A seguito dello scontro politico interno al Consiglio regionale sulla stabilizzazione dei lavoratori in appalto presso le Asl abruzzesi, l'Unione Sindacale di Base Abruzzo ha incontrato l'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì. "Il prossimo 11 settembre" fa sapere in una nota il sindacato "è stato convocato il tavolo tecnico per trovare una soluzione a norma di legge per la reinternalizzazione, dei servizi ospedalieri di OSS e ausiliariato, affidati in appalto a ditte private e per la necessaria stabilizzazione degli operatori assunti da queste ultime".
La nota dell'Unione sindacale di base
Il 4 agosto è arrivata in Consiglio Regionale la proposta di legge Paolucci che estende i requisiti necessari alla stabilizzazione del personale precario, introdotti dalla legge Madia, anche ai lavoratori delle ditte esterne in appalto per le Asl.
Facciamo riferimento a centinaia di lavoratori addetti a diverse mansioni, dalle pulizie fino all’assistenza socio sanitaria, che da piu` di 10 anni lavorano con contratti part-time obbligatori e salari bassi all’interno delle corsie dei nostri ospedali. L’emergenza Covid-19 li ha esposti a rischi per la loro salute e per quella dei loro cari, ma gli "esternalizzati" hanno continuato a svolgere il loro lavoro per garantire le cure ai pazienti ospitati nelle strutture sanitarie, in coerenza con il lavoro pubblico che svolgono da anni.
La proposta a firma del consigliere Paolucci è stata bocciata dalla maggioranza, mentre è stata approvata una nuova norma grazie alla quale verrà attribuito un punteggio in sede concorsuale in relazione agli anni di servizio svolti dai lavoratori in appalto. Riconoscere questo punteggio, che USB sostiene da anni, e` necessario ma non sufficiente per permettere a questi lavoratori di accedere al diritto ad un contratto pubblico. Infatti, il riconoscimento di anzianità di servizio è stato già inserito nel bando pubblico per l'assunzione di Operatori Socio Sanitari nella Regione Abruzzo scaduto lo scorso luglio. In questo contesto, senza una norma che permetta ai lavoratori di entrare nella riserva del concorso, come quella proposta da Paolucci, gli OSS assunti dalle ditte esterne rischiano il posto di lavoro con la prossima scadenza di appalto (dicembre 2020).
Dopo oltre 10 anni di lavoro e di sacrifici svolti negli ospedali pubblici abruzzesi la beffa è dietro l'angolo. Nello scontro politico tra maggioranza e opposizione, tra proposte di legge bocciate ed altre approvate, a pagarne le spese sono i lavoratori che da anni reggono sulle proprie spalle il sistema sanitario regionale.
Lo scorso venerdì l'assessore regionale alla salute Nicoletta Verì ha incontrato la nostra organizzazione sindacale, rassicurandoci rispetto alle intenzioni della Giunta regionale per individuare delle soluzioni concrete per tutti i lavoratori in appalto. E` stato convocato il tavolo tecnico per trovare una soluzione il prossimo 11 settembre. USB sta studiando con i propri legali una proposta da portare al tavolo capace di trovare una soluzione definitiva per tutti i lavoratori in questione.
Il tempo stringe e occorrono misure urgenti, ci auguriamo che il tavolo tecnico proceda senza intoppi. Restiamo pronti a scendere nuovamente in piazza per tutelare il lavoro di centinaia di operatori considerati di serie b nel SSR, a causa del sistema degli appalti. Non ci fermeremo fino a quando anche l’ultimo lavoratore oggi in appalto non vedra riconosciuta una soluzione di lavoro dignitosa