Nel corso del 2021 il quadro congiunturale in Abruzzo è nettamente migliorato, beneficiando dei progressi nella campagna di vaccinazione e dell’allentamento delle misure di contrasto alla pandemia. Il sondaggio della Banca d’Italia condotto tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre su un campione di imprese manifatturiere abruzzesi ha mostrato una diffusa ripresa delle vendite nel complesso dei primi nove mesi dell’anno, con aspettative di un ulteriore incremento nel semestre successivo.
Nel corso dell’anno sono tuttavia emerse difficoltà di approvvigionamento di input produttivi. I programmi di investimento, che all’inizio del 2021 indicavano un recupero dell’accumulazione di capitale, sono stati confermati.
Nell’industria in senso stretto, risultati lievemente migliori della media si sono registrati per le imprese esportatrici, che hanno beneficiato della robusta ripresa della domanda proveniente sia dai paesi dell’Unione europea sia dall’area extra UE. Le vendite all’estero, trainate dal comparto dei mezzi di trasporto, sono cresciute del 27,9 per cento, (+30,2 per cento nei paesi della UE e +24,0 in quelli extra UE) e si sono collocate al di sopra dei livelli registrati prima della pandemia. Il settore delle costruzioni ha mostrato un significativo recupero.
Nel complesso dei primi otto mesi dell’anno le ore lavorate sono aumentate di circa il 40 per cento rispetto al periodo corrispondente del 2020, superando mediamente i livelli registrati nel 2019, prima dello scoppio della pandemia.
Nel mercato immobiliare il numero di transazioni è marcatamente cresciuto, sia nel comparto residenziale sia in quello commerciale e produttivo.
Nell’ambito del terziario si è registrato un significativo incremento delle presenze turistiche, trainato dal buon andamento della stagione estiva; ne ha beneficiato anche il commercio, sebbene il comparto risenta del recupero ancora incompleto dei consumi delle famiglie residenti.
Con il graduale allentamento delle restrizioni alla mobilità, i consumi di carburanti, che riflettono l’andamento del settore dei trasporti e, più generale, dell’attività produttiva nel terziario, sono tornati a collocarsi sui livelli pre-pandemia.
Nel mercato del lavoro il quadro occupazionale è migliorato, in particolare nel secondo trimestre, a seguito della ripresa dei livelli di attività; è rimasto tuttavia ampio il ricorso agli strumenti di integrazione salariale. Nei primi otto mesi dell’anno le posizioni lavorative nel settore privato non agricolo sono aumentate, soprattutto nel comparto dei servizi e nelle modalità contrattuali a tempo determinato. Il progressivo allentamento delle misure restrittive introdotte per il contenimento dei contagi ha sostenuto il recupero della partecipazione al mercato del lavoro.
Il clima di fiducia dei consumatori è migliorato, favorendo una parziale ripresa della spesa delle famiglie. Ha continuato a essere ampio l’accesso alle misure di sostegno del reddito.
Nel mercato del credito, la crescita della domanda di fondi da parte delle imprese, particolarmente pronunciata nel 2020, si è indebolita, determinando un rallentamento dei prestiti al settore a partire dai mesi estivi. I finanziamenti alle famiglie hanno accelerato: a giugno del 2021 sono aumentati del 2,5 per cento (da 0,4 a dicembre del 2020), sospinti dalla ripresa degli acquisti di beni durevoli e dalla robusta espansione delle compravendite di immobili residenziali. Nel complesso, la crescita dei prestiti ai residenti in regione è stata in linea con quella registrata a livello nazionale.
La qualità del credito è ulteriormente migliorata per i finanziamenti alle imprese ed è rimasta stabile per le famiglie. Vi hanno contribuito la ripresa congiunturale e il permanere delle misure di sostegno alla liquidità e al reddito.
È proseguita la crescita del risparmio finanziario delle famiglie e delle imprese, sia nella componente dei depositi (+10 per cento a giugno) sia in quella dei titoli detenuti a custodia presso le banche (12,8 per cento).