Solo lo 0,5% dei lavoratori delle industrie della provincia dell'Aquila è risultato sprovvisto di Green pass ed è stato sospeso dal lavoro senza retribuzione. Di questi, la stragrande maggioranza ha comunicato anticipatamente, per iscritto, al proprio datore di lavoro di non possedere la certificazione verde. Una piccola percentuale, pur presentandosi in azienda, non ha potuto accedere al posto di lavoro.
E' quanto emerge da un'indagine di Confindustria L'Aquila, ad un mese dall'entrata in vigore dell’obbligo del Green pass nelle aziende private, condotta su un campione significativo di imprese industriali associate della provincia aquilana, per un totale di 3.500 lavoratori controllati.
Dall’indagine, al momento, non risultano segnalazioni al Prefetto dell'Aquila, né multe erogate nei confronti dei dipendenti e delle imprese. “Con riferimento alle modalità di verifica, il 46% delle imprese ha optato per forme di controllo massivo all'ingresso, il 35% per un controllo misto, ovvero sia all'ingresso che a campione durante l'orario di lavoro, mentre il restante 19% ha effettuato il solo controllo a campione durante l'orario di lavoro”, afferma Francesco De Bartolomeis, direttore di Confindustria L'Aquila; “dalla rilevazione emerge un quadro che non desta preoccupazioni: le attività di verifica delle certificazioni verdi si stanno svolgendo senza particolari criticità, a conferma della validità delle procedure definite a livello aziendale”.
Qualche difficoltà organizzativa nella gestione dei flussi di controllo è stata riscontrata nei primissimi giorni di entrata in vigore dell'obbligo di Green pass sul lavoro. “La maggior parte delle imprese, specialmente di medio grande dimensione”, evidenzia De Bartolomeis, “ha dovuto far fronte ad investimenti per implementare ed integrare i sistemi di prevenzione e sicurezza già in uso in aderenza ai protocolli aziendali anti Covid-19 con nuovi dispositivi informatici e tecnologie collegate alla lettura del QR code del Green pass. Sempre in tema di controlli, alla luce dell’introduzione del servizio Greenpass50+ da parte dell’Inps e della paventata proroga dello stato di emergenza, auspichiamo un'ulteriore semplificazione delle attività di verifica per agevolare imprenditori e aziende”.
Come noto, Confindustria è stata sempre favorevole all’introduzione del Green pass “poiché rappresenta uno strumento valido sia in termini di sicurezza nei luoghi di lavoro che di contrasto alla pandemia”, sottolinea Riccardo Podda, presidente di Confindustria L'Aquila, “grazie ad un'intensa attività di informazione e assistenza continua, Confindustria L’Aquila è stata in grado di preparare adeguatamente il sistema delle imprese ad organizzarsi per tempo nella gestione dell’emergenza epidemiologica, scongiurando ulteriori blocchi e rallentamenti produttivi”.