“Finalmente sembra che il Governo abbia capito che non si poteva aprire l'anno 2021, tra le altre cose in piena emergenza sanitaria, all'insegna della ripresa delle esecuzioni forzate degli sfratti”.
Questo il commento del segretario generale della Cgil Abruzzo Molise Carmine Ranieri e del commissario Sunia abruzzo Molise Geppino Oleandro, alla proroga del blocco degli sfratti fino al 30 giugno 2021 inserita nel decreto Milleproroghe.
“Con senso di responsabilità - affermano Ranieri e Oleandro - avevamo chiesto a tutti i parlamentari abruzzesi che Governo e Parlamento approvassero la proroga del blocco degli sfratti e delle procedure immobiliari conseguenti al mancato pagamento delle rate del mutuo per la prima casa. Tale misura, se confermata, rappresenta un primo passo per attenuare e non aggravare il disagio e la tensione sociale in una fase che costringe le famiglie a un confinamento previsto dalle misure anti-covid approvato dal Governo”.
“Tale misura, sebbene necessaria - sottolineano Ranieri e Oleandro - non è tuttavia risolutiva di un disagio che nella nostra regione ha coinvolto, solo nel 2019, più di 60.000 persone. Pertanto è auspicabile che il 2021 si apra con un impegno di tutte le rappresentanze sindacali di inquilini e proprietà a ricercare soluzioni alternative e strutturali sia agli sfratti che alle conseguenti e necessarie richieste di proroghe”.
“Come proponiamo da tempo, l'alternativa allo sfratto esiste e consiste, per esempio, nel prevedere misure che consentano di salvaguardare la locazione evitando il contenzioso giudiziario e incentivando, con misure fiscali, la rinegoziazione per la diminuzione degli affitti, dando ristoro economico ai proprietari che accettano di ridurre sensibilmente i canoni e aumentando le risorse dei fondi di sostegno all'affitto e per morosità incolpevole”.
“A tale riguardo ribadiamo l’insostenibilità del ritardo con il quale la Regione Abruzzo sottrae, ai cittadini e alle famiglie maggiormente vulnerabili, quasi 5 milioni di euro dei fondi Nazionali per il sostegno all’affitto e la morosità incolpevole”, concludono.