anomale di aziende del terziario e di fenomeni di usura "che dobbiamo contrastare con ancora maggiore determinazione - ribadiscono il presidente regionale Roberto Donatelli e il direttore Celso Cioni - Siamo a disposizione del sistema istituzionale per porre in campo ogni azione di monitoraggio e di contrasto sui potenziali rischi di deriva criminale che non appartengono alla tradizione del nostro tessuto economico e sociale". 

Ultima modifica il Mercoledì, 24 Giugno 2020 10:47

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