Il segretario generale della Fiom Cgil Abruzzo e Molise Alfredo Fegatelli e la segretaria della provincia dell'Aquila Elvira De Sanctis chiedono alla Procura della Repubblica e alla Corte di Conti di fare chiarezza sulla vertenza ex Intecs, appurando se Thales Alenia Space Italia, le imprese che hanno risposto ai bandi ministeriali in associazione temporanea d'imprese e Regione Abruzzo abbiano operato in modo corretto. "Fermo restando che come Fiom stiamo valutando quale azioni mettere in campo, non ultimo la presentazione di un esposto, ci rendiamo disponibili ad essere ascoltati dagli organismi preposti", mette nero su bianco il sindacato.
E' l'ultimo capitolo di una vicenda intricatissima, e dolorosa per i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro.
La Fiom continua a chiedere a Thales Alenia Space di mantenere gli impegni assunti, "costruendo le condizioni affinché in questo territorio possa nascere un laboratorio di R&D sulla Space Economy che preveda almeno 50 posti di lavoro", nell'ottica di fornire opportunità di occupazione anche ai giovani laureati delle nostre università considerato che Regione Abruzzo, con la passata amministrazione di centrosinistra, aveva investito sulla strategia nazionale 10 milioni di euro con l'obiettivo, tra l'altro, di consentire il riassorbimento dei lavoratori ex Intecs, inizialmente 82 e poi diminuiti col tempo.
Ad oggi, la situazione è ancora congelata sebbene l'assessore alle attività produttive Mauro Febbo, giusto un mese fa, abbia dichiarato che l'ad di TASI, Massimo Camporini, ha confermato la conclusione del processo di selezione dei primi 18 dipendenti che dovrebbero entrare a breve in servizio.
Richiamando Thales Alenia Space e Regione Abruzzo alle loro responsabilità, la Fiom ha dunque fatto una cronistoria della vertenza, dal 12 marzo 2015 allorquando si aprì un tavolo formale sulla crisi della Intecs presso la Regione Abruzzo. "Il 29 aprile 2016, facendo riferimento anche all’addendum del 23 dicembre 2016, la Regione Abruzzo, rappresentata dall’assessore Giovanni Lolli, CGIL-CISL-UIL della Provincia di L’Aquila e FIM-FIOM-UILM della Provincia della L’Aquila hanno sottoscritto un accordo per il recupero, all'interno di iniziative imprenditoriali, dei 97 ricercatori Intecs-L'Aquila. Il 22 dicembre 2017 la Intecs ha chiuso definitivamente la sede aquilana licenziando i 68 lavoratori rimasti. Pertanto, la ricollocazione riguardava 68 lavoratori più 14 lavoratori ricompresi nell’addendum del 23 dicembre 2016. Perciò i ricercatori da ricollocare erano 82. La Regione Abruzzo, al fine di ottemperare agli impegni presi, ha avviato una serie di incontri con vari imprenditori. Inizialmente ha contattato una società facente parte del gruppo Telenia per la realizzazione di Data Center; tale opportunità è immediatamente sfumata per ragioni ancora oggi non chiare. Di seguito la Regione, sempre attraverso l’assessore Giovanni Lolli, poi divenuto Presidente vicario, ha incontrato altri imprenditori che però, pur avendo manifestato un interesse, non hanno dato seguito alle intenzioni iniziali. Solo a partire da dicembre 2016, attraverso il dott. Riccardo Podda della TASI, è emerso che potevano svilupparsi opportunità occupazionali investendo sulla Space Economy".
A quel punto, il Presidente Vicario della Regione Abruzzo, "al fine di cogliere tali opportunità per le aziende esistenti, e per recuperare i ricercatori della Intecs, ha verificato personalmente l’interesse della TASI a questa operazione. Dopo essersi accertata della praticabilità di tale percorso e aver preso atto delle rassicurazioni di TASI, attraverso il Presidente Elisio Prette e lo stesso dott. Riccardo Podda, la Regione Abruzzo ha deliberato di partecipare e cofinanziare la Space Economy con 10 milioni di euro con l’obiettivo di aprire una serie di opportunità per le imprese del settore presenti in Abruzzo, per i loro fornitori e per dare seguito all'accordo sottoscritto per il recupero dei ricercatori della ex Intecs".
