Mercoledì, 23 Dicembre 2020 11:56

Apindustria: "Basta contrapposizioni, lavorare per salvare l'Abruzzo"

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"Il pessimo siparietto che ha contraddistinto l’intero mese di dicembre, con la Regione Abruzzo da una parte, incartatasi sulla scala cromatica come fosse un dilettante daltonico, ed il Governo dall’altra, che ha inteso irrigidirsi piccato ed offeso come un bambino nei corridoi dell’asilo, ha avuto un costo enorme, troppo grande per quantificarlo, ed il conto lo hanno pagato solo i cittadini e le imprese locali".

A dirlo è il segretario di Apindustria della provincia dell'Aquila, Massimiliano Mari Fiamma.

Ciononostante, "ancora ieri, si è assistito a battibecchi e punzecchiature tra esponenti della politica regionale e quella nazionale, in un momento in cui, a prescindere dalla doverosa limitazione delle parole inutili che sarebbe utile per rispetto delle vittime di questa pandemia, sarebbe necessario ricomporre le fila e lavorare per il futuro di questa Regione".

I dati ad oggi dimostrano ampiamente che l’Abruzzo intero ha reagito benissimo al disastro del mese di ottobre (che non era comunque sufficiente per dimostrare la zona rossa) "ma non è stato possibile far valere alcuna ragione prima della pausa natalizia ed oggi la vicenda potrebbe ripetersi" avverte Mari Fiamma.

"Il DPCM indica chiaramente che le zone in tutta Italia saranno alternativamente rosse ed arancioni fino al 7 gennaio, giorno in cui, attenzione, si tornerà al colore previsto prima degli effetti dello stesso decreto. Se così fosse il 7 gennaio, giovedì, torneremo in zona arancione in attesa della 'solita' riunione del venerdì che darà esito la domenica successiva, 10 gennaio, perdendo in questo modo altre preziose giornate in particolar modo per gli impianti sciistici già soffocati dalle chiusure natalizie".

Per questo motivo, "esortiamo il Governo regionale ad abbandonare gli atteggiamenti di contrapposizione, che non hanno certo condotto a risultati esaltanti ed a riappropriarsi dell’essenza della politica instaurando, subito, una mediazione con il Governo nazionale al fine di scongiurare anche questa ipotesi. Sarebbe auspicabile instaurare una collaborazione con i rappresentanti della maggioranza eletti in Abruzzo per condurre il Ministero verso una decisione ormai non più rimandabile e raggiungere un risultato che non sarebbe certo di destra o di sinistra ma di buon senso, di cura degli interessi dei propri cittadini e di tutela dell’intera economia regionale". 

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