Per dare impulso a tale strategia, la Regione Abruzzo ha promosso tramite diverse iniziative, vedi l'“Abruzzo Industry Day” del 29 settembre 2017, le opportunità offerte dalla Space Economy. Tali iniziative di promozione hanno suscitato l'interesse di alcuni imprenditori che hanno valutato la possibilità di recuperare i ricercatori ex Intecs attraverso le opportunità che potevano essere fornite da TASI coinvolta nella Space Economy. "È stato il caso della Elco che si è presentata autonomamente e della Ortec che è stata sollecitata dalla stessa TASI. Tutte e due le aziende hanno effettuato i colloqui del personale ex Intecs riconoscendone l’alta professionalità. La prima società ha desistito visto il numero alto di ricercatori da recuperare, mentre la seconda ha inizialmente manifestato interesse al punto tale che, accogliendo i suggerimenti della TASI stessa, ha costituito una società in loco, Evotech, perché a detta della TASI (e come si evince anche dalla delibazione del Presidente della Regione Abruzzo del 9 febbraio 2019 e dai relativi allegati), la Space Economy prevedeva lo sviluppo di imprese locali in quelle regioni che avrebbero partecipato a tale iniziativa".
La Ortec, però, ha desistito visto che non era in grado di garantire il mantenimento dell’integrità tecnologica dell’ex laboratorio di R&D della Intecs. "Successivamente, avendo coinvolto il Tecnopolo per favorire la nascita di Evotech, insediatasi proprio nel Tecnopolo d’Abruzzo, la TASI - in quel momento rappresentata dal dott. Riccardo Podda e dal dott. Walter Pecorella - chiese ai gestori del Tecnopolo se in tale realtà fossero presenti aziende o start-up certificate che potessero aiutare tale percorso. Durante una riunione specifica convocata presso la Regione Abruzzo è emerso per la prima volta il nome della Forender 24 s.r.l., che pur non avendo esperienze nel settore dell'aerospazio, come dalla stessa immediatamente dichiarato, possedeva la certificazione di Start-Up Innovativa. Pertanto, su sollecitazione degli interlocutori TASI, la Forender 24 si è mostrata disponibile a mantenere l'integrità del patrimonio tecnologico dell'ex laboratorio Intecs, di mettere a disposizione spazi tecnologicamente avanzati e ad assumere i ricercatori".
Tutto questo salvo il fatto di poter iniziare a lavorare quale fornitore di attività di alto livello Software, Hardware, Firmware e Test della stessa TASI una volta vinto il bando della Space Economy da parte di quest'ultima, sia per le attività legate a ItalGovSatCom che per eventuali altre attività che potessero prevedere il recupero delle competenze dei lavoratori ex Intecs. "Successivamente la TASI per partecipare al bando è entrata in un raggruppamento temporaneo d’impresa (RTI) con altri player tra cui Leonardo e Telespazio. Tutti questi eventi sono stati preceduti da una serie di incontri istituzionali e atti sottoscritti dalle parti di seguito riportati: il 7 febbraio 2017 si è svolto presso il Mise un incontro tra la Regione Abruzzo e Thales Alenia Space Italia, in cui è stata ribadita la centralità della Space Economy come uno degli assi strategici della S3 (Smart Specialization Strategy); in data 15 febbraio 2018 la Regione Abruzzo, insieme ad altre Regioni, ha sottoscritto con il MISE un protocollo d’intesa per la loro partecipazione al “Piano stralcio della Space Economy” relativo alla realizzazione di un programma di aiuti alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione che fa perno sullo strumento degli accordi per l’innovazione “Space Economy”. Dunque, in data 22 giugno 2018 l’Agenzia Spaziale Italiana ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara “Partenariato per l’innovazione ItalGovSatCom” finalizzato alla realizzazione e messa in opera del sistema satellitare innovativo per telecomunicazioni istituzionali, primo progetto ad essere finanziato nell’ambito del “Piano Stralcio Space Economy”: a tale bando di gara Thales Alenia Space Italia ha partecipato, appunto, in RTI - raggruppamento temporaneo d’impresa insieme a Telespazio e Leonardo".
Questo cambiamento, riguardante il RTI, non ha fatto venire meno l’impegno di TASI la quale, oltre ad impegnarsi al recupero di circa 30 ricercatori attraverso la Forender 24 s.r.l., si è fatta garante anche presso Leonardo e Telespazio per realizzare il recupero dei ricercatori rimanenti. "Nelle riunioni che si sono susseguite la TASI, cosciente che la Forender 24 s.r.l. non avesse esperienza nel settore, ma riconoscendo che il personale ex Intecs possedeva professionalità che potevano garantire sia il coordinamento che lo svolgimento delle attività richieste, si è mostrata disponibile ad aiutare tale processo. Prova ne è il coinvolgimento dell’Ing. Di Paolo Giampiero, Capo Divisione, e le numerose riunioni di carattere tecnico tenute a Roma e all’Aquila con personale ex Intecs oltre che con Forender 24 s.r.l., nonché ad una riunione svolta in Francia il 30 gennaio 2020, presso lo stabilimento Thales Alenia Space di Cannes alla presenza del Dott. Bernard Guala Paranza. Prova ne è che ben due amministratori delegati oltre che capi progetto hanno svolto molte riunioni con la Regione e con la Forender 24 s.r.l."
Durante l’evoluzione di questo lungo percorso il numero iniziale di ricercatori in attesa di recupero si è modificato anche perché alcuni lavoratori si sono ricollocati autonomamente. La TASI ha iniziato a mettere in discussione i numeri dei ricercatori da recuperare, passando da 30 a circa 25 lavoratori e impegnandosi a favorire il percorso di recupero dei rimanenti attraverso gli altri players. Nel frattempo, la Regione Abruzzo ha stanziato 10 milioni di euro per partecipare ai programmi previsti dalla Space Economy.
Dal momento dello stanziamento alla scadenza del mandato la Regione ha svolto molte riunioni con gli interlocutori della TASI fino a produrre una serie di documenti e atti raccolti nella delibazione del 2 febbraio 2019. "Al cambio del Governo della Regione, la Fiom ha attivato immediatamente i contatti con il nuovo assessore Mauro Febbo al fine di non vanificare quanto fatto dall’amministrazione precedente. L’attuale assessore ha preso in carico tale vertenza portandola avanti. Purtroppo, durante questo periodo la TASI ha rivisto ulteriormente al ribasso il numero dei ricercatori da ricollocare non trovando d’accordo la nostra organizzazione sindacale".
In occasione di una riunione convocata dalla Regione il 15 novembre 2019, la Fiom per la prima vota ha formalmente partecipato all'incontro, alla presenza dell’amministratore delegato Dott. Donato Amoroso, e ha quindi potuto prendere atto degli impegni che la TASI proponeva. "Impegni - ribadisce l'organizzazione sindacale - molto differenti da quelli che sono successivamente apparsi sui giornali e riportati dalla stampa come dichiarazioni dell’assessore Mauro Febbo. Al fine di portare avanti tale iniziativa la TASI stessa, nel 2019, ha svolto ripetuti colloqui dei ricercatori Intecs per verificarne la professionalità e ha stilato anche delle liste. Oggi apprendiamo che il percorso costruito dalla Regione per mantenere l’unicità del laboratorio sembra svanito, infatti alcune aziende - fornitrici di TASI - 'magicamente' hanno avuto la lista dei lavoratori ex Intecs e li stanno contattando individualmente proponendo loro contratti di assunzione a tempo indeterminato fuori dal nostro territorio; ad alcune unità sono stati proposti, attraverso agenzie si somministrazione, contratti a tempo determinato".
Ovviamente per la Fiom queste sono operazioni che escono dallo spirito e dal percorso tracciato dalla Regione Abruzzo che ha stanziato 10 milioni di euro dei cittadini abruzzesi sia per aiutare le aziende locali sia per ricreare una struttura di R&D locale. "La TASI quando è entrata a far parte di questa operazione sapeva che il problema riguardava 82 ricercatori e che l’impegno era quello di aiutare a ricostruire un laboratorio di R&D". E la richiesta è che gli impegni vengano mantenuti